Oggi, 28 gennaio 2021, Gigi Buffon festeggia i suoi 43 anni. Lo scorso novembre il portiere della Juventus aveva celebrato anche i 25 anni dall’esordio in Serie A con la maglia del Parma. Protagonista di numerosi ritorni, la parola “fine” in calce al suo percorso sportivo sembra ancora un pensiero lontano. In occasione del suo compleanno, andiamo allora a celebrare l’estremo difensore della Vecchia Signora, ripercorrendo tutte le tappe principali della sua carriera: dagli esordi ai successi in bianconero fino al tetto del mondo con la Nazionale italiana.

Dall’esordio a Parma al passaggio di Buffon alla Juve

Gianluigi Buffon nasce a Carrara il 28 gennaio del 1978 e, sin da molto piccolo, coltiva la passione per il pallone. Curiosamente, però, il suo primo ruolo non è quello di portiere: gioca, infatti, fuori dai pali fino a 13 anni quando segue quella che sarà la vocazione della sua intera carriera. Il talento di Buffon come portiere è talmente evidente che, appena quattro anni dopo il suo esordio in porta, debutterà anche in Serie A, nel 1995, con la maglia del Parma.

In Emilia arrivano anche i primi trofei nella carriera di Buffon. I gialloblù sono in quegli anni una squadra formidabile, capace di mettere in bacheca una Coppa Uefa (ad oggi è ancora l’ultimo club italiano ad aver sollevato questo trofeo), una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. L’avventura con i Ducali si conclude nell’estate del 2001 quando si concretizza il matrimonio tra Buffon e la Juventus, che per lui spende oltre 100 miliardi di lire. Diventa il più costoso tra gli acquisti della storia bianconera (verrà superato solo da Higuain acquistato nell’estate del 2016 per circa 90 milioni di euro, oltre 174 miliardi delle vecchie lire). Al netto delle difficoltà fisiologiche iniziali di ambientamento, Gigi porta a casa il suo primo scudetto già nella stagione d’esordio con la Vecchia Signora e diventerà presto simbolo e bandiera del club.

La prima volta di Buffon in Nazionale

Prima del passaggio di Buffon alla Juventus, l’estremo difensore carrarese aveva conquistato il posto anche in Nazionale. L’esordio, celeberrimo, in azzurro è datato 29 ottobre 1997. Gigi Buffon ha appena 19 anni e la partita nella quale deve difendere la porta italiana non è una gara come le altre: è infatti lo spareggio contro la Russia per staccare il pass valido per i Mondiali di Francia. Nel gelo di Mosca Buffon subentra all’infortunato Pagliuca. L’incontro finirà 1 a 1 e, dopo il momentaneo vantaggio firmato da Vieri, l’allora portiere del Parma subirà il suo primo gol in azzurro dal compagno di club oltre che di Nazionale Fabio Cannavaro, autore di una sfortunata autorete. Poco male perché con la vittoria per 1 a 0 nella gara di ritorno l’Italia si guadagnerà comunque i biglietti per la Francia.

Campione del mondo nel 2006

L’apice della carriera di Buffon in Nazionale è senza dubbio il Mondiale in Germania del 2006, durante il quale su sette partite viene battuto solo due volte: ai gironi, ancora da un autogol, questa volta di Zaccardo contro gli Stati Uniti e in finale da un rigore di Zidane. Proprio la parata plastica sul colpo di testa del capitano francese è una delle istantanee simbolo di quella campagna vincente, che si concluderà con i festeggiamenti nella magica notte di Berlino.

Quell’anno Gigi Buffon sfiorerà anche il Pallone d’Oro arrivando dietro solo a Fabio Cannavaro. Anche se l’addio alla maglia azzurra è stato piuttosto amaro (l’ultima partita ufficiale giocata è lo spareggio contro la Svezia costato il Mondiale 2018), il giocatore si può ‘consolare’ con un record assoluto: le 176 presenze di Buffon in Nazionale lo pongono al primo posto nella classifica di tutti i tempi nella storia dell’Italia. In ogni caso, con la sua storia come Azzurro, Buffon è certamente tra i migliori portieri della Nazionale Italiana.

Dalla Juve al PSG e ritorno

Dopo il Mondiale tedesco, Buffon entra definitivamente nel cuore dei tifosi bianconeri con la decisione di seguire la Juventus anche in Serie B, dopo la retrocessione a tavolino dovuta ai fatti di Calciopoli. Nel giro di un anno si riprenderà la Serie A e, con l’arrivo di Conte e la costruzione del nuovo stadio nel 2011, sarà protagonista di un nuovo ciclo vincente della Juventus.

Il 20 maggio del 2018 si consuma, tra la commozione di tutto lo Stadium, quello che sembra l’addio di Buffon in Juve – Verona, ultima giornata di campionato. In realtà, dopo un anno a Parigi dove mette in bacheca campionato e Supercoppa francese con il Paris Saint Germain, tornerà all’ombra della Mole, questa volta da secondo del polacco Wojciech Szczęsny.

Il 4 luglio 2020, in occasione del derby della scorsa stagione vinto 4 a 1 contro il Torino, ha anche battuto il record di presenze in Serie A che, prima di quella partita, apparteneva a Paolo Maldini, fermo a quota 647. Con la Juventus Buffon ha vinto 10 scudetti, 4 Coppe Italia e 6 Supercoppe. All’appello manca quella Champions League inseguita per tutta una carriera e solo sfiorata nelle tre finali perse contro il Milan nel 2003, contro il Barcellona nel 2015 e contro il Real Madrid nel 2017. Sollevare finalmente la “Coppa dalle grandi orecchie” potrebbe essere il modo miglior per Gigi Buffon di dire addio al calcio giocato e chiudere una carriera straordinaria, come meriterebbe un grande esponente della top 10 dei portieri italiani più forti di tutti i tempi.