In questi giorni Ancelotti è l’allenatore del quale si parla di più a causa del suo esonero dal Napoli, avvenuto martedì sera dopo la vittoria in Champions League contro il Genk. Nonostante l’esperienza napoletana non sia stata certamente positiva, la carriera da allenatore di Carlo Ancelotti è costellata di successi. Ripercorriamola insieme, scoprendo tutte le squadre che ha allenato e i trofei conquistati.

Gli esordi da allenatore di Ancelotti

Dopo una brillante carriera come calciatore, il destino di Ancelotti era quello di diventare uno dei migliori allenatori di calcio degli ultimi anni. Il suo esordio risale al 1992, quando divenne il vice di Arrigo Sacchi nella Nazionale italiana. Nel 1995 passò poi alla guida della Reggiana in Serie B e ottenne il suo primo successo: la promozione in Serie A. Le sue qualità come allenatore Ancelotti le mise subito in mostra, ed è per questo che l’anno successivo venne chiamato dal Parma. Anche in questo caso ottenne grandi risultati: il secondo posto e la qualificazione ai preliminari di Champions il primo anno e il quinto posto con qualificazione in Coppa UEFA l’anno successivo, un record per la squadra emiliana.

Ancelotti alla Juve

Il grande salto di qualità di Ancelotti fu con la Juve: il tecnico, infatti, nel 1999 si ritrovò di colpo in un top club subentrando a Marcello Lippi e guidando la squadra fino alla semifinale di Champions League, persa contro il Manchester United. Nella stagione 1999/2000 i bianconeri riuscirono poi a dominare il campionato, pur finendo secondi dietro alla Lazio; nella stagione successiva Ancelotti con la Juve ottenne di nuovo un secondo posto, questa volta dietro alla Roma, mentre in Champions non riuscì a superare la fase a gironi, altro fattore per il quale il tecnico fu poi esonerato.

Ancelotti al Milan

Dopo la Juve arrivò il Milan e ,per Ancelotti, sedere sulla panchina della squadra dove ha anche giocato per tanto tempo, ha rappresentato un grande traguardo. Dal 2001 al 2009, Ancelotti con il suo Milan si è preso delle grosse soddisfazioni: il primo anno arriva il quarto posto con conseguente ingresso ai preliminari di Champions; nella seconda stagione vince Champions League e Coppa Italia; nella terza, pur perdendo la Supercoppa italiana e la Coppa Intercontinentale, i rossoneri conquistano la Supercoppa europea contro il Porto di Mourinho e anche lo scudetto, dopo una lunga lotta contro la Roma.

Nella stagione 2004-2005 il Milan di Ancelotti vince la Supercoppa italiana contro la Lazio, anche se in campionato arriva solo un secondo posto; nell’anno successivo i risultati sono un po’ deludenti, o meglio, i rossoneri sono competitivi in tutte le competizioni ma questa volta non riescono a mettere in bacheca alcun trofeo e in Campionato arrivano di nuovo secondi.

Dopo le vicende di Calciopoli, nella stagione 2006/2007 il Milan parte con 8 punti di penalizzazione per colpa dei quali il Campionato diventa una lunga rincorsa. Meglio, invece, nelle competizioni europee, dove i rossoneri riescono a sollevare la loro settima Champions League e, in seguito la Supercoppa europea e la Coppa del Mondiale per club. La stagione 2007/2008 è un po’ deludente: i rossoneri finiscono quinti in Campionato e per la prima volta con Ancelotti come allenatore non riesconoi a qualificarsi per la Champions. Nella stagione successiva i risultati non vanno oltre il terzo posto e alla fine il tecnico emiliano decide di lasciare il suo Milan per affrontare nuove sfide.

I trofei vinti da Carlo Ancelotti da allenatore del Milan sono stati davvero tanti e importanti, ben 8 e, almeno finora, con nessun’altra squadra ha ottenuto risultati simili. Inoltre, con 420 partite trascorse sulla panchina rossonera, il tecnico emiliano è diventato il secondo per numero di presenze nel Milan, dopo il grande Nereo Rocco.

Carlo Ancelotti allenatore all’estero

Carlo Ancelotti è un allenatore che ha vinto moltissimo anche all’estero, al punto da figurare nella classifica dei tecnici italiani più vincenti in assoluto fuori dal nostro paese. Nel 2009 approda al Chelsea, dove vince praticamente tutti i trofei nazionali, ossia il Campionato, la Coppa d’Inghilterra e il Community Shield, diventando l’idolo dei tifosi, nonché il primo tecnico a conseguire il cosiddetto “double”, ossia il titolo della Premier League e quello della FA Cup insieme.

Nel 2011, dopo una stagione non all’altezza delle aspettative, Ancelotti viene esonerato dal club inglese; dopo sei mesi di stop, il tecnico approda poi al Paris Saint Germain e anche qui riesce a vincere uno scudetto, il terzo della storia del club. Nel 2013 Ancelotti diventa l’allenatore del Real Madrid e, inutile dirlo, anche qui fa faville: non vince il Campionato spagnolo, ma si aggiudica la Coppa di Spagna, la Champions League, la Supercoppa UEFA e la Coppa del mondo per Club, tutte nello stesso anno.

Nel 2015 la carriera di Carlo Ancelotti prosegue in Germania, dove siede sulla panchina del Bayern Monaco: qui vince un Campionato e due Supercoppe di Germania, diventando uno dei pochissimi allenatori a essere riusciti a vincere il titolo in ben quattro paesi diversi, nel suo caso in Italia, Inghilterra, Francia e, appunto, Germania. Dopo l’esonero dalla squadra tedesca, per un avvio di stagione poco brillante nel 2017, nell’estate 2018 Ancelotti diventa il nuovo allenatore del Napoli e torna così ad allenare in Italia. Il resto è storia recente: il tecnico emiliano è stato esonerato martedì sera dal club partenopeo e ora è di nuovo su piazza. Con una carriera così alle spalle e con tutti i trofei e i riconoscimenti ottenuti come allenatore, Ancelotti di certo non faticherà a trovare una nuova squadra da guidare verso la conquista di nuovi titoli.