Oggi, 26 novembre, festeggia 31 anni Manolo Gabbiadini. L’attuale attaccante della Sampdoria è cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, nella sua Bergamo, dove è nato nel 1991. Per celebrarlo al meglio, in occasione del suo compleanno, andiamo allora a ripercorrerne la carriera, dagli esordi ad oggi, passando per le principali tappe affrontate sul rettangolo verde.

I primi anni della carriera di Gabbiadini

Nato a Calcinate in provincia di Bergamo il 26 novembre del 1991, Gabbiadini inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili dell’Atalanta, da sempre fucina di talenti per il nostro movimento calcistico.

Gabbiadini con l’Atalanta farà anche il suo esordio nel calcio professionistico, debuttando il 14 marzo del 2010, all’età di 18 anni, nella partita di Serie A giocata dalla Dea contro il Parma. Al termine della stagione verrà girato in prestito al Cittadella per poi tornare a Bergamo un anno più tardi.

Nell’estate del 2012, poi, verrà acquistato in comproprietà dalla Juventus che lo girerà, a sua volta, in prestito gratuito al Bologna. Anche in Emilia-Romagna, il rapporto con il club non supererà la stagione, nella quale comunque collezionerà 31 presenze andando in gol sette volte.

La prima esperienza di Gabbiadini alla Sampdoria

A luglio 2013, la Juventus risolve con l’Atalanta in proprio favore la compartecipazione dell’acquisto di Gabbiadini, che viene poi girato con la formula della comproprietà alla Sampdoria. A Genova, sponda blucerchiata, Gabbiadini fa una buona stagione, caratterizzata da una certa continuità – saranno 35 le presenze totali tra campionato e coppa – e buone prestazioni, realizzando in tutto 10 gol.

Confermato anche per la stagione successiva, verrà acquistato a titolo definitivo dal Napoli nel corso del mercato di riparazione invernale, a gennaio del 2015.

Il passaggio di Gabbiadini al Napoli

Gabbiadini ha 23 anni quando approda all’ombra del Vesuvio, per affrontare quella che è la prima grande occasione della sua carriera per compiere il definitivo salto di qualità. Il compito non è affatto semplice, perché in attacco gli Azzurri hanno grande abbondanza e, soprattutto, una prima punta di caratura internazionale come Gonzalo Higuain. Nonostante questo, l’attaccante bergamasco riuscirà a ritagliarsi uno spazio proprio alle spalle del bomber argentino nel 4-2-3-1 disegnato dall’allora allenatore del Napoli, Rafa Benitez.

Con l’addio del tecnico spagnolo e l’approdo in panchina di Maurizio Sarri, le occasioni di Gabbiadini saranno sempre meno. Il passaggio al 4-3-3, infatti, gli consentirà di ritagliarsi uno spazio solo in assenza di Higuain. Ecco perché nel gennaio del 2017 verrà ceduto a titolo definitivo al Southampton per la cifra di 17 milioni di euro.

L’avventura al Southampton di Gabbiadini e il ritorno a Genova

In Premier League Gabbiadini giocherà una stagione e mezza, collezionando 60 presenze e realizzando 12 gol, prima di essere ceduto, ancora una volta a gennaio, nel 2019, alla Sampdoria, che lo riaccoglierà nella sua rosa pagando circa 12 milioni di euro.

Oggi la squadra blucerchiata sta vivendo un momento molto complicato, penultima in classifica e con il peggior attacco della Serie A. Le speranze di permanenza nella massima serie del club, quindi, passeranno in gran parte dalla vena realizzativa di Gabbiadini, desideroso di mettere tutto sé stesso per salvare la squadra che lo ha consacrato nel calcio dei grandi.