Il 25 luglio del 1997 l’Inter presentava Ronaldo il “Fenomeno”, l’attaccante brasiliano destinato ad abbattersi sulla nostra Serie A come un ciclone. In occasione dell’anniversario del primo approdo in Italia, ripercorriamo la carriera nel nostro Paese del campione verdeoro, passato da entrambe le sponde del Naviglio, quella nerazzurra prima e rossonera poi. In mezzo i successi con la Nazionale e due Palloni d’oro.

Dagli esordi in Brasile fino all’approdo in Europa

Che Ronaldo sia un talento fuori dal comune lo si capisce già quando ancora sedicenne viene ingaggiato dalla squadra di un quartiere di Rio de Janeiro, nella quale segna 44 gol in tre stagioni. Ad accorgersi di lui è il Cruzeiro che lo ingaggia nel 1993, facendolo entrare per la prima volta nel calcio che conta. In realtà, con il club di Belo Horizonte, il Fenomeno collezionerà appena 10 presenze prima di partire, dopo appena un anno, per la grande avventura europea. Nel Vecchio Continente farà le fortune prima del Psv Eindhoven, con cui vincerà una coppa olandese, e poi del Barcellona, con cui aggiungerà alla sua collezione una Coppa e una Supercoppa di Spagna.

L’esperienza di Ronaldo all’Inter

Da tempo tra gli obiettivi di mercato dell’Inter, approderà sulla sponda nerazzurra del Naviglio nell’estate del 1997. Il curriculum con cui il calciatore brasiliano si presenta in Italia recita numeri da capogiro: tra l’esperienza olandese e quella spagnola, i gol di Ronaldo il Fenomeno sono già 101 in 106 partite.

Le grandi aspettative della vigilia non mettono pressione a Ronaldo che si abbatte sulla Serie A come un ciclone. Dopo aver segnato il primo gol in campionato nella vittoria nerazzurra per 4 a 2 a Bologna del 14 settembre 1997, il talento brasiliano legittima il soprannome di “Fenomeno” anche con la prima tripletta interista, inflitta al Piacenza negli ottavi di andata di Coppa Italia del 15 ottobre 1997. Le tre reti sono un mix di potenza, tecnica e velocità impressionanti. Ronaldo chiuderà la prima stagione in Serie A con 25 gol all’attivo, un record per un esordiente nel nostro campionato.

Il 6 maggio del 1998 conquisterà anche il suo primo e unico titolo all’Inter, sollevando la Coppa Uefa, vinta nella finale tutta italiana contro la Lazio. Il Fenomeno timbrerà il cartellino siglando il gol del definitivo 3 a 0 che farà calare il sipario sul match.

I Palloni d’oro e il campionato del mondo

Nella prima stagione di Ronaldo all’Inter arriva per lui anche uno dei più importanti riconoscimenti calcistici individuali: il Pallone d’oro, sollevato nel dicembre del 1997.

Al termine dell’annata 1997-1998, dopo aver vinto la Coppa Uefa, il calciatore brasiliano parte con la Nazionale verdeoro per il Mondiale di Francia. Qui trascinerà i suoi fino all’ultimo atto, proprio contro i padroni di casa, ma alla vigilia della gara Ronaldo accusa un malore, che non gli consentirà di scendere in campo al meglio per la finale, vinta poi nettamente per 3 a 0 dalla Francia.

Il Fenomeno avrà modo di riscattarsi vincendo l’edizione successiva dei Campionati del mondo in Giappone e Corea nel 2002 e, di conseguenza, il secondo Pallone d’oro della sua carriera. Sarà il riscatto dopo un periodo molto difficile, dovuto a due gravi infortuni patiti durante l’esperienza all’Inter, che lo terranno lontano dalla Nazionale verdeoro per oltre due anni.

Dal ritorno in Italia alla chiusura della carriera in patria

Lo scudetto perso all’ultima giornata del campionato 2001-2002 e il rapporto sempre più complicato con l’allenatore Hector Cuper segnano la fine dell’esperienza all’Inter di Ronaldo. Negli ultimi giorni di mercato dell’estate 2002 Ronaldo il Fenomeno passerà al Real Madrid: nella capitale spagnola trascorrerà cinque anni (2002-2007), con un bilancio di 104 gol in 177 presenze, un campionato spagnolo, una Supercoppa di Spagna e una Coppa Intercontinentale.

Nel gennaio 2007 tornerà a Milano, ma sulla sponda rossonera del Naviglio. Anche questa esperienza sarà caratterizzata dagli infortuni e nell’estate del 2008, con appena nove gol in 20 presenze, si congederà dal Diavolo per tornare in Brasile e chiudere la carriera da calciatore al Corinthians. Lascerà il calcio giocato nel 2011.

Ronaldo il Fenomeno oggi è proprietario del Real Valladolid, club che milita nella Liga spagnola. Il calcio è rimasto la sua vita, anche se probabilmente gli ha dato meno di quanto il suo talento meritasse. Eppure nessun infortunio potrà mai cancellare la leggenda del Fenomeno, che quel 25 luglio 1997 ha fatto dell’Italia uno dei suoi capitoli principali.