Oggi 9 novembre festeggia il compleanno una delle bandiere della Juventus e icona del calcio italiano: Alex Del Piero. Pinturicchio, come lo aveva ribattezzato Gianni Agnelli, che paragonò le punizioni artistiche del fantasista bianconeri alle pennellate dell’artista perugino, è nato a Conegliano, in provincia di Treviso, nel 1974 e, dopo aver militato nel Padova, si è consacrato in bianconero fino a raggiungere il tetto del mondo con la Nazionale nel 2006. In occasione dei 46 anni di Del Piero, andiamo allora a ripercorrere le tappe principali della sua straordinaria carriera nel mondo del calcio.

Alessandro Del Piero, dal Padova alla Juventus

Alessandro Del Piero comincia a giocare a calcio nella squadra del suo Paese natale: il San Vendemiano. Ha appena 7 anni, ma già fa intravedere un potenziale considerevole, tanto che il sacerdote del paese, che ha anche il ruolo di presidente del club, ne parla con alcuni dirigenti del Padova. Inizialmente, desta perplessità il suo fisico minuto, ma alla fine la squadra veneta si decide e lo acquista.

Rimarrà a Padova dal 1988 al 1993, anno in cui si concretizzerà il passaggio di Del Piero alla Juve. Il matrimonio con la Vecchia Signora durerà 19 lunghi anni, fatti di successi, trofei, gioie, ma anche cocenti delusioni e momenti difficili come quello seguito al grave infortunio del 1998 a Udine.

Nei primi anni a Torino nasce anche il mito del gol alla Del Piero: una conclusione a giro dal vertice sinistro dell’area di rigore indirizzata sul palo lontano. Resterà il suo marchio di fabbrica per tutto l’arco della sua carriera.

Insieme alla consacrazione in campo arrivano anche i primi titoli ad arricchire il palmarès di Del Piero. Particolarmente vincente è il triennio che va dal 1995 al 1998, durante il quale arrivano tre tricolori, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, una Champions League, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Uefa. Questo straordinario triennio di Del Piero con la Juventus viene inaugurato, nel 1995, anche con la prima convocazione in Nazionale maggiore da parte del Ct Arrigo Sacchi.

Dall’esordio in Nazionale al tetto del mondo

È il 25 marzo del 1995 quando Del Piero, all’età di 20 anni, fa il suo esordio in Nazionale allo stadio Arechi di Salerno nella partita di qualificazione agli Europei del 1996 contro l’Estonia. È l’alba di un’avventura che durerà per tredici anni raggiungendo il suo apice a Berlino nel 2006 con il titolo di campione del mondo. Del Piero chiuderà la sua esperienza in azzurro con un bottino di 91 presenze e uno score di 27 gol che lo rendono, ad oggi, il quarto marcatore più prolifico di sempre nella storia della Nazionale italiana, a pari merito con Roberto Baggio.

Ai Mondiali in Germania, Del Piero, così come tutti i suoi compagni, arriva con il peso dello scandalo Calciopoli sulle spalle, che ha minato fortemente la credibilità di tutto il sistema calcio agli occhi di tifosi e appassionati. L’Italia, però, troverà sul campo il riscatto. Dopo una cavalcata inarrestabile, gli Azzurri in semifinale affrontano i padroni di casa della Germania: è una sfida tiratissima che si protrae fino agli ultimi minuti dei supplementari, quando prima Fabio Grosso e poi proprio Del Piero stendono i tedeschi con un uno-due micidiale. Contro la Francia all’Olympiastadion gli Azzurri completeranno l’opera sollevando la quarta coppa del mondo nella storia del calcio italiano.

Del Piero e l’addio alla Juve

Il 2006 è anche l’anno in cui Del Piero entra definitivamente nel cuore di ogni tifoso bianconero, accettando di seguire la Vecchia Signora anche in Serie B, dove è stata retrocessa a causa dei fatti di Calciopoli. Del Piero, da capitano, guiderà la Juventus dal ritorno in A fino al tricolore grazie alla conquista dello scudetto nel 2012.

In mezzo c’è spazio per una delle notti più belle nella carriera di Pinturicchio, quella della standing ovation del Bernabeu il 5 novembre del 2011, quando con due gol Del Piero stende il Real Madrid in Champions League e riceve il tributo del pubblico di casa. Quattro anni più tardi, invece, un altro omaggio, quello dei suoi tifosi stavolta, accompagnerà Del Piero nel suo addio alla Juve. È il 13 maggio del 2012: la Juve già campione d’Italia affronta l’Atalanta nell’ultima giornata di campionato. Del Piero è in campo per l’ultima esibizione di fronte al suo pubblico e segna il gol del 2 a 0 (la partita finirà 3 a 1 per i bianconeri) prima di lasciare il campo al minuto 57. Il numero 10 bianconero effettua un lungo giro di campo, con gli occhi lucidi, accompagnato dagli applausi dei suoi tifosi che sembrano non esaurirsi mai. È la fine di un ciclo straordinario, l’ultimo atto dell’epopea di Del Piero con la maglia della Juventus. Ad oggi i numeri di Pinturicchio appaiono ancora inarrivabili: primo per presenze (706) nella storia della società bianconera, è anche il miglior marcatore all time del club con ben 290 gol all’attivo.

Cosa fa Del Piero adesso

Del Piero ha lasciato il calcio giocato ormai da sei anni. Dopo la fine del matrimonio con la Juventus, ha giocato per due anni in Australia con la maglia del Sydney Fc realizzando 24 gol in 48 presenze, prima di trasferirsi in India e chiudere la carriera al Delhi Dynamos. Nel 2017 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. Dopo l’addio al calcio, Del Piero oggi spegne 46 candeline e non ci potrebbe essere occasione migliore per celebrare, ancora una volta, il campione che fa rima con Juventus.