Neymar da Silva Santos Júnior, noto semplicemente come Neymar Jr, il campione brasiliano attualmente in forza al PSG, compie oggi 29 anni. Nato a Mogi Mirim nel 1992, è cresciuto calcisticamente nel Santos, ma si è consacrato in Europa con la maglia del Barcellona, dove, insieme a Messi e Suarez, ha formato uno dei tridenti più forti di tutti i tempi. In occasione del suo 29° compleanno, ripercorriamo la carriera e i successi di Neymar, dal debutto in Brasile al trasferimento record a Parigi.

L’esordio di Neymar in Brasile

Il talento dell’asso brasiliano fa già parlare il mondo del calcio quando il giovane attaccante ha appena 14 anni, tanto che proprio in questo periodo potrebbe già concretizzarsi il matrimonio tra Neymar e il Real Madrid. I Blancos, però, scelgono di non tesserarlo e O Ney torna nel suo Brasile.

Qui, invece, entra nella rosa del Santos, il club della leggenda Pelè, facendo il suo esordio tra i professionisti nel marzo del 2009, nel campionato Paulista. Neymar non ha nemmeno 18 anni, ma le sue qualità gli consentono di guadagnarsi presto un posto fisso da titolare in prima squadra. Nei quattro anni al Santos in Brasile, Neymar vincerà tre campionati e una Coppa Libertadores. Una volta maggiorenne, riceverà anche la prima chiamata della Nazionale verdeoro, con cui nel corso della sua carriera instaurerà un rapporto fatto di alti e bassi, tra record, successi, ma anche cocenti delusioni.

Il Barcellona di Neymar, Messi e Suarez

Il 2013 è l’anno del trasferimento di Neymar al Barcellona. La cifra esatta dell’operazione di mercato non sarà mai ufficializzata, ma si parla di un costo del cartellino di circa 57 milioni. In blaugrana l’asso brasiliano forma con Messi e Suarez il tridente di giocatori del Barcellona identificato con l’acronimo “MSN”, uno dei più forti e prolifici nella storia del club.

Il tris d’assi trascina la squadra catalana alla vittoria di due campionati spagnoli, tre Coppe del Re e la Champions League del 2015, anno del “tripleteblaugrana. Quello siglato da Neymar alla Juventus nella finale di Berlino è sicuramente uno dei gol più importanti della sua carriera, in termini di peso specifico. L’attaccante brasiliano, infatti, realizza la rete del definitivo 3 a 1 che fa calare il sipario sulla finale e fa prendere alla coppa dalle grandi orecchie la strada di Barcellona. Con la conquista del Mondiale per club alcuni mesi più tardi, Neymar conquisterà anche la coppa che ancora mancava all’appello e che proprio contro Messi&Co era sfumata ai tempi del Santos.

Gioie e dolori con la Nazionale brasiliana

In carriera Neymar, almeno fino ad oggi, ha avuto un rapporto tra luci e ombre con la Nazionale brasiliana. Nonostante la giovane età, ha spesso dovuto farsi carico di enormi responsabilità, costretto a sostenere una leadership tecnica determinata inevitabilmente dal suo talento. Il ricordo più amaro per O Ney è indubbiamente legato al Mondiale di casa del 2014. Neymar va ko ai quarti di finale contro la Colombia: il grave infortunio lo costringe ad assistere impotente alla disfatta del Brasile nella semifinale contro la Germania, che infligge alla Nazionale verdeoro, con il 7 a 1 finale, la sconfitta più umiliante della sua storia. Due anni più tardi, però, Neymar avrà modo di rifarsi, trascinando la Nazionale olimpica alla conquista della medaglia d’oro ai Giochi di Rio de Janeiro, la prima vinta dalla Seleção.

Il trasferimento record di Neymar al Paris Saint-Germain

Il Barcellona e Neymar si separano nel 2017, quando il Paris Saint-Germain paga l’intera clausola rescissoria dell’attaccante brasiliano per assicurarsi le sue prestazioni. La cifra di 222 milioni di euro, versata nelle casse del club catalano, lo pone, ad oggi, al primo posto dei trasferimenti di calciomercato più onerosi nella storia di questo sport.

Nonostante il clamore per un’operazione di mercato senza precedenti, il rapporto tra O Ney e il club parigino non è mai decollato realmente. I gol al PSG Neymar non li ha mai fatti mancare per la verità, sia in termini di qualità che di quantità, visto che è già arrivato a quota 83 reti con i parigini. I deludenti risultati in Champions League, ad oggi, però, non hanno ancora fatto sbocciare il giusto feeling con una piazza molto esigente. Il PSG in bacheca ha appena due trofei internazionali (una Coppa delle Coppe e un Intertoto). La scorsa stagione la Champions è sfumata in finale contro il Bayern Monaco: la Coppa dalle grandi orecchie resta quindi il grande obiettivo, lo stesso di Neymar che insegue il bis dalla notte di Berlino, questa volta con il PSG, con cui è vicino il rinnovo di contratto.