La gloriosa storia del Milan comincia il 16 dicembre del 1899 grazie all’iniziativa di un gruppo di imprenditori italiani e inglesi guidati dal principale fondatore Herbert Kilpin. I colori sociali che tingeranno lo stemma del club saranno il rosso e il nero e quella squadra scriverà alcune delle pagine più belle e vincenti del calcio italiano e non solo, trascinata da straordinari campioni di questo sport e grandissimi allenatori. In occasione del 122° anniversario della nascita della società rossonera, andiamo allora a ripercorrere le tappe principali della sua storia e i più grandi successi dalla fondazione a oggi.

Dalla fondazione del Milan ai primi successi del club

A distanza di un anno e mezzo dalla data della sua fondazione, il Milan si laurea già campione d’Italia. È il 5 maggio del 1901 e i rossoneri si cuciono il tricolore sul petto battendo per 3 a 0 il Genoa nella finale scudetto. Arriveranno anche il bis e il tris, consecutivamente, nel 1906 e nel 1907. Per vedere il Diavolo tornare a mettere in bacheca un trofeo bisognerà aspettare gli anni Cinquanta. In questo decennio, sulla sponda rossonera del Naviglio si festeggiano altri quattro scudetti che portano a otto i tricolori nel palmarès rossonero. Il Milan è ormai una delle realtà più affermate del calcio italiano.

Il Milan di Gianni Rivera e Nereo Rocco

Gli anni Sessanta segnano l’inizio dell’era Rivera nella Milano rossonera. Il “Golden Boy” vestirà la maglia del Diavolo per quasi 20 anni diventando una delle più grandi bandiere nella storia del club. Per metà della sua esperienza al Milan, Rivera sarà guidato in panchina da Nereo Rocco, altra icona della Serie A e uno dei migliori allenatori del nostro calcio.

In questo nuovo ciclo di successi, il dominio del Milan valicherà i confini nazionali per prendersi la gloria anche in Europa e nel mondo. Oltre ad altri tre scudetti e quattro Coppe Italia, infatti, arriveranno due Coppe dei Campioni, altrettante Coppe delle Coppe e una Coppa Intercontinentale. Rivera chiuderà la sua esperienza al Milan e nel calcio giocato nel 1979 con uno score in rossonero di 654 presenze e 163 gol che lo rendono il terzo marcatore più prolifico di sempre nella storia del club, dietro a Nordahl e Shevchenko.

La grande storia del Milan: l’epopea degli olandesi

Nella seconda metà degli anni Ottanta inizia un nuovo capitolo della storia del Milan come società di calcio, quello della presidenza Berlusconi. Il club inizierà a costruire i suoi successi  contandosu un visionario e pioniere come Arrigo Sacchi in panchina e sul talento degli olandesi: il trio composto da Gullit, Rijkaard e Van Basten. In quattro anni, dal 1987 al 1991, il Milan arricchirà la sua bacheca di altri otto trofei: uno scudetto, una Supercoppa italiana, due Coppe dei Campioni, altrettante Supercoppe Uefa e due Coppe Intercontinentali, mostrando un gioco innovativo e spettacolare che proprio dalla tradizione olandese aveva attinto a piene mani.

L’era di Fabio Capello

Il copione non cambierà nemmeno dopo il passaggio di consegne in panchina da Sacchi a Fabio Capello. Saranno altri quattro anni di dominio, soprattutto in Italia, con la vittoria di quattro scudetti e tre Supercoppe italiane consecutive, ma anche in Europa con il trionfo in Coppa Campioni nel 1994 e quello in Supercoppa Uefa dello stesso anno.

Gli ultimi successi

Il ciclo vincente del Milan si rinnova e riparte con l’approdo sulla panchina rossonera di Carlo Ancelotti, che già da calciatore aveva vestito la maglia rossonera negli anni di Sacchi, tra la fine degli anni Ottanta e l’alba dei Novanta. L’allenatore di Reggiolo sarà all’altezza della tradizione vincente milanista e si affermerà in Italia con uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana; in Europa con le Champions numero sei e sette, due Supercoppe Uefa e nel mondo con un Mondiale per club conquistato nel 2007 che, ad oggi, è l’ultimo titolo internazionale messo in bacheca dal Milan.

L’ultimo allenatore a sollevare un trofeo con il Diavolo è stato Vincenzo Montella nel 2016, vincitore con il suo Milan della Supercoppa italiana nella finale di Doha contro la Juventus di Massimiliano Allegri che, invece, è stato l’ultimo tecnico a portare lo scudetto sulla sponda rossonera del Naviglio nel 2011.

La società del Milan oggi

Dopo diversi anni di risacca, caratterizzati da molte più ombre che luci, a causa della chiusura di un lungo ciclo vincente e dell’addio al calcio di quasi tutti i suoi protagonisti, il Milan sta provando a ricostruire un progetto di prospettiva con Stefano Pioli in panchina. Gli ingredienti sono un mix tra l’esperienza di giocatori come Ibrahimovic su tutti e la gioventù di grandi talenti con una lunga carriera davanti, come Brahim Diaz, Rafael Leao, Theo Hernandez e Sandro Tonali. Se tutto questo si tradurrà in un nuovo ciclo di vittorie per il Diavolo rossonero, solo il campo, giudice ultimo di ogni ambizione, potrà dirlo.