Il campionato brasiliano di calcio vide la luce nel 1959 con il nome di Taça Brasil. Solo 12 anni dopo, nel 1971, sarebbe diventato il Brasileirão che oggi conosciamo. Da quel torneo sono usciti alcuni dei più grandi campioni di questo sport, che hanno fatto le fortune anche di diversi club europei oltre che della Nazionale verdeoro. In questo articolo scopriremo tutto quello che c’è da sapere su questa competizione: dalla storia e le origini fino all’albo d’oro passando per i più grandi giocatori che hanno calcato i campi brasiliani e non solo.

Storia e origini del campionato brasiliano

Era il 1959 quando in Brasile venne istituita la Taça Brasil, competizione calcistica pensata allo scopo di permettere anche ai club brasiliani di partecipare alla Coppa Libertadores, torneo che avrebbe fatto incontrare, a partire dal 1960, le migliori squadre del Sudamerica. A conquistare quel primo campionato nazionale fu il Bahia, uscito vincitore dalla finale del 29 marzo 1960 disputata a Rio de Janeiro, grazie al successo per 3 a 1 sul Santos.

Anni dopo, nel 1967, il Torneo Roberto Gomes Pedrosa (TRGP) avrebbe preso il posto della Taça Brasil, per essere sostituito, a sua volta, dall’odierno Brasileirão nel 1971. L’edizione inaugurale del TRGP, invece, se l’aggiudicò il Palmeiras, arrivato davanti a tutti nel girone finale con Internacional, Corinthians e Grêmio. Mentre a battezzare con un successo la prima stagione del neonato Brasileirão sarebbe stato l’Atlético Mineiro.

L’albo d’oro del campionato brasiliano

L’albo d’oro del massimo campionato di calcio brasiliano è guidato attualmente dal Palmeiras, che guarda tutti dall’alto grazie ai suoi 11 titoli nazionali. Subito dietro c’è il Santos, a quota 8. Chiudono il podio, infine, a braccetto con 7 campionati a testa, il Corinthians e il Flamengo. Da notare che, ad eccezione del Flamengo, club di Rio de Janeiro, tutte e tre le prime della classe sono squadre della città di San Paolo.

L’ultima edizione 2022 del Brasileirão se l’è aggiudicata proprio il Palmeiras, mentre il Santos, secondo nell’albo d’oro, non conosce la gioia di un successo nazionale dal 2004. La striscia più lunga di vittorie consecutive in campionato appartiene, ancora ad oggi, al Santos della leggenda brasiliana Pelè, capace di vincere per cinque edizioni di fila, dal 1961 al 1965.

Da quando, invece, esiste il Brasileirão, nessuna squadra è ancora riuscita a infrangere il record del San Paolo, che ha vinto tre campionati consecutivi dal 2006 al 2008.

I grandi campioni delle squadre brasiliane

Come anticipato, le squadre brasiliane di calcio sono state fucine di straordinari talenti che hanno varcato i confini nazionali per portare la loro qualità al servizio anche dei grandi club europei. Fa eccezione solo Pelè che per tutta la sua carriera non lasciò mai il Brasile, a parte gli ultimi due anni da calciatore trascorsi a New York con i Cosmos.

Dopodiché, la lista di brasiliani che hanno impreziosito anche la Serie A è lunghissima. Basti pensare, ad esempio, agli anni Ottanta, con i vari Zico – cresciuto al Flamengo, che per due anni, dal 1983 al 1985, ha vestito la maglia dell’UdineseSocrates, ex calciatore di Botafogo e Corinthians, alla Fiorentina nella stagione 1984-85; Falcao, scuola Internacional, alla Roma dal 1980 al 1985 e, ancora, Alemao, esploso nel Botafogo e consacratosi a Napoli.

Venendo a tempi più recenti, non si può non citare il “Fenomeno” Ronaldo, cresciuto nelle giovanili del Cruzeiro; Ronaldinho, lanciato dal Grêmio; Kakà, prelevato dal San Paolo dal Milan nel 2003, così come Pato cinque anni più tardi.

Rimanendo sempre nell’universo Milan, si possono citare ancora Cafu (San Paolo); Robinho (Santos); Serginho, arrivato alla corte del Diavolo dopo aver vestito le maglie di Bahia, Flamengo, Cruzeiro e San Paolo; o, ancora, Emerson, uscito dalle giovanili del Grêmio.

Pur non avendo mai giocato in Serie A, infine, una menzione speciale va fatta per due dei più iconici calciatori verdeoro: Romario, lanciato tra i professionisti dal Vasco de Gama e l’attuale attaccante del PSG Neymar, anche lui uscito dal Santos come Pelè e desideroso di riportare la Coppa del Mondo in Brasile nella rassegna iridata in Qatar.