Oggi, 10 marzo 2021, compie 40 anni uno degli eroi del triplete dell’Inter ed ex campione del Barcellona: Samuel Eto’o. Il calciatore camerunense ha fatto le fortune della sua Nazionale, con la quale ha vinto anche un oro olimpico, e di tantissimi club in giro per il mondo. In occasione del 40° compleanno dell’attaccante, andiamo a celebrarlo ripercorrendo le tappe principali della sua carriera: dall’esordio sui campi da calcio fino ai più grandi successi, individuali e di squadra.

L’esordio di Eto’o sui campi da calcio

Eto’o comincia a giocare a calcio nella sua Africa, in Camerun, con la maglia dell’UCB Douala. Già a 15 anni, però, i confini continentali cominciano ad andare stretti al suo talento. Dopo il trasferimento in Europa, si concretizza il matrimonio tra Eto’o e il Real Madrid, una relazione con più ombre che luci, per la verità, anche se proprio con la “camiseta blanca” il calciatore camerunense debutterà in Champions League. Eto’o viene girato in prestito, sempre in Spagna per la stagione 1997-98, al Leganes, dove ha più spazio e tempo per esprimere le proprie qualità.

Tuttavia è con la sua Nazionale, con la quale debutta nel marzo 1997 a soli 16 anni, che mostra il meglio di sé in questi anni. Con il Camerun vince da protagonista due Coppe d’Africa nel 2000 e nel 2002 e, sempre nel 2002, si mette al collo anche l’oro olimpico ai Giochi di Sydney. A livello di club, dopo essere stato acquistato dal Maiorca, trascina i compagni alla vittoria della Coppa del Re nel 2003 con una doppietta siglata in finale che lui dedica all’amico e compagno di Nazionale Marc-Vivien Foé, morto in campo 48 ore prima in Confederations Cup.

I record e i successi di Eto’o al Barcellona

Nel 2004 bussa alla porta di Eto’o il Barcellona: è un’occasione imperdibile per l’attaccante camerunense che ripagherà la fiducia del club catalano diventando uno dei più grandi attaccanti blaugrana della storia. Al suo primo anno firma ben 29 reti e nella stagione successiva conferma di non essere un fuoco di paglia siglando altri 26 gol. E dopo quattro titoli nazionali (due campionati e altrettante Supercoppe spagnole) arriverà anche la consacrazione europea. Nel 2006 solleva la “Coppa dalle grandi orecchie” dopo la vittoria del Barcellona in finale sull’Arsenal. Eto’o firma il gol del momentaneo pareggio prima della rete del definitivo 2-1 siglata da Belletti. Nel 2009 arriverà anche il triplete, con il successo, nello stesso anno, nella Liga, in Coppa del Re e, ancora una volta, in Champions League. La firma in finale sarà ancora di Eto’o, che siglerà il primo dei due gol con cui il Barcellona stenderà il Manchester United.

L’epopea di Eto’o all’Inter e l’anno del Triplete

Chiusa l’esperienza catalana, il campione camerunense diventa protagonista di uno degli scambi più eclatanti nella storia del calciomercato, ovvero quello tra Ibrahimovic e Eto’o concluso da Inter e Barcellona. Per avere lo svedese, i Blaugrana offrono il cartellino del camerunense più circa 45 milioni. A posteriori sarà chiaro che l’affare l’hanno fatto i nerazzurri, vista l’esperienza poco fortunata di Zlatan in Spagna e quella, al contrario, straordinaria di Eto’o a Milano.

Il primo gol di Eto’o in Serie A arriva alla prima giornata della stagione 2009-2010, dagli undici metri, contro il Bari. Con l’Inter l’attaccante camerunense completa un altro storico triplete, quello del 2010, anno in cui arrivano scudetto, Coppa Italia e Champions League sulla sponda nerazzurra del Naviglio. Insieme a Milito, Eto’o forma un reparto offensivo che ha pochi eguali in Europa e nel mondo, anche se il camerunense verrà spesso impiegato da Mourinho come esterno sinistro, dando un fondamentale apporto anche in fase difensiva. L’esperienza di Samuel Eto’o all’Inter si concluderà dopo due annate assolutamente sopra le righe, con un bilancio totale di 56 gol e ben sei trofei conquistati.

Le ultime esperienze e l’addio al calcio giocato

Dopo l’ennesimo trionfo in Champions, Eto’o nel 2011 prosegue la sua carriera da calciatore in Russia con la maglia dell’Anzhi Makhachkala. In due anni qui realizza 36 reti in 73 presenze. Dopodiché, nell’estate del 2013, il camerunense vola a Londra per giocare con la maglia del Chelsea, dove ritrova il suo allenatore ai tempi dell’Inter: Josè Mourinho. Anche in questa esperienza si mette in luce con 12 gol, di cui una tripletta rifilata al Manchester United.

Pur decidendo di cambiare ancora, Eto’o resta in Premier League per accasarsi all’Everton. L’avventura con i “Toffees” non è, però, fortunatissima e dura appena sei mesi, il tempo di decidere di fare ritorno in Italia. Precisamente a Genova, sulla sponda blucerchiata della città della Lanterna.

Il matrimonio tra Eto’o e la Sampdoria si concretizza nella finestra di mercato del gennaio 2015: anche in questo caso, però, le grandi aspettative della piazza non vengono soddisfatte. Eto’o alla Samp segna appena due gol prima di rifare nuovamente le valigie e trasferirsi, nell’estate di quello stesso 2015, in Turchia all’Antalyaspor. Con 38 gol in due anni diventa il miglior marcatore nella storia della società turca. Le sue reti consentiranno anche al Konyaspor, nella stagione 217-2018, di conquistare la salvezza.

L’ultima tappa della lunga carriera di Eto’o sul rettangolo verde è il Qatar. Qui il campione camerunense decide che è ora di scrivere la parola fine alla sua straordinaria carriera: è il 2019. Oggi, nonostante sia ormai lontano dall’attività agonistica, Eto’o continua a essere considerato un esempio assoluto di talento e professionalità, oltre che una leggenda del calcio degli ultimi anni.