L’AC Chievo Verona rappresenta un caso unico nella storia del calcio italiano. Si tratta, infatti, del solo club ad aver scalato tutte le categorie, fin dalle regionali minori, prima di approdare in Serie A e, addirittura, in Europa. Dalla fondazione alla Champions League, andiamo allora a ripercorrere il “miracolo” Chievo, attraverso le tappe della sua vita sportiva e i protagonisti principali della storia del club veronese.

La nascita dell’Associazione Calcio Chievo Verona

È il 6 settembre del 1929 quando, su iniziativa di un gruppo di appassionati di calcio, nasce, nel borgo di Chievo alle porte di Verona, l’Opera Nazionale Dopolavoro Chievo. Il neonato club, che ha scelto il bianco e il blu come colori sociali, non si iscrive alla FIGC, ma si limita a disputare solo partite amichevoli.

L’avventura di questa società si esaurirà anzitempo nel 1936, a causa di problemi finanziari. Nonostante la breve esperienza, però, l’OND Chievo rappresenta le radici del club che verrà rifondato come AC Chievo nel 1948. All’inizio del millennio successivo questa squadra scriverà una pagina unica nella storia del calcio italiano, diventando la sola società a scalare l’intera piramide calcistica del nostro Paese: dalle categorie regionali minori alla Serie A.

La prima volta in Serie A del Chievo

L’anno zero della nuova vita sportiva del Chievo Verona Calcio è, ironia della sorte, anche il primo anno del nuovo millennio. La stagione 2000-2001 sarà, infatti, quella della prima promozione in Serie A nella storia del club. Artefice principale di un ciclo senza precedenti, che durerà quattro anni, è l’allenatore Luigi Delneri. All’esordio nella massima serie il suo Chievo ottiene un incredibile quinto posto e, di conseguenza, il pass per la Coppa Uefa nella stagione successiva.

Ciliegina sulla torta di una stagione indimenticabile è la vittoria nel derby Verona-Chievo: il successo clivense per 2 a 1 del 24 marzo 2002 (doppietta di Federico Cossato dopo il vantaggio iniziale di Adrian Mutu), infatti, contribuirà a segnare il destino dei cugini, retrocessi al termine del campionato.

L’AC Chievo e l’anno della Champions League

Il Chievo, che nella stagione 2018-2019 è tornato in cadetteria dopo 10 anni consecutivi di Serie A, può vantare anche una qualificazione in Champions League nella sua storia. L’anno è il 2006 e l’allenatore Giuseppe Pillon. Per la verità, il Chievo conquista sul campo il settimo posto ma, dopo lo sconvolgimento della classifica dovuto ai fatti di Calciopoli, si ritroverà al quarto, l’ultimo valido per accedere all’Europa dei grandi. Saranno, però, i bulgari del Levski Sofia a spegnere i sogni clivensi al terzo turno preliminare.

L’eliminazione dalla Champions, unita a un brutto avvio di campionato, spingerà la società a congedare Pillon e a richiamare Delneri. Ma l’allenatore del miracolo, questa volta, non riuscirà a ripetere l’impresa e il Chievo ritornerà in Serie B sei anni dopo la prima storica promozione in massima serie.

I giocatori del Chievo dei record

Quella del “miracolo Chievo”, per l’impatto che ha avuto sul nostro calcio, è diventata una squadra cult a tutti gli effetti, che ancora oggi viene ricordata e non solo dai tifosi clivensi. In quella stagione passata alla storia, la rosa del Chievo poteva contare su un mix di giocatori esperti e alcuni giovani che si rivelarono delle vere e proprie sorprese.

Lupatelli in porta; linea difensiva a quattro, da destra a sinistra, con Moro, D’Anna, D’Angelo e Lanna; centrocampo pure a quattro con Luciano (allora ancora noto come Eriberto), Perrotta, Corini e Manfredini; coppia d’attacco formata da Marazzina e Corradi. Allenatore, ovviamente, Luigi Delneri.

Ad oggi, però, l’uomo dei record del club è un calciatore che si sarebbe unito a quella rosa un anno dopo l’esordio in Serie A, nel 2002: Sergio Pellissier. L’attaccante aostano ha indossato la maglia del Chievo ininterrottamente per 17 anni, collezionando 515 presenze, più di chiunque altro nella storia del club clivense. Il bilancio di 139 gol lo pone al secondo posto nella classifica dei marcatori all time della squadra, dietro solo a Bruno Vantini, autore di 159 reti tra il 1952 e il 1971. Il 10 maggio del 2019 Pellissier ha annunciato il ritiro dal calcio giocato all’età di 40 anni. La società, in suo onore, ha ritirato la maglia numero 31, indossata dall’attaccante durante tutto il suo trascorso nell’AC Chievo Verona.