Quando il padre scelse di chiamarlo Maverick, come il protagonista di “Top Gun”, cult anni Ottanta diretto da Tony Scott, non sapeva che suo figlio sarebbe diventato effettivamente un pilota. Vent’anni più tardi, quella previsione inconsapevole contenuta nel suo nome si sarebbe avverata a metà, con l’esordio di Viñales in MotoGP nel 2015.

Il Maverick nato a Figueres in Catalogna il 12 gennaio del 1995 non è diventato un pilota dell’aviazione militare, ma è ad oggi uno dei più grandi talenti prodotti dal motociclismo sportivo. Ripercorriamo allora la sua carriera: dall’esordio e i primi successi ottenuti in classe 125 e Moto3 fino al debutto in MotoGP.

L’esordio di Maverick Viñales nel mondo delle corse

Le prime esperienze agonistiche con le moto da corsa di Maverick Viñales risalgono al 2009, quando il pilota spagnolo compete nel campionato nazionale della classe 125. Al termine della stagione si classificherà al secondo posto, conquistando anche la sua prima vittoria in carriera sul tracciato di Jerez. A quel campionato partecipa con un’altra scuderia anche il cugino Isaac che, invece, chiuderà quarto in classifica generale.

Il titolo spagnolo, solo sfiorato nel 2009, arriverà l’anno dopo quando Maverick si prenderà anche il titolo europeo assegnato in gara unica sul circuito di Albacete, nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia. Grazie a questi risultati, nel 2011 arriverà la chiamata dell’Aprilia Racing che lo ingaggia per correre nel motomondiale della classe 125.

Dalla Moto3 alla Moto2

In 125 (Moto3 dal 2012) Maverick Viñales corre per tre stagioni. Chiude il campionato d’esordio alla guida dell’Aprilia al terzo posto con 248 punti. Colleziona quattro vittorie, con il primo successo che arriva nel GP di Francia del 15 maggio, quarta tappa del motomondiale.

Nel 2012 passa alla FTR Honda bissando il terzo posto della stagione precedente, ma con cinque vittorie contro le quattro del 2011. L’anno della consacrazione è il 2013 quando Viñales si laurea campione del mondo della Moto3 in sella alla KTM, con appena tre gran premi su 18 in cui non va a podio. Promosso in Moto2 con il team Kalex, chiuderà il mondiale al terzo posto ottenendo la sua prima vittoria di categoria in occasione del Gran Premio delle Americhe in Cile, il 13 aprile 2014. La permanenza in Moto2 dura solo un anno. All’orizzonte si affaccia la Suzuki, che lo ingaggia per la stagione 2015, in MotoGP.

L’esordio in MotoGP di Viñales e il passaggio alla Yamaha

L’impatto con la MotoGP di Viñales non è dei più semplici. Nella stagione 2015 non riesce mai ad andare a podio ottenendo i risultati migliori nei GP di Catalogna e Australia, dove chiude entrambe le gare al sesto posto. La classifica iridata finale lo vedrà dodicesimo con un bottino di soli 97 punti.

Decisamente migliore la stagione successiva, in cui arriva anche il primo successo in carriera in MotoGP sul circuito di Silverstone in Gran Bretagna. Alla fine del campionato i punti che gli valgono il quarto posto saranno 202.

Il 2017 è l’anno del passaggio di Maverick Viñales alla Yamaha, accanto a Valentino Rossi. Nella stagione d’esordio con la nuova scuderia chiude al terzo posto nella classifica iridata, arrivando davanti al compagno di squadra nove volte campione del mondo. Ci riuscirà nuovamente nel 2019, terminando la stagione sempre al terzo posto con Rossi solo settimo. Oggi il pilota spagnolo sembra pronto a raccogliere l’eredità del campione di Tavullia e poco importa se il Maverick di “Top Gun” resta solo il personaggio di un film. La realtà è quella di un pilota di 25 anni che ha ancora tutta la carriera davanti per spiccare il volo.