Nella settima giornata di Serie A si giocheranno due big match che terranno tanti tifosi col fiato sospeso: stiamo parlando di Lazio – Juve e di Atalanta – Inter, due gare in cui si incrociano le quattro squadre impegnate in Champions League. Vediamo qual è la situazione dei quattro club alla vigilia di queste sfide e quali sono le probabili formazioni.

Probabili formazioni Lazio – Juventus

Lazio – Juventus si disputerà domenica 8 novembre alle ore 12:30 allo Stadio Olimpico di Roma. Andrea Pirlo dovrà fare i conti con i tanti infortuni che hanno colpito la rosa bianconera: la difesa è il reparto che versa in condizioni più critiche, anche se per questo match potrà contare sul rientro di Merih Demiral, assente in Champions per squalifica. Andranno poi valutate le condizioni di Giorgio Chiellini che ha avuto di recente dei problemi muscolari e, avendo giocato in Champions nei giorni scorsi, potrebbe aver bisogno di riposo per evitare complicazioni. Anche Bonucci non è al meglio per un problema alla caviglia, mentre si attende ancora di sapere se Matthijs De Ligt potrà rientrare già domenica almeno per la panchina. Non ci sarà Ramsey, che ha riportato una lesione di basso grado al muscolo retto femorale della coscia destra e dovrà stare fermo per almeno 10 giorni. È dunque molto probabile che Pirlo si affidi a Dejan Kulusevski, rimasto a riposo contro il Ferencvaros.

In casa Lazio, tiene ancora banco la questione tamponi, sui quali anche il Torino, sconfitto domenica scorsa dai biancocelesti, ha chiesto alla Procura Federale di fare chiarezza sulla vicenda. Intanto per la gara di domenica Simone Inzaghi, recupererà Luis Alberto, mentre rimane in certa la presenza di Lucas Leiva, Strakosha e soprattutto di Ciro Immobile ancora positivi al Covid e per i quali si attende l’esito del tampone effettuato oggi. In ogni caso è pronto Caicedo, decisivo nell’ultima settimana con le reti contro Torino e Zenit. Per il resto della formazione dovrebbero esserci ben pochi dubbi.

Ecco quali sono dunque le probabili formazioni di Lazio-Juve:

Lazio (3-5-2): Reina; Luiz Felipe, Hoedt, Acerbi; Marusic, Milinkovic-Savic, Parolo, Luis Alberto, Fares; Caicedo, Correa.

Juventus (4-4-2): Szczesny; Cudrado, Bonucci, Chiellini, Danilo; Kulusevski, Bentancur, Rabiot, McKennie; Morata, Ronaldo.

Statistiche Lazio – Juventus

  • L’ultimo pareggio tra Lazio e Juventus in Serie A risale al gennaio 2014 (1-1); da allora 10 successi bianconeri e due vittorie biancocelesti.
  • Nella striscia record dei nove Scudetti di fila, ovvero a partire dal 2011/12, la Lazio è la squadra contro cui la Juventus ha registrato più clean sheet in Serie A: 11 su 18 match.
  • Dopo una serie di ben 14 gare interne senza vittoria (3N, 11P) contro la Juventus in campionato, la Lazio ha ottenuto il successo in quella più recente; i biancocelesti non ottengono due vittorie casalinghe di fila contro i bianconeri in Serie A dal 2001.
  • La Lazio ha subito almeno 12 gol nelle prime sei partite stagionali di Serie A per la prima volta dal 1992/93 (14 in quel caso).
  • La Juventus ha segnato 14 gol in questo campionato. Nelle precedenti 12 stagioni di Serie A, soltanto due volte i bianconeri avevano realizzato almeno altrettante reti dopo sei gare: 18 nel 2017/18 e 15 nel 2012/13.
  • La Juventus ha registrato tre vittorie e tre pareggi nel campionato in corso; nella striscia con nove Scudetti di fila, ben sette volte è rimasta imbattuta nelle prime sette gare.
  • A partire dalla scorsa stagione, la Lazio è la squadra che ha guadagnato il maggior numero di punti da situazione di svantaggio nei cinque maggiori campionati europei: 32 (tre di questi proprio nella sfida più recente all’Olimpico contro la Juventus).
  • A partire dalla scorsa stagione, gli attaccanti laziali Felipe Caicedo e Ciro Immobile sono i due giocatori che in Serie A hanno segnato più gol (entrambi quattro) a partire dal minuto 90 in Serie A; a seguire, Cristiano Ronaldo a quota tre.
  • Cristiano Ronaldo ha segnato in ciascuna delle tre partite di questo campionato; nell’era dei tre punti a vittoria, solo un un giocatore della Juventus ha trovato il gol in tutte le sue prime quattro gare stagionali di Serie A: Paulo Dybala nel 2017/18.
  • Paulo Dybala della Juventus, ha realizzato sette gol contro la Lazio in Serie A: contro nessuna squadra ha fatto meglio. La Joya ha esordito nel massimo campionato proprio contro i biancocelesti, all’Olimpico, nel settembre 2012, con la maglia del Palermo.

