Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 6 Novembre 2021
Oggi, 8 novembre 2021, Sandro Mazzola festeggia i suoi 79 anni. Bandiera dell’Inter e icona del calcio italiano, è stato uno dei più fulgidi rappresentanti di questo sport sul rettangolo verde e non solo. In occasione del suo compleanno, andiamo allora a celebrarlo al meglio ripercorrendone la carriera e i principali successi con la maglia nerazzurra e quella della Nazionale, dagli esordi fino al tetto d’Europa e del mondo.
L’alba della carriera di Mazzola da calciatore
Figlio della leggenda Valentino Mazzola, capitano del Grande Torino, scomparso tragicamente nell’incidente aereo di Superga, il giovane Sandro inizia a muovere i suoi primi passi nel calcio ripercorrendo le orme del padre. Dal 1957 fino al 1961, infatti, veste la maglia delle giovanili granata prima della chiamata dell’Inter che lo fa esordire in Serie A il 10 giugno del 1961, a soli 18 anni e contro la Juventus. È un derby d’Italia controverso, quello. Si tratta della ripetizione di una partita di campionato che era stata sospesa. L’allora presidente nerazzurro, Angelo Moratti, in segno di protesta per quella decisione, chiede al Mago Herrera di schierare la squadra Primavera. Il risultato è un 9 a 1, abbastanza scontato, in favore della Vecchia Signora. Ma anche in una giornata così difficile, il giovane Mazzola si mette in mostra trasformando il rigore che vale il punto della bandiera. Sia lui che l’Inter avranno modo di riscattarsi e con gli interessi.
L’epopea di Mazzola all’Inter
Ben presto quell’Inter diventerà anche l’Inter di Mazzola che, nonostante la giovane età, si guadagnerà sul rettangolo verde i gradi di leader tecnico. Il ciclo della Grande Inter, guidata in panchina dal Mago Herrera, si apre nella stagione 1962-1963, quando la società nerazzurra mette in bacheca il suo ottavo scudetto e Mazzola, andando in rete dopo 13 secondi contro il Milan, il 24 febbraio del 1963, segna il gol più veloce nella storia del derby della Madonnina.
Con la maglia dell’Inter, Mazzola conquisterà altri tre scudetti, consacrandosi anche in Europa e nel mondo nel 1964 e nel 1965, con la vittoria di due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali consecutive.
Nell’edizione 1963-1964 della Coppa dalle grandi orecchie, l’attaccante nerazzurro si prende anche il titolo di capocannoniere del torneo con sette gol all’attivo, di cui due nella finale vinta 3 a 1 contro il Real Madrid. Mazzola timbrerà il cartellino anche nelle finali di Intercontinentale, giocate entrambe contro gli argentini dell’Independiente. Nel 1964 sbloccherà la gara di ritorno vinta 2 a 0 a Milano dopo la sconfitta per 1 a 0 dell’andata. Nel 1965, invece, firmerà una doppietta nel 3 a 0 casalingo difeso poi in Argentina, dove lo 0 a 0 finale consegnerà all’Inter la sua seconda Coppa Intercontinentale.
Mazzola in Nazionale
Sandro Mazzola debutta in Nazionale da campione d’Italia in carica il 12 maggio del 1963 nell’amichevole vinta 3 a 0 contro il Brasile. Dopo aver preso parte ai Mondiali in Inghilterra del 1966, metterà in bacheca anche il primo titolo azzurro salendo sul tetto del Vecchio Continente nel 1968, grazie al successo al Campionato Europeo disputato in casa.
Ma il percorso di Mazzola con la Nazionale si distingue anche per la celebre staffetta con la bandiera del Milan, Gianni Rivera, che caratterizza, in particolare, i Mondiali del ’70 in Messico quando l’allora Commissario tecnico Ferruccio Valcareggi è solito far partire titolare Mazzola per poi provare a sparigliare le carte del match con l’ingresso al suo posto di Rivera. Mazzola vestirà l’azzurro della Nazionale fino al 1974 collezionando 70 presenze e realizzando 22 gol.
Mazzola dirigente dell’Inter e opinionista televisivo
Anche dopo il ritiro dal calcio giocato, Mazzola rimane legato al mondo Inter ricoprendo ruoli dirigenziali dal 1977 al 1984 e successivamente, dopo una parentesi al Genoa e con l’approdo alla presidenza nerazzurra di Massimo Moratti, lavorando come responsabile del mercato e direttore sportivo. Sarà proprio durante la gestione Mazzola che all’Inter arriverà, nel 1997, il Fenomeno Ronaldo.
Dopo aver lavorato al Torino dal 2000 al 2003, Mazzola ha iniziato un nuovo percorso come opinionista sportivo in televisione. Oggi il suo nome è ancora sinonimo di Inter e le immagini delle sue giocate e del suo talento un patrimonio sportivo tutto italiano da custodire gelosamente.
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