Oggi 13 maggio compie 28 anni Romelu Lukaku. E così l’attaccante belga dell’Inter, fresco vincitore dello scudetto con i nerazzurri, si è regalato il primo titolo in Italia. Per celebrare al meglio il gigante nerazzurro, andiamo a ripercorrere le tappe principali della sua carriera e i più importanti gol realizzati, dagli esordi sul rettangolo verde a oggi.

Dagli esordi al debutto in Premier League di Lukaku con il Chelsea

Nato ad Anversa in Belgio il 13 maggio 1993, Lukaku è cresciuto in una famiglia di calciatori. Il padre Roger Lukaku, infatti, fu un calciatore della Nazionale dello Zaire, mentre il fratello di Romelu, Jordan, di professione difensore, gioca attualmente con l’Anversa, in prestito dalla Lazio. Il cugino Boli Bolingoli-Mbombo, invece, di proprietà del Celtic, veste la maglia dei turchi del Başakşehir.

Lukaku da calciatore fa il suo esordio agonistico nelle giovanili del Lierse. Successivamente viene ingaggiato dall’Anderlecht, la squadra più blasonata del Paese con cui debutta anche tra i professionisti. L’attaccante di Anversa ha appena 16 anni, ma ha già una struttura fisica imponente. Nel giro di poco tempo, quindi, entra inevitabilmente nella lista dei desideri dei top club del Vecchio Continente, in particolare di quelli della Premier League. Sarà il Chelsea ad assicurarsi le sue prestazioni nell’estate del 2011. La società di Abramovich lo girerà poi in prestito al West Bromwich per garantirgli lo spazio che il suo talento merita. Collezionerà un bottino di 17 gol in 35 presenze.

Dalla prima convocazione in Nazionale al terzo posto al Mondiale

Lukaku non ha nemmeno 17 anni quando arriva anche la prima convocazione del Belgio nella Nazionale maggiore. Con i Diavoli Rossi il talento di Anversa offrirà alcune delle prestazioni migliori del suo ricco repertorio. Su tutte, sicuramente, spicca il grande Mondiale disputato nel 2018. Il Belgio si fermerà solo in semifinale per mano della Francia futura regina del torneo, ma conquisterà comunque un posto di prestigio, salendo sul terzo gradino del podio in virtù del successo contro l’Inghilterra nella finale per il terzo posto. E proprio Romelu Lukaku sarà uno degli artefici di quella storica cavalcata con un bilancio complessivo di quattro gol. Ad oggi, con oltre 90 presenze e 59 gol segnati, è già uno degli attaccanti più prolifici nella storia calcistica del Belgio.

Dall’Everton all’esperienza con il Manchester United

La stagione 2013-2014 è quella del primo grande salto di qualità nella carriera di Lukaku: l’attaccante viene girato nuovamente in prestito, questa volta a Liverpool, sponda Everton. Le prestazioni dell’attaccante belga convinceranno i Toffees ad acquistarlo a titolo definitivo l’anno seguente. Lukaku all’Everton giocherà fino al 2017 quando il suo score personale reciterà: 141 partite giocate e 68 gol realizzati.

Sono numeri che fanno rumore e, dopo la breve esperienza al Chelsea, Lukaku ha una seconda occasione in una big inglese. Ad acquistarlo, infatti, per la cifra record di 75 milioni di sterline, è il Manchester United. Nonostante lo score importante – 42 gol in 96 presenze tra Premier e coppe – l’esperienza con i Red Devils si concluderà già nel 2019 quando alla porta di Lukaku busserà l’Inter.

Il trasferimento di Lukaku all’Inter

A spingere con convinzione per l’acquisto del talento belga è, in particolare, l’allenatore nerazzurro Antonio Conte. E così, nell’estate del 2019, Romelu Lukaku viene acquistato dall’Inter per un prezzo di circa 65 milioni di euro. Il mercato dell’Inter, dunque, conclude un’operazione davvero importante con Lukaku e il belga ripaga la fiducia con un avvio da record: dieci gol nelle prime dieci giornate di campionato. Un’impresa che, sulla sponda nerazzurra del Naviglio, non si vedeva da circa 70 anni.

Oggi Lukaku è il pilastro dell’Inter di Conte e su di lui l’ex Ct della Nazionale ha costruito la cavalcata che ha riportato nella Milano nerazzurra lo scudetto 11 anni dopo l’ultima volta. I gol di Lukaku con l’Inter in questa stagione, ad oggi, sono 27 in 41 presenze, tra campionato e coppe, e il belga si sta giocando il titolo di capocannoniere della Serie A con Cristiano Ronaldo. Conquistarlo sarebbe la ciliegina sulla torta di un’annata straordinaria durante la quale il totale dei gol in carriera di Lukaku è aumentato notevolmente.

La rivalità tra Ibra e Lukaku

Questa stagione 2020-2021 è stata anche il palcoscenico di un altro grande duello nel duello. Quello tra Lukaku e Ibra, stella dei cugini del Milan. I due club meneghini si sono contesi lo scudetto per lunghi tratti del campionato fino alla fuga decisiva nerazzurra, che non ha lasciato scampo alle concorrenti. Non sono mancate le frecciatine, sia in campo che fuori, tra i due campioni.

Il momento di massima tensione risale ai quarti di finale di Coppa Italia tra Milan e Inter dello scorso 26 gennaio, quando i due sono stati separati dai compagni poco prima dello scontro fisico, dopo una serie di insulti e provocazioni reciproche. Oggi, con lo scudetto cucito sul petto, Lukaku via social si è proclamato re, incoronato “dal vero Dio”. Una frecciata nemmeno troppo velata proprio a Ibrahimovic che, dopo la vittoria del Milan nel derby di andata in campionato, si era autodefinito Dio. La rivalità tra i due, soprattutto dopo il rinnovo di Zlatan, non sembra destinata a esaurirsi in fretta. In attesa di un nuovo appassionante capitolo di questo duello, Romelu Lukaku si gode scudetto e compleanno, con lo sguardo già rivolto al futuro. Possibilmente altrettanto ricco di successi.