Si avvicina la settimana delle finali di tennis della Coppa Davis, in programma dal 18 al 24 novembre. Si tratta della massima competizione a squadre di questo sport riservata alle nazionali maschili. Il torneo, che si articolerà in sei gironi da tre squadre ciascuno, prevede che tutte le prime più le due migliori seconde passino ai quarti di finale. Si gioca in una sede unica, sul veloce indoor di Madrid, in Spagna. L’Italia è stata sorteggiata nel girone F con Stati Uniti e Canada, contro il quale aprirà la sua fase finale il 18 novembre. In attesa che si incrocino le racchette, andiamo allora a scoprire la storia e l’Albo d’oro della Coppa Davis.

Coppa Davis: le origini

La prima Coppa Davis della storia si disputò nel 1900 al Longwood Cricket Club di Boston tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, con una netta vittoria degli americani per 3 a 0. L’idea di una competizione a squadre era venuta un anno prima a quattro membri del team di tennis dell’Università di Harvard. Fu uno dei quattro, in particolare, di nome Dwight Davis, a concepire il format della competizione e ad acquistare un trofeo di tasca propria, una volta che le federazioni tennistiche americana e britannica furono d’accordo a disputare questo torneo.

Inizialmente nota come Lawn Tennis Challenge, la competizione venne ribattezzata Davis Cup dopo la morte del suo principale artefice nel 1945. Nel frattempo, già dal 1905, il torneo si era allargato a Belgio, Austria, Francia e Australasia, una nazionale composta da giocatori australiani e neozelandesi. Da allora la partecipazione si è progressivamente allargata: nel 2019 sono 133 le nazionali che hanno preso parte alla Coppa Davis e che hanno reso questo torneo la più grande competizione annuale a squadre di questo sport, alla quale hanno partecipato alcuni dei più grandi campioni di tennis della storia.

L’Albo d’oro della Coppa Davis e il ranking mondiale

Gli Stati Uniti dominano la Coppa Davis nel suo albo d’oro con 32 trofei vinti, seguiti dall’Australia a 28 e dalla Francia e Gran Bretagna a braccetto sul gradino più basso del podio con 10.

Oltre a queste quattro, sono altre 11 le Nazionali che hanno alzato almeno una volta la Davis Cup: la Svezia lo ha fatto 7 volte, la Spagna 5, la Repubblica Ceca e la Germania 3, la Croazia e la Russia 2, l’Argentina, il Sud Africa, la Serbia, la Svizzera e l’Italia una. Per quanto riguarda i più recenti risultati della Coppa Davis, la Croazia è campione in carica grazie alla vittoria sulla Francia nella finale dell’edizione 2018. Anche nel ranking mondiale queste due Nazionali occupano i primi due posti, anche se a parti invertite, con la Francia in testa e la Croazia appena dietro. A completare il podio c’è l’Argentina.

Davis Cup: il nuovo format

C’è, poi, una novità in questa Coppa Davis 2019 e riguarda proprio la fase clou della competizione. In primis, il numero di partecipanti passa da 16 a 18. Alle 12 nazionali che si sono guadagnate il pass vincendo il turno di qualificazione (tra cui l’Italia) e alle quattro semifinaliste dell’edizione 2018 (Croazia, Francia, Spagna e Stati Uniti), si aggiungono due wild card (Gran Bretagna e Argentina).

Cambia anche il format: via i quattro turni a eliminazione diretta distribuiti in tutto l’anno e spazio ad un torneo raccolto in una sola settimana (18-24 novembre) e giocato in un’unica sede (Madrid). Il primo turno a eliminazione diretta viene sostituito da una fase a gironi. Ci sono sei gruppi da tre squadre, dai quali usciranno le sei nazionali vincitrici di ciascuno più le due migliori seconde, che accederanno ai quarti di finale. Una prima volta storica, di cui farà parte anche il nostro Paese.