Max Biaggi spegne oggi 49 candeline. Il pilota romano ha scritto alcune delle pagine più appassionanti delle corse su due ruote, soprattutto nella classe 250. Dall’esordio nel mondo dei motori fino al passaggio di Biaggi in MotoGP e alla nuova vita sportiva in Superbike, ecco allora le tappe principali nella carriera del centauro romano, ripercorse nel giorno del suo compleanno.

Dall’esordio sulle due ruote ai successi in 250

Biaggi ha appena compiuto 17 anni quando gli viene regalata una minimoto. Più interessato al calcio che al mondo dei motori, dopo quel compleanno inizierà a partecipare alle corse agonistiche fino all’approdo nei professionisti in classe 125, mostrando un talento innato sulle due ruote. Le sue capacità ci mettono poco a essere notate e l’Aprilia è la scuderia più rapida ad assicurarsi le sue prestazioni. È il 1991 e il giovane Max fa il suo esordio in 250 a bordo della moto della casa costruttrice italiana.

Dopo tre stagioni in crescendo, durante le quali passa dal 27esimo posto del campionato d’esordio – in cui, però, partecipa solo a quattro gare – al quarto del 1993, nel 1994 sale sul tetto del mondo con la sua Aprilia. Sarà il primo di quattro titoli iridati consecutivi in 250 (i primi tre vinti con l’Aprilia e il quarto a bordo della Honda). È il primo pilota italiano a trionfare in questa categoria e ancora oggi detiene il record di mondiali vinti in 250 insieme al britannico Phil Read. Dopo quattro mondiali consecutivi, è il momento del salto di categoria nella classe regina. Ancora a bordo della Honda.

La rivalità tra Valentino Rossi e Max Biaggi

Al suo esordio in MotoGP, Max Biaggi sfiora subito il titolo iridato laureandosi vice-campione del mondo alle spalle del fenomeno australiano Michael Doohan. Nonostante l’ottimo debutto, però, i risultati nella classe regina non saranno paragonabili a quelli ottenuti in 250. Anche e soprattutto per l’arrivo in MotoGP di un altro pilota italiano destinato a riscrivere ogni record di questo sport: Valentino Rossi.

La rivalità tra Valentino Rossi e Max Biaggi divampa sia in pista sia nelle dichiarazioni ai media, in cui entrambi si lanciano battute al vetriolo. Nel 2001 i due piloti si giocheranno il titolo, con Valentino a bordo della Honda e Biaggi passato alla Yamaha. Ma sarà il talento di Tavullia ad avere la meglio chiudendo primo con 106 punti di vantaggio su Biaggi. Il gap tra i due avversari, da quel momento in poi, sarà destinato ad allargarsi sempre di più in favore di Rossi. Dopo un altro secondo posto alle spalle del pilota di Tavullia nel 2002, e due terzi posti nel 2003 e 2004 in cui sarà sempre Rossi a laurearsi campione del mondo, nel 2005 Biaggi corre per l’ultima volta in MotoGP, in sella alla Honda. Chiuderà quinto e senza vittorie, col rimpianto di aver solo sfiorato un titolo nella classe regina.

L’approdo e le vittorie in Sbk di Max Biaggi

Il 2007 è l’anno del passaggio in Superbike di Max Biaggi e l’inizio di una nuova vita sportiva per il pilota romano. Nella stagione d’esordio chiude il campionato al terzo posto guidando una Suzuki, arriverà solo settimo con la Ducati nel 2008, per risalire poi al quarto posto nell’anno del suo ritorno in Aprilia.

Con la scuderia italiana, Biaggi tornerà sul tetto del mondo conquistando il titolo iridato Superbike nel 2010 e bissando il successo nel 2012, dopo il terzo posto del 2011. Sarà il suo ultimo titolo in carriera da pilota. Biaggi, però, non lascia il mondo dei motori e nel dicembre del 2016 diventa team manager del Max Racing Team, da lui stesso fondato.

Nel giugno 2017 Biaggi ha un incidente piuttosto grave in allenamento sul circuito di Latina, a seguito del quale riporta fratture multiple e un trauma cranico. Dopo un mese da questo episodio deciderà quindi di ritirarsi ufficialmente dall’attività agonistica, con un record ancora oggi imbattuto in 250 e sei titoli mondiali all’attivo sulle due ruote.