Il 9 luglio festeggia 70 anni Adriano Panatta, uno dei più grandi tra i tennisti italiani, vincitore del Roland Garros e della Coppa Davis con la Nazionale italiana nel 1976. Dai più grandi successi sui campi da gioco ai record infranti, ripercorriamo allora la carriera del campione romano in occasione del suo 70° compleanno.

Gli esordi di Adriano Panatta nel tennis e i primi successi

Nato il 9 luglio del 1950 a Roma, Adriano Panatta cresce in una famiglia dalle umili origini. È il padre Ascenzio, custode del Tennis Club dei Parioli, ad avvicinarlo al mondo del tennis, anche se il giovane Adriano preferisce, almeno inizialmente, il nuoto. La svolta arriva nel 1959 quando si trasferisce nel quartiere Eur e comincia a prendere lezioni di tennis, sia tecnico-tattiche che comportamentali.

Il 1964 è l’anno del trasferimento nel centro federale di Formia dal suo allenatore e mentore Mario Belardinelli. E quattro anni più tardi, il 6 maggio del 1968, all’età di 17 anni e 9 mesi, farà la sua prima apparizione agli Internazionali d’Italia battendo Álvaro Peña in due set all’esordio, prima di essere eliminato al secondo turno da Ray Ruffels. Un anno più tardi disputerà anche il suo primo Roland Garros, venendo però eliminato al primo turno. Sulla terra rossa parigina, avrà modo di riscattarsi, con gli interessi, negli anni seguenti.

Panatta e il tennis: la prima gioia al Foro Italico

L’anno d’oro nella carriera di Adriano Panatta è sicuramente il 1976, quando riesce a portarsi a casa l’accoppiata Roma-Parigi, vincere la Coppa Davis con la Nazionale e a raggiungere la 4ª posizione nel ranking mondiale.

La striscia di successi viene inaugurata con il trionfo agli Internazionali d’Italia, laddove ha fatto il suo esordio nel mondo del tennis otto anni prima quando il torneo non faceva ancora parte de circuito Open. Il tennista romano rischia di uscire al primo turno, ma risorge dalle ceneri di un passivo di 5 a 1 al terzo e decisivo set annullando ben 11 match point. Da quel momento la sua cavalcata sarà inarrestabile e lo condurrà fino all’ultimo atto contro il numero due al mondo e testa di serie numero uno del torneo, l’argentino Guillermo Vilas, battuto in quattro set e ancora in rimonta.

L’impresa al Roland Garros

L’incantesimo del Foro Italico prosegue anche al Roland Garros. Panatta, dopo aver superato i primi turni, ai quarti di finale incontra ed elimina il detentore del titolo Björn Borg che, contro il tennista italiano, subisce una delle sue due uniche sconfitte sulla terra parigina. È la svolta perché il resto del torneo, superato il campione svedese, sembra una formalità: Panatta si sbarazza di Eddie Dibbs in semifinale e va a prendersi il titolo sconfiggendo in finale, in quattro set, lo statunitense Harold Solomon.

Con il successo maturato al Roland Garros diventa il primo, e ad oggi unico, tennista italiano ad aver conquistato il titolo sulla terra rossa parigina. L’impresa sarà ripetuta, in campo femminile, solo da Francesca Schiavone 34 anni più tardi. Panatta è anche l’unico italiano ad aver conquistato l’accoppiata Internazionali d’Italia-Open di Francia nello stesso anno.

Il trionfo in Coppa Davis

Dopo il dominio sulla terra rossa, la ciliegina sulla torta di un anno da incorniciare è la vittoria della Coppa Davis a dicembre in Cile. L’Italia, dopo essersi sbarazzata della Gran Bretagna in agosto, accede al tabellone finale. A settembre elimina in semifinale la temibilissima Australia e si guadagna il pass per la finale di dicembre, sulla terra rossa di Santiago contro il Cile. Adriano Panatta, a conferma del grande feeling con la terra battuta, vince entrambi i suoi singolari rispettivamente contro Patricio Cornejo in tre set e Jaime Fillol in quattro, per poi aggiudicarsi anche il doppio in coppia con Paolo Bertolucci. L’Italia chiuderà con un netto 4 a 1 in suo favore, sollevando nel catino dello Stadio Nazionale della capitale cilena la prima e ad oggi unica Coppa Davis della sua storia.

Il ritiro e la vita privata di Adriano Panatta

Panatta ha disputato l’ultima partita della sua carriera il 18 luglio del 1983, venendo sconfitto al primo turno del torneo di Kitzbühel in due set dal tedesco Hans Dieter Beutel. Il tennista romano ha chiuso con 18 titoli Atp conquistati nel corso della sua carriera, risultando uno dei più vincenti del nostro movimento nazionale.

Appesa la racchetta al chiodo, si è dedicato alla motonautica stabilendo, nel 1991, il primato mondiale di velocità nella categoria entrobordo e laureandosi campione del mondo nella classe Evolution nel 2004. Sul fronte vita privata, è stato sposato fino al 2014 con Rosaria Luconi. Adriano Panatta e Rosaria hanno avuto tre figli: Niccolò, Alessandro e Rubina. In seguito, alla fine del matrimonio tra Panatta e la moglie, l’ex tennista ha iniziato una relazione con Anna Bonamigo, avvocato di Treviso.

Dal 2015 gli è stata dedicata una targa a Roma sulla Walk of Fame dello sport italiano: un riconoscimento d’obbligo per chi ha scritto alcune delle pagine più belle del nostro tennis.