Unico calciatore italiano a segnare in tre Mondiali diversi, il 23 giugno del 1998 Roberto Baggio realizzava il suo ultimo gol con la Nazionale ai campionati del mondo in Francia contro l’Austria. In occasione di quest’anniversario, ripercorriamo allora la carriera e i più bei gol di Roberto Baggio con la maglia azzurra, dall’esordio fino all’ultima apparizione tricolore.

Le statistiche e i gol di Roberto Baggio con la maglia della Nazionale

Roberto Baggio fa il suo esordio in Nazionale maggiore il 16 novembre 1988 all’età di 21 anni, otto mesi e 29 giorni. Il commissario tecnico che lo fa debuttare in azzurro è Azeglio Vicini, l’avversario l’Olanda, per una partita amichevole che l’Italia vincerà 1 a 0 grazie al gol di Gianluca Vialli.

Per vedere Roberto Baggio in gol per la prima volta in azzurro, invece, bisogna aspettare l’amichevole del 22 aprile 1989 allo stadio Bentegodi di Verona contro l’Uruguay. Il Divin Codino porta in vantaggio al 65’ l’Italia poi raggiunta da Carlos Aguilera a pochi minuti dalla fine del match per il definitivo 1 a 1.

Baggio ha indossato l’azzurro della Nazionale per 56 volte, condendo la sua carriera tricolore con 27 gol e la partecipazione a tre Mondiali diversi (1990, 1994 e 1998). È andato in gol in tutte e tre le edizioni, diventando l’unico calciatore italiano a compiere questa impresa. Con nove gol all’attivo, è tra i marcatori azzurri che hanno segnato di più ai campionati del mondo, insieme a Paolo Rossi e Christian Vieri.

Le notti magiche di Roberto Baggio: i gol a Italia ’90

Vicini, il commissario tecnico che l’ha fatto esordire in Nazionale, decide di convocare Baggio anche per il Mondiale di casa del 1990. Il campione veneto, che per l’occasione veste la maglia numero 15, non parte titolare. Guarda dalla panchina le prime due partite del girone eliminatorio contro Austria e Stati Uniti (vinte entrambe per 1 a 0), ma ha la sua chance contro l’allora Cecoslovacchia. In campo dal primo minuto, chiude la partita a poco più di dieci minuti dalla fine realizzando il gol del 2 a 0. Si tratta della prima rete ufficiale di Baggio in Nazionale ed è un vero capolavoro: il Divin Codino duetta con Giannini a metà campo, salta di netto un avversario e punta a tutta velocità l’area cecoslovacca; il tempo di ubriacare in dribbling i due centrali che il portiere è spiazzato e la palla finisce in rete. Quello di Baggio è considerato il gol più bello di quell’edizione dei Mondiali e si trova al settimo posto nella classifica dei più bei gol nella storia dei campionati del mondo.

Grazie alla grande prova contro la Cecoslovacchia, Baggio si guadagna il posto da titolare sia agli ottavi che ai quarti, rispettivamente contro Uruguay e Irlanda, accanto a Schillaci. Nella sfortunata semifinale persa ai rigori contro l’Argentina, invece, entrerà solo al 75’. Si rifarà nella finalina per il terzo posto disputata al San Nicola di Bari contro l’Inghilterra siglando il gol del vantaggio. La gara finirà 2 a 1 per l’Italia grazie alla rete decisiva su rigore di Schillaci.

Roberto Baggio e il rigore sbagliato ai mondiali statunitensi

Nella carriera di Roberto Baggio, c’è un altro Mondiale che spicca e che è rimasto nella memoria dei tifosi italiani e dei fan del Divin Codino per diversi motivi. Nel 1991 si chiude l’esperienza sulla panchina azzurra di Vicini, che paga la mancata qualificazione agli Europei del ‘92 e comincia quella di Arrigo Sacchi. Il denominatore comune dei due commissari tecnici rimane proprio Baggio che, con cinque gol, risulta il miglior marcatore azzurro nella fase di qualificazione alla Coppa del Mondo 1994.

Complici i diversi acciacchi patiti durante tutta la stagione, Baggio offre prestazioni molto al di sotto delle aspettative nelle prime partite dei mondiali statunitensi. L’Italia si qualifica a fatica agli ottavi, ma è da lì che comincia il vero Mondiale del Divin Codino. Il 5 luglio del 1994 segna al Foxboro Stadium la doppietta che ribalta i campioni d’Africa della Nigeria. Ai quarti firma il gol del 2 a 1 che manda a casa la Spagna e in semifinale, con un’altra doppietta, interrompe il sogno della temibilissima Bulgaria di Stoichkov. L’unica brutta notizia è che Baggio in quella semifinale si infortuna: giocherà lo stesso la finale col Brasile, senza però riuscire a incidere allo stesso modo. E dopo aver trascinato l’Italia fino all’ultimo atto del Mondiale, sbaglierà il rigore decisivo che consegnerà la coppa alla nazionale verdeoro.

Dall’ultimo gol con la maglia azzurra all’addio di Baggio alla Nazionale

La carriera di Baggio non si conclude però con quel calcio di rigore sbagliato. Tuttavia, quattro anni dopo la delusione di Pasadena, i rigori saranno ancora fatali agli Azzurri ai quarti di finale dei Mondiali di Francia del 1998, contro i padroni di casa. Sono i campionati che verranno ricordati per il dualismo Baggio-Del Piero, ma anche per gli ultimi gol del Divin Codino in maglia azzurra.

Baggio segna su rigore il gol del definitivo 2 a 2 contro il Cile all’esordio e firma contro l’Austria la vittoria che vale il passaggio del turno. Questo per Roberto Baggio è l’ultimo gol con la Nazionale, perché contro la Francia ai quarti sfiorerà soltanto il “golden gol” che avrebbe portato l’Italia in semifinale.

Dopo Francia ’98, il rapporto tra Baggio e la Nazionale subirà un drastico ridimensionamento. Il talento azzurro non verrà convocato né per gli Europei del 2000, né per i Mondiali del 2002 in Corea e Giappone. Il 28 aprile del 2004, però, il CT Trapattoni gli regalerà un’ultima apparizione in Nazionale, nell’amichevole di Genova contro la Spagna. Baggio verrà sostituito a cinque minuti dalla fine ricevendo la standing ovation del Ferraris e, idealmente, di tutto il mondo del calcio: il giusto tributo per un campione senza tempo. L’addio al calcio di Baggio e, in particolare, il suo addio alla Nazionale, è stato davvero difficile da accettare per i tifosi: un talento come quello del Divin Codino resterà per sempre nella storia degli Azzurri e del calcio italiano.