Dopo aver deliziato tifosi e appassionati sul campo da calcio, conquistando trofei e un meritatissimo Pallone d’Oro nel 1998, Zidane da allenatore ha proseguito il suo trend vincente entrando nella storia del Real Madrid grazie alle tre Champions League consecutive messe in bacheca. Dall’esordio come calciatore nelle fila del Cannes in Francia, fino ai grandi successi in panchina, andiamo a ripercorrere la carriera di “Zizou”.

Zinedine Zidane, dagli esordi all’approdo in Italia con la Juventus

Zinedine Zidane fa il suo esordio in una partita ufficiale del massimo campionato francese, con la maglia del Cannes, ad appena 16 anni, il 20 maggio del 1989 nell’1 a 1 maturato contro il Nantes. Sul giovane talento marsigliese si fionda, nell’estate del 1992, il Bordeaux nel quale Zidane militerà per quattro anni collezionando complessivamente 152 presenze condite da 34 gol. Le prestazioni di Zizou valicano i confini francesi e attirano l’attenzione della Juventus allora allenata da Marcello Lippi, che se lo assicura nell’estate del 1996 per la cifra di sette miliardi e mezzo di lire.

Zidane alla Juve si consacrerà definitivamente, mettendo in bacheca due scudetti, una Supercoppa, una Coppa Intertoto, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Uefa. Un percorso coronato con il premio individuale più ambito dai calciatori: nell’edizione del 1998 andrà a Zidane l’ambitissimo Pallone d’Oro. Sempre nel 1998 il centrocampista francese si laurea campione del mondo con la sua Nazionale, prima di prendersi, due anni più tardi, anche il titolo europeo ai danni dell’Italia, nella rocambolesca finale di Rotterdam.

Il passaggio di Zidane dalla Juventus al Real Madrid

Nel luglio del 2001 la Juventus cede Zidane al Real Madrid di Florentino Perez che in quegli anni sta dando seguito a una faraonica campagna acquisti che aprirà la cosiddetta era dei “Galacticos” nella capitale spagnola di fede Merengues. Con il Real Madrid Zidane conquista nel 2002 quella Champions League solo sfiorata con la Vecchia Signora e persa proprio per mano dei Blancos quattro anni prima.

Zidane avrà modo di metterne molte altre in bacheca nella sua nuova vita da allenatore. Da calciatore colleziona 227 presenze in maglia Real tra campionato e coppe, realizzando complessivamente 49 reti e 67 assist. Unica seppur significativa macchia in una carriera alimentata da un talento cristallino, la celebre testata a Materazzi costata il Mondiale alla Francia nella finale di Berlino contro l’Italia nel 2006. Un episodio grave e controverso che, però, non può cancellare il talento cristallino di un giocatore che ha deliziato le platee calcistiche del mondo per oltre 15 anni.

La nuova vita di Zidane da allenatore e le tre Champions di fila

Appese le scarpette al chiodo dopo il Mondiale in Germania, Zidane inizia la sua seconda vita da allenatore, partendo proprio dal Real Madrid. Nella stagione 2013-2014 lavora come vice di Carlo Ancelotti sulla panchina delle Merengues conquistando la “Decima”, la decima Champions League nella storia del Real, arrivata 12 anni dopo quella vinta nel 2002 proprio con Zidane protagonista in campo. Dopo aver guidato la seconda squadra del Real, a gennaio del 2016 viene chiamato a guidare la prima squadra prendendo il posto dell’esonerato Rafa Benitez.

Al termine di quella stessa stagione Zidane guiderà le Merengues alla conquista della prima delle tre Champions League consecutive che lo renderanno il primo e ad oggi unico allenatore nella storia del calcio a riuscire in questa impresa. Dopo aver rassegnato le dimissioni al termine della stagione 2017-2018, Zidane è tornato sulla panchina del Real nel marzo del 2019, dopo le parentesi negative di Julen Lopetegui e Santiago Solari. Nel gennaio del 2020, superando ai rigori l’Atletico Madrid nella finale della Supercoppa di Spagna, disputatata a Gedda in Arabia Saudita, ha riscritto nuovamente la storia vincendo la sua nona finale su nove da allenatore del Real Madrid. E la sua carriera da allenatore, iniziata così brillantemente, continua alla ricerca di altri trofei.