Atalanta – Inter: le probabili formazioni

Domenica alle 15 andrà in scena un’altra partita molto attesa in questa settima giornata di Serie A, ovvero quella tra Atalanta e Inter. Entrambe le squadre nerazzurre arrivano all’appuntamento dopo due ko ottenuti in Champions League: l’Inter sconfitta a Madrid 3-2, mentre l’Atalanta è stata travolta al Gewiss Stadium dal Liverpool (0-5). Per quanto riguarda l’Inter è molto probabile che Antonio Conte debba fare ancora a meno di Romelu Lukaku che sta continuando a fare terapie e ad allenarsi a parte, ma c’è ancora qualche timida speranza di averlo almeno per la panchina. Il tecnico nerazzurro dovrà poi valutare l’eventuale inserimento di Eriksen e il recupero di Skriniar che potrebbe affiancare de Vrij e Bastoni nel reparto arretrato. A centrocampo ballottaggio GagliardiniBrozovic.

Per quanto riguarda l’Atalanta, Gasperini dovrà affrontare innanzitutto il dubbio sulle condizioni di Zapata. In alternativa, c’è Muriel pronto ad affiancare Ilicic e Gomez. In dubbio anche Romero e Hateboer, mentre sulle fasce potrebbero esserci Depaoli e Mojica.

Ecco dunque le probabili formazioni di Atalanta – Inter:

Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Depaoli, Freuler, Pasalic, Mojica; Gomez, Ilicic; Zapata.

Inter (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Vidal, Brozovic, Young; Barella; Sanchez, Lautaro.

Statistiche Atalanta – Inter

  • L’Atalanta ha vinto solo una delle ultime sette sfide di Serie A contro l’Inter (4-1 nel novembre 2018) ed è rimasta a secco di gol in ben quattro degli ultimi sei incontri di campionato contro i nerazzurri.
  • Dopo il 2-0 della scorsa stagione, l’Inter potrebbe vincere due gare di fila in casa dell’Atalanta in Serie A per la prima volta dal 2001, quando ottenne tre successi consecutivi sotto la gudia di tre differenti allenatori (Simoni, Tardelli e Cúper).
  • L’Atalanta ha perso l’ultimo derby lombardo giocato in Serie A (0-2 per l’Inter lo scorso agosto) e potrebbe registrare due sconfitte di fila contro squadre della sua stessa regione per la prima volta dal 2015 (contro Milan e Inter in quell’occasione).
  • L’Atalanta subisce gol da nove partite di fila in campionato e non registra una striscia più lunga di gare senza clean sheet dall’agosto 2015: 12 di fila, inclusa l’ultima proprio contro l’Inter.
  • L’Inter ha subito 15 gol in questo inizio di stagione tra tutte le competizioni; nelle prime nove dello scorso anno ne concesse sette.
  • I nerazzurri non subivano così tante reti nelle prime nove partite stagionali dal 2011/12 (18) e in generale hanno fatto peggio in sole altre due occasioni (20 nel 1930/31 e 16 nel 1932/33).
  • L’allenatore atalantino Gian Piero Gasperini ha allenato l’Inter per tre partite di Serie A (registrando 0.33 punti a partita, la sua peggior esperienza alla guida di un club). Con l’Atalanta viaggia a 1.84 punti a partita (158 panchine), la sua media migliore in Serie A.
  • Le prime 13 panchine di Antonio Conte in Serie A sono arrivate proprio con l’Atalanta: l’attuale tecnico dell’Inter è imbattuto da allenatore contro i bergamaschi nella competizione, grazie a sette successi e un pareggio.
  • Luis Muriel ha realizzato cinque gol contro l’Inter in Serie A con quattro maglie differenti (Lecce, Udinese, Sampdoria e Fiorentina): solo Alberto Gilardino (sei) e Roberto Baggio (cinque) hanno segnato con più squadre diverse contro i nerazzurri nel massimo campionato.
  • Nell’ultimo turno contro il Parma, Ivan Perisic ha ritrovato il gol in Serie A che mancava da 537 giorni. Il croato non ha però segnato o servito assist in sette precedenti contro l’Atalanta e solo contro il Napoli (otto) ha giocato più partite nella competizione senza prendere parte a nessuna rete.