Vincitrice di 23 slam in carriera, oro olimpico a Londra 2012 e regina indiscussa del tennis, Serena Williams festeggia oggi, 26 settembre, 39 anni. La campionessa statunitense ha ancora fame di record e insegue il primato dei 24 titoli slam fissato tra gli anni Sessanta e Settanta da una delle tenniste più famose, Margaret Smith Court, davanti a tutte in questa speciale classifica. In occasione del compleanno di “The Queen”, ripercorriamo allora la carriera e i record nel tennis di Serena Williams: dagli esordi ai più grandi successi sportivi.

Dagli esordi nel tennis ai primi slam

Nata a Saginaw nel Michigan il 26 settembre del 1981, Serena Williams entra nel circuito del tennis professionistico ad appena 16 anni, nel 1997. Debutta al torneo di Indian Wells per poi fare la sua prima apparizione, in quello stesso anno, agli US Open nel doppio con la sorella Venus, ma la coppia non andrà oltre il primo turno. Serena dovrà aspettare solo due anni per mettere in bacheca il primo di una lunga serie di slam nel singolare femminile.

L’anno della consacrazione, infatti, è il 1999, quando Serena Williams conquista gli US Open , grazie alla vittoria in finale contro la svizzera Martina Hingis in due set. A Flushing Meadows le sorelle Williams insieme vincono poi il doppio. La sensazione immediata è che stia sorgendo l’alba di un talento straordinario: la carriera di Serena Williams nel tennis dimostrerà ampiamente che quella intuizione era corretta.

Gli ori olimpici e il “Serena Slam”

Ai Giochi olimpici di Sydney nel 2000 arriva anche la prima consacrazione olimpica con l’oro conquistato nel doppio in coppia ancora una volta con la sorella. Ne arriveranno altri due, a Pechino nel 2008 e nel 2012 a Londra, dove Serena si prenderà pure il primo e ad oggi unico oro in carriera nel singolare femminile.

Nel frattempo, la campionessa del Michigan domina la scena tennistica internazionale in lungo e in largo. Ciò che impressiona maggiormente sono la potenza dei colpi e il furore agonistico. Porta il tennis femminile ad un livello superiore, mai visto prima del suo esordio sulla scena mondiale. Per lei viene addirittura coniata un’espressione ad hoc: “Serena Slam”, ovvero la vittoria di quattro slam consecutivi, anche se non nello stesso anno solare.

Riesce in questa impresa in ben due occasioni: nella prima vince il Roland Garros, Wimbledon e US Open nel 2002, per poi aprire la stagione 2003 con il titolo agli Australian Open. La seconda volta, invece, vince gli US Open nel 2014, per poi completare il poker con Australian Open, Roland Garros e Wimbledon nel 2015.

Serena Williams con Wimbledon e gli Australian Open ha un rapporto speciale. Si tratta dei due slam che ha conquistato più volte in carriera (sette volte). Seguono gli US Open, vinti sei volte, mentre al Roland Garros Serena ha trionfato “soltanto” in tre occasioni, per un totale di 23 slam che, come anticipato, la pongono ad appena una lunghezza di distanza dalla più vincente di sempre, Margaret Smith Court, a quota 24.

Lo slam numero 23 in Australia e la gravidanza

Serena Williams agli Australian Open del 2017 vince il suo slam numero 23 che, ad oggi, è l’ultimo messo in bacheca. In seguito alla gravidanza che la tiene lontana dai campi per tutto il resto della stagione, la caccia ai record riprende nel 2018, ma la sensazione è che proprio l’ultimo passo per agganciare la Court sia il più difficile, soprattutto a livello psicologico.

Dal ritorno in campo, infatti, Serena centra ben quattro finali slam, ma esce sconfitta in tutte e quattro. Nel 2018 perde all’ultimo atto di Wimbledon contro Angelique Kerber e pochi mesi più tardi il copione, se pur con interpreti e sceneggiatura diversi, non cambia. Serena, infatti, esce ancora sconfitta nella finale degli US Open contro la giapponese Naomi Osaka. Si tratta di una batosta sia nel punteggio (6-2, 6-4) che a livello psicologico, basti pensare al game di penalità inflittole per scorrettezza verbale.

Nel 2019 arriva ancora in finale a Wimbledon e agli US Open, ma è di nuovo il peso delle aspettative a rivelarsi insostenibile per Serena che deve cedere il passo a Simona Halep sull’erba londinese e alla canadese Bianca Andreescu sul cemento di New York. Oggi, però, la Williams è più che mai determinata a lasciarsi alle spalle le scorie di quelle sconfitte e a centrare finalmente il record che ancora le manca. Sarebbe la ciliegina migliore su una carriera che, comunque, è già leggenda.