Come è accaduto per i simboli di tanti altri club, lo stemma del Milan, una delle squadre protagonista del calcio italiano, nel corso della sua storia ha subito alcune modifiche. Ricordiamo quindi il percorso del logo e dei colori del club di Milano attraverso le principali tappe della sua evoluzione.

Stemma Milan: le origini

L’Associazione Calcio Milan è stata fondata nel 1899 e da allora i suoi colori sono stati sempre gli stessi, ovvero il rosso e il nero, motivo per il quale i giocatori e i tifosi di questa squadra vengono, appunto, definiti “rossoneri”.

Queste tonalità vennero scelte da Herbert Kilpin, uno dei fondatori del club nonché primo capitano della squadra: nella sua idea originaria, nel Milan lo stemma avrebbe dovuto avere questi due colori perché il rosso stava a indicare il fuoco dei “diavoli milanisti”, mentre il nero la paura degli avversari nel momento di affrontarli.

Il diavolo milanista

Accanto al classico logo del Milan, un altro dei simboli del club è sempre stato, come anticipato, il diavolo. Anche questo simbolo si deve alla mente di Kilpin: secondo lui il diavolo milanista sarebbe stato perfetto per rappresentare lo spirito agguerrito che era alla base dell’idea del club sin dalla sua fondazione.

Nel 1899 Kilpin giocava nel Torino e in quella stagione perse una partita contro il Genoa; secondo un aneddoto della storia rossonera, pare che il giocatore, già sicuro del fatto che si sarebbe trasferito a Milano per lavoro, abbia detto all’allora capitano della squadra ligure: “Questa sarà l’ultima vittoria del Genoa. Presto sarò a Milano, dove fonderò una squadra di veri diavoli che ti darà del filo da torcere!”. Queste parole che, secondo la leggenda, Kilpin avrebbe pronunciato, a quanto pare sono state profetiche: la squadra rossonera è stata poi in effetti fondata e il diavolo milanista è ancora oggi uno dei simboli del club.

Nel corso della storia del logo del Milan, anche il diavolo è stato rappresentato in tanti modi diversi e con versioni sempre aggiornate: si va dal diavolo con la divisa rossonera, fino a quello alato e a quello col tridente. Spesso questa figura viene utilizzata, ancora oggi, nelle coreografie realizzate dai tifosi rossoneri allo stadio.

L’evoluzione dello stemma del Milan

Il diavolo milanista è una sorta di simbolo parallelo allo stemma del Milan che, come accaduto, ad esempio, allo stemma della Juve, si è evoluto nel tempo. La base del logo del Milan è composta da un ovale bianco con all’interno un cerchio a sua volta diviso a metà: sulla metà di sinistra si sono i colori rossoneri, mentre su quella di destra c’è uno scudo crociato che si rifà alla Croce di San Giorgio, un elemento ripreso dallo stemma della città di Milano.

Lo stemma dell’AC Milan è stato sempre sostanzialmente questo, anche se ha subito alcune modifiche: quello originale del 1899 recava in alto l’acronimo MFBC, che indicava Milano Foot-Ball and Cricket Club, e in basso l’anno della fondazione. In seguito il logo del Milan è stato modificato a seconda delle nuove denominazioni assunte dal club stesso: nel 1907 l’acronimo si trasformò in MFCC, ossia Milano Football Cricket Club, nel 1919 in MFC, ossia Milano Football Club, mentre nel 1939, a causa delle imposizioni delle autorità fasciste, il nome fu italianizzato in Associazione Calcio Milano (ACM). Nel 1945 questo vincolo non c’era più e così lo stemma da quel momento in alto ha avuto sempre e solo la scritta “Milan”, mentre la bordatura da nera è diventata color oro.

Alla conquista del decimo scudetto, nel 1979 lo stemma del Milan cambiò di nuovo: il nuovo logo fu arricchito con la stella dei dieci titoli vinti e con l’immagine di un diavolo rosso stilizzato. Dopo altre piccole modifiche, dal 1998 lo stemma del club è sempre lo stesso: quell’anno fu inserito il solo acronimo ACM in alto e l’anno della fondazione in basso nell’ovale bianco, mentre la bordatura divenne rossonera.

Al momento non sembra essere previsto un nuovo stemma del Milan: quello attuale, infatti, rispecchia pienamente le origini, la storia, le tradizioni e i colori del club lombardo ed è ormai un marchio consolidato e conosciuto anche all’estero, dunque cambiarlo adesso sarebbe un passo azzardato per la società. Accanto al logo, continua poi a coesistere la figura del diavolo milanista, che è ormai diventata una sorta di mascotte della squadra alla quale i tifosi sono molto affezionati, anche perché, come spiegato poco prima, rappresenta lo spirito che da sempre caratterizza questo club.