Oggi, 8 maggio 2022, festeggia i suoi 41 anni Andrea Barzagli, ex difensore della Juventus e della Nazionale italiana di calcio. Con gli Azzurri è salito sul tetto del mondo nella storica notte di Berlino del 2006, mentre con la Vecchia Signora ha formato, insieme a Bonucci e Chiellini, uno dei reparti arretrati più forti della nostra Serie A. In occasione del suo 41° compleanno, andiamo a celebrarlo al meglio ripercorrendone le tappe della carriera e i principali successi ottenuti sul rettangolo verde.

I primi anni di carriera di Barzagli

Nato a Fiesole, in provincia di Firenze, l’8 maggio del 1981, Barzagli comincia a muovere i suoi primi passi nel calcio agonistico con la Cattolica Virtus per poi esordire, all’età di 17 anni, nei Dilettanti con la maglia della Rondinella Impruneta. Un anno più tardi, riuscirà a debuttare anche tra i professionisti in seguito alla promozione in C2. Per il salto nella massima serie del campionato italiano di calcio deve aspettare l’agosto del 2003 quando, all’età di 22 anni, debutta con il Chievo Verona in Serie A. Collezionerà 29 presenze, togliendosi anche lo sfizio di andare in gol in tre occasioni.

Nell’estate del 2004 volerà a Palermo dove si consacrerà definitivamente come uno dei difensori migliori del campionato attirando l’attenzione della Nazionale maggiore e dei grandi club italiani ed europei. A Palermo giocherà per quattro anni fino al 2008 e, nel bel mezzo dell’esperienza siciliana, Barzagli nel 2006 salirà anche sul tetto del mondo con l’Italia campione dopo la vittoria ai rigori nella finale di Berlino contro la Francia. Barzagli, al Mondiale del 2006, toccherà il punto più alto della sua avventura in azzurro, che si concluderà nel 2017, con un bilancio di 73 presenze.

L’esperienza di Andrea Barzagli al Wolfsburg

Conclusasi l’esperienza palermitana, nel 2008 Barzagli si trasferisce in Germania per giocare in Bundesliga con la maglia del Wolfsburg. Al primo anno vincerà il suo primo titolo a livello di club conquistando il campionato davanti al Bayern Monaco. Resterà in Germania altre due stagioni, il tempo che il richiamo dell’Italia venga assecondato dall’offerta della Juventus che lo riporta nel Belpaese acquistandolo nel mercato di riparazione nel gennaio del 2011. La Vecchia Signora viene da un periodo molto complicato e sta faticosamente cercando di riprendersi un posto di primo piano in Serie A. Sia i Bianconeri che Barzagli forse ancora non lo sanno, ma stanno per riaprire un ciclo di successi senza precedenti nella storia del nostro massimo campionato.

Il trasferimento di Barzagli alla Juventus

Il difensore toscano alla Juventus farà parte di un ciclo in grado di portare nella bacheca bianconera otto scudetti, quattro Coppe Italia e altrettante Supercoppe italiane in otto stagioni. La Vecchia Signora costruirà i suoi successi anche e soprattutto sulla forza e la solidità del reparto arretrato composto da Barzagli, Bonucci e Chiellini, la cosiddetta “BBC”, il muro difensivo bianconero.

Nonostante gli innumerevoli successi e trofei, per Barzagli il ritiro non sarà indolore, come per tutti gli sportivi professionisti che devono, ad un certo punto, fare i conti con la propria carta d’identità e congedarsi dalla loro più grande passione. Così, il 19 maggio del 2019, Barzagli, di fronte al proprio pubblico dello Stadium, scende in campo per l’ultima volta all’età di 38 anni. Il tributo è quello dovuto ai grandi campioni, le lacrime inevitabili per chi ha regalato un pezzo di sé a qualcosa che va oltre lo sport e che oggi, nel giorno del 41º compleanno, non può che ricordare e celebrare con orgoglio.