Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 17 Luglio 2022
Oggi, 18 luglio 2022, Giacinto Facchetti avrebbe compiuto 80 anni. L’icona nerazzurra, scomparsa il 4 settembre del 2006, è stato una dei pilastri della grande Inter di Helenio Herrera, oltre che della Nazionale italiana campione d’Europa nel 1968. In occasione dell’anniversario della sua nascita, andiamo quindi a celebrare al meglio Facchetti ripercorrendone la carriera e i principali successi sul rettangolo verde, dagli esordi fino al nuovo percorso da dirigente sportivo.
Gli inizi della carriera di Giacinto Facchetti da calciatore
Giacinto Facchetti nasce in provincia di Bergamo, a Treviglio, il 18 luglio del 1942. Inizia a giocare molto presto e all’età di 15 anni entra nel settore giovanile della Trevigliese. Anche se la sua intera carriera dirà altro, il primo ruolo in cui si cimenta è quello di attaccante. A mettere gli occhi su di lui è Helenio Herrera che già all’alba degli anni Sessanta decide di portarlo all’Inter. In nerazzurro Facchetti viene impiegato come terzino offensivo e desta ottime impressioni ogni volta che viene chiamato in causa. È solo un piccolo antipasto di ciò che diventerà per la storia del club.
Il passaggio di Facchetti all’Inter e le grandi vittorie
A partire dalla stagione 1961-1962 Facchetti è già un punto fermo dell’Inter guidata dal ‘Mago’, una macchina praticamente perfetta che dominerà in Italia e in Europa. Per 18 anni, fino alla fine della sua carriera nel calcio giocato, il campione nato a Treviglio vestirà i colori nerazzurri, diventando uno dei simboli di quello straordinario ciclo di successi. Quattro scudetti, una Coppa Italia, due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali: tutti trofei vinti con quella maglia numero 3, ritirata dalla società nerazzurra per essere consacrata alla storia del club.
Giacinto Facchetti e l’Inter si saluteranno nel 1978 per ritrovarsi anni dopo quando l’ex calciatore tornerà in società nella nuova veste di dirigente: vicepresidente dal 2001, con incarico presidenziale dal 2004, in seguito alle dimissioni di Moratti.
Facchetti campione d’Europa con la Nazionale italiana
Punto fermo anche della Nazionale italiana, salirà sul tetto del Vecchio Continente con i gradi di capitano, dopo la vittoria ai Campionati Europei giocati in casa del 1968. Due anni più tardi sfiorerà solamente l’accoppiata mondiale, sfumata per mano del grande Brasile di Pelè a Città del Messico, dopo la leggendaria semifinale vinta per 4-3 contro la Germania.
Facchetti ha vestito l’azzurro della Nazionale maggiore per 14 anni, collezionando un bottino di 94 presenze. Il 4 settembre del 2006, in seguito ad una lunga malattia, si è spento all’età di 64 anni, lasciando un vuoto difficile da colmare, non solo nel popolo interista, ma in tutti gli amanti del calcio in generale. Resta, però, il ricordo della sua leggenda, che si rinnova ogni anno, nel giorno in cui è nata una delle icone più fulgide del calcio italiano, un patrimonio da preservare che appartiene a tutti gli appassionati di questo sport.
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