Persa, riconquistata con i denti e poi di nuovo amata: quella tra l’Inter e la Champions League è una storia d’amore complicata, passionale, fatta di cocenti delusioni, ma anche di grandi trionfi. Dove penderà questa volta l’ago della bilancia lo diranno la sfida di Praga di domani sera e quella di San Siro, tra due settimane, contro il Barcellona, nelle quali i nerazzurri si giocano il pass per gli ottavi di finale. In attesa di capire le sorti dei nerazzurri in questa edizione della Champions, ripercorriamo la storia dell’Inter nella “Coppa dalle grandi orecchie”: dai protagonisti alle sue più grandi vittorie in questa competizione.

I numeri dell’Inter in Champions League

Nella sua storia, oltre all’edizione di quest’anno, l’Inter è approdata 19 volte alla fase finale della Champions League. È tra gli anni ’60 e i primi anni ’70, però, quando questa competizione si chiama ancora Coppa dei Campioni, che i nerazzurri sviluppano un feeling particolare con l’Europa dei grandi. Dal 1963 al 1972, infatti, su cinque partecipazioni, per quattro volte raggiunge la finale (1964, 1965, 1967 e 1972), vincendo le prime due. Nel 1966, invece, la corsa si ferma in semifinale per mano del Real Madrid. Saranno di nuovo i Blancos lo spauracchio nerazzurro nel 1981, sempre in semifinale.

Ancora più amara, invece, l’ultima apparizione alla Coppa dei Campioni nella stagione 1989/90, con l’eliminazione al primo turno per mano del Malmö. Da quando la Coppa dei Campioni ha cambiato nome in Champions League, l’Inter ha partecipato per 12 volte alla fase finale, fermandosi agli ottavi e ai quarti in quattro occasioni e solo una volta in semifinale (derby contro il Milan del 2003). Per due volte, invece, i nerazzurri non hanno superato la fase a gironi (2003-04 e 2018-19). Mentre il ricordo recente più dolce è la vittoria dell’Inter in Champions League nel 2010, l’anno dello storico Triplete.

Le Champions League vinte dall’Inter

Sono tre le Champions League vinte dall’Inter nella sua storia. Le prime due sono arrivate in quella che è stata l’età dell’oro della società, sotto la guida tecnica del mago Herrera. L’allenatore argentino naturalizzato francese plasma una squadra capace non solo di vincere due trofei consecutivi, ma di farlo battendo il meglio che il calcio europeo può offrire all’epoca. Il 27 maggio del 1964 è il giorno della prima finale in Coppa. I nerazzurri scendono in campo all’Ernst-Happel-Stadion di Vienna. Di fronte c’è una squadra che fa tremare le gambe solo alla lettura delle formazioni: il Real Madrid di Puskás e Di Stefano. Un giocatore, però, non trema per niente. È un giovanissimo Sandro Mazzola, nemmeno 22 anni compiuti, che la decide segnando il gol di apertura e quello di chiusura, cornice di lusso alla rete del 2 a 0 di Aurelio Milani. Finirà 3 a 1.

La prima Coppa non sazia la fame dei ragazzi di Herrera, che fanno il bis l’anno successivo. Questa volta in finale c’è il Benfica di Eusebio. Il palcoscenico è San Siro e finisce 1 a 0 per i Nerazzurri con rete di Jair. L’eredità del mago sarà raccolta 45 anni dopo da un portoghese, Josè Mourinho, che nel 2010 riporterà il club sul tetto dell’Europa dei grandi, in quella che diventerà un’annata impressa a caratteri cubitali nella storia e nel palmarès dell’Inter: la stagione del triplete.

L’Inter in Champions League oggi

Come lo scorso anno, il sorteggio di Champions League per l’Inter non è stato particolarmente benevolo. I nerazzurri, al momento, sono fuori dagli ottavi, ma le prossime gare dell’Inter contro Slavia Praga e Barcellona, e soprattutto le gare che disputerà il Borussia Dortmund (avanti di tre punti rispetto ai nerazzurri), potrebbero ancora cambiare le carte in tavola. In panchina ora c’è l’allenatore Antonio Conte. L’eredità dei predecessori che hanno vinto è pesante, ma il tecnico salentino ha le spalle abbastanza larghe. L’ultimo successo in Champions del 2010 è ormai lontano e Conte sa benissimo che, per vincere ancora, quel ricordo non può e non deve bastare più.