Le finali di Champions League, nel corso della storia di questa prestigiosa competizione, hanno messo di fronte ovviamente il meglio del calcio europeo. Spesso i risultati sono stati sorprendenti e hanno sovvertito ogni pronostico, altre volte, invece, tutto è andato come da copione. Dalle curiosità alle statistiche passando per l’albo d’oro della competizione, andiamo allora a ripercorrere le più belle finali nella storia della “Coppa dalle grandi orecchie”, in occasione dell’ultimo atto della Champions League 2019-2020 tra Psg e Bayern Monaco, in programma domenica 23 agosto.

Curiosità e statistiche sulle finali di Champions League

L’albo d’oro delle finali di Champions League vede in testa il Real Madrid che per ben 13 volte ha portato a casa questa coppa. La squadra spagnola è stata anche la prima vincitrice nell’edizione inaugurale della stagione 1955-1956, quando ancora il torneo si chiamava Coppa dei Campioni. I Blancos, dopo quel primo successo, ne avrebbero ottenuti altri quattro consecutivi prima che il Benfica interrompesse il loro dominio nel 1961.

Il Milan, con sette Champions League all’attivo, è la seconda squadra dopo il Real Madrid ad aver vinto più volte questa competizione e la prima tra le squadre italiane. Completa il podio il Liverpool campione in carica a quota sei trofei. La Spagna, grazie anche ai cinque titoli del Barcellona, è la nazione che ha vinto più coppe dei campioni (18), davanti all’Inghilterra (13) e all’Italia (12).

Per quanto riguarda le finali di Champions League, la Juventus è il club che ne ha perse di più (7), davanti al Bayern e al Benfica, a braccetto a quota 5 e al Milan (4). Sono, invece, 11 le finali di Champions League giocate dal Milan che, dopo il Real Madrid (16), è il club che ne ha disputate di più nella storia della competizione.

Champions League, le finali con le squadre italiane

L’Italia, con i suoi club, è la nazione che ha disputato più finali di Coppa Campioni (28) dopo la Spagna (29), ma anche quella che ne ha perse di più (16). Oltre al Milan, all’Inter e alla Juventus che contribuiscono per la maggior parte con 25 finali disputate su 28 di cui 12 vinte, anche Fiorentina, Roma e Sampdoria vantano una presenza a testa nelle finali di Champions League pur avendole perse, rispettivamente contro Real Madrid, Liverpool e Barcellona.

L’ultima squadra italiana a sollevare la “Coppa dalle grandi orecchie” è stata l’Inter del “Triplete” nel 2010, al termine dell’incontro del Bernabeu del 22 maggio, quando i nerazzurri superarono il Bayern Monaco per 2 a 0 grazie alla doppietta di Diego Milito. Altra data memorabile per i colori azzurri è sicuramente il 28 maggio del 2003 quando nel tempio dell’Old Trafford di Manchester si affrontarono nella finale tutta italiana Milan e Juventus. Dopo lo 0 a 0 dei tempi regolamentari, rimasto tale anche ai supplementari, fu il Diavolo ad avere la meglio al termine della lotteria dei calci di rigore, con l’ultimo penalty realizzato da Shevchenko. Proprio il Milan è stato protagonista di alcune vere e proprie imprese indimenticabili nelle finali di Champions League: il 24 maggio 1989 il Milan di Sacchi conquistò la sua prima Coppa dei Campioni battendo 4-0 la Steaua Bucarest al Camp Nou di Barcellona con le doppiette di Gullit e Van Basten, mentre il 18 maggio 1994 fu Fabio Capello a condurre i rossoneri alla vittoria, sempre con il risultato di 4-0 (doppietta di Massaro, Savicevic e Desailly), sul Barcellona di Cruyff, dato per grande favorito alla vigilia.

Le finali più sorprendenti nella storia della competizione

I risultati delle finali di Champions League, come ogni grande appuntamento sportivo di questo genere, sono state negli animi sinonimo di grandi gioie, ma anche cocenti delusioni. Sono tante le partite storiche che hanno lasciato un segno nella storia del calcio europeo. Esemplare, in questo senso, tra le finali di Champions League, quella del 2013: protagonista il Bayern che, dopo aver perso in casa ai rigori nel proprio stadio contro il Chelsea un anno prima, si riscattò vincendo quella edizione nella finale tutta tedesca contro il Borussia Dortmund.

Una cocente sconfitta seguita appena un anno dopo dal trionfo, come quello che portò a sorpresa sul tetto d’Europa il Porto di Mourinho il 26 maggio 2004, in seguito al netto successo per 3 a 0 sul Monaco. Ma gioia e dolore sportivo, probabilmente, non sono mai stati così presenti in egual misura come nella finale del 26 maggio 1999 tra Manchester United e Bayern Monaco. I tedeschi, avanti 1 a 0 dal 6’, subirono un clamoroso ribaltone nel finale, acciuffati prima da Teddy Sheringham al 91’ e superati poi dal guizzo di Solskjaer due minuti più tardi. Gioie e dolori nella partita più affascinante della stagione calcistica europea.