Oggi, 3 marzo 2021, compie 68 anni Arthur Antunes Coimbra, al secolo Zico, campione brasiliano che ha impreziosito il nostro campionato negli anni Ottanta con la maglia dell’Udinese. Dopo aver chiuso la carriera da calciatore, Zico ha iniziato la sua nuova vita in panchina nella seconda metà degli anni Novanta. Il suo rapporto con il mondo del calcio prosegue ancora oggi nella veste di direttore tecnico del club giapponese dei Kashima Antlers. Oggi, in occasione del suo compleanno, andiamo a ripercorrerne carriera e successi, a partire dall’esordio sul rettangolo verde, in Brasile con il Flamengo.

Gli esordi di Zico da calciatore

Zico cresce calcisticamente nel suo Brasile, con la maglia del Flamengo, club al quale legherà la maggior parte della carriera da giocatore. Il 1967 è l’anno del suo esordio tra i professionisti: Zico, che è nato a Rio de Janeiro il 3 marzo del 1953, ha appena 14 anni. Questa sua prima avventura nel campionato verdeoro proseguirà, con la stessa maglia, fino al 1983. Zico, soprannominato “o Galinho” (il “galletto”) tornerà in Brasile, in seguito alla parentesi italiana, per giocare altri quattro anni con il Flamengo, dal 1985 al 1989.

Tra prima e seconda esperienza in rossonero conquisterà sette campionati statali carioca, tre titoli brasiliani, una Coppa Libertadores e una Coppa Intercontinentale. L’eco delle prestazioni del campione brasiliano, amplificate dalla vetrina delle competizioni internazionali, arrivano fino in Europa e in Italia. Roma e Milan provano ad assicurarsi il suo talento già alla fine degli anni Settanta, ma la società rifiuterà qualsiasi tipo di offerta.

Zico all’Udinese

La situazione si sblocca nell’estate del 1983 quando si concretizza il passaggio di Zico all’Udinese per sei miliardi di lire. A firmare il grande colpo di mercato è l’allora presidente friulano Lamberto Mazza. E così il fantasista brasiliano sbarca nel Belpaese a un anno dal mondiale spagnolo.

Nella fase finale del torneo, in Italia – Brasile del 1982, Zico si era messo in mostra, ma non era bastato per battere la nostra Nazionale, che proprio in quella partita aveva trovato la chiave di volta che l’avrebbe portata sul tetto del mondo. Il Brasile di Zico, grande favorito della vigilia, aveva dovuto salutare anticipatamente la kermesse, in seguito alla sconfitta per 3 a 2 maturata per mano di uno straordinario Paolo Rossi, autore di una tripletta. All’Udinese Zico trascorrerà due stagioni, collezionando 54 presenze tra campionato e Coppa Italia, condite da 30 gol totali all’attivo.

La carriera di Zico da allenatore

Dopo il ritorno in Brasile, Zico volerà in Giappone per chiudere la carriera ai Kashima Antlers nel 1994. Il campione brasiliano era stato per un anno, dal 1991 al 1992, anche in un’altra squadra nipponica: il Sumitomo Metals.

Una volta appese le scarpette al chiodo, il campione brasiliano comincia la sua nuova esperienza in panchina, a partite dal ruolo di vice della Nazionale brasiliana nel 1998. In seguito, da allenatore, Zico guiderà tantissime squadre in giro per il mondo: dal Giappone alla Turchia, dalla Russia fino alla Grecia. Oggi il suo viaggio sembra essersi fermato ancora in Giappone, dove riveste il ruolo di direttore tecnico per quella che è stata la sua ultima squadra da calciatore: i Kashima Antlers. Se sarà una soluzione permanente o destinata a cambiare, solo il tempo lo dirà. Intanto, si può sfruttare l’occasione del suo 68° compleanno per celebrare quello che è stato uno dei più grandi giocatori brasiliani e campioni del calcio internazionale, transitati nel nostro campionato, che ancora oggi viene ricordato come una leggenda di questo sport.