Oggi, 24 gennaio, è il giorno del 34° compleanno dell’attaccante uruguaiano Luis Suarez. Il campione nato a Salto nel 1987, dopo l’esordio in patria, si è trasferito in Europa facendo le fortune di diversi club, dall’Ajax al Barcellona passando per il Liverpool. Oggi veste la maglia dell’Atletico Madrid del “Cholo” Simeone. Di anni ne sono passati dal debutto su un campo da calcio, ma la voglia di segnare è la stessa di sempre. In occasione del suo compleanno, andiamo allora a ripercorrerne carriera e successi dagli albori al periodo d’oro di Luis Suarez al Barcellona fino alla nuova avventura con i Colchoneros.

Luis Suarez: dall’esordio in Uruguay al passaggio in Europa

Luis Suarez fa il suo esordio nel calcio sudamericano nelle giovanili del Nacional, club di Montevideo, capitale dell’Uruguay, per poi debuttare anche in prima squadra nel 2005, in una partita di Coppa Libertadores. Al termine della stagione 2005-2006 si laurea campione d’Uruguay e l’eco delle sue prestazioni risuona fino in Europa. I più rapidi a capire che a Salto è nato uno dei più promettenti attaccanti del panorama internazionale sono gli osservatori del Groningen, squadra del campionato olandese che si assicura il cartellino di Suarez per la cifra di circa 800 mila euro. La crescita del “Pistolero” – soprannome che gli viene attribuito per la particolare esultanza dopo i gol – prosegue senza sosta e dopo la stagione d’esordio in Eredivise, viene acquistato dall’Ajax, il club più blasonato dei Paesi Bassi nonché storica fucina di grandi campioni.

La consacrazione con l’Ajax e il trasferimento a Liverpool

Con la maglia dell’Ajax Suarez aggiungerà alla sua bacheca una Coppa d’Olanda, nel corso delle tre stagioni e mezzo ad Amsterdam. La quarta non viene completata dall’attaccante uruguaiano perché nel mercato di riparazione del gennaio 2011, al termine di una lunga e complessa trattativa, si concretizza il suo passaggio al Liverpool. Con la maglia dei Reds conquista una Coppa di Lega inglese nel 2012 e si laurea capocannoniere della Premier League nella stagione 2013-2014 con un bottino di 31 reti che gli valgono anche la Scarpa d’oro. Chiuderà la sua esperienza proprio nel 2014 dopo tre anni, con uno score impressionante di 82 reti in 133 presenze tra campionato e coppe.

La vittoria della Coppa America nel 2011

Suarez è diventato negli anni uno dei simboli della propria Nazionale, con la quale nel 2011 vince la Coppa America venendo eletto miglior giocatore del torneo. Il debutto con la Celeste è datato 7 febbraio 2007, quando disputa 84 minuti nell’amichevole contro la Colombia, prima di essere espulso per doppia ammonizione. Proprio con l’Uruguay mostra alcuni limiti caratteriali nella gestione della rabbia, lasciandosi andare a gesti molto discutibili. Celeberrimo, in questo senso, è il morso dato a Giorgio Chiellini nella sfida della fase a gironi contro l’Italia al Mondiale del 2014 in Brasile. In ogni caso, anche con la Celeste i numeri parlano chiarissimo: Luis Suarez, ad oggi, nel corso della sua carriera ha infatti già realizzato 62 gol nelle 113 occasioni in cui ha indossato la maglia della propria Nazionale.

Luis Suarez e gli anni d’oro al Barcellona

Dopo i tre anni inglesi, Suarez vola in Spagna per diventare uno dei giocatori del Barcellona. La società blaugrana, infatti, si assicura le sue prestazioni l’11 luglio del 2014 per la cifra di 75 milioni di sterline. È l’alba del periodo d’oro della carriera di Suarez, sia a livello individuale che di successi di squadra. L’attaccante firma un contratto di quattro anni e sceglie la maglia numero 9. Insieme al brasiliano Neymar e all’argentino Messi formerà il tridente offensivo più prolifico della storia del Barcellona. In Spagna Suarez fa anche il bis della Scarpa d’Oro nella stagione 2015-2016, quando realizza ben 40 reti in Liga. A livello di squadra, invece, arriveranno quattro campionati, altrettante Coppe di Spagna, due Supercoppe, una Champions, una Supercoppa Uefa e un Mondiale per club.

La nuova avventura di Suarez all’Atletico Madrid

Per Luis Suarez i gol continuano a non essere un problema nemmeno a Madrid sponda Atletico, dove è approdato lo scorso settembre dopo sei anni a Barcellona. Suarez era stato accostato anche alla Juventus e ha fatto molto discutere nel nostro Paese la vicenda relativa all’esame “farsa” di italiano sostenuto dall’attaccante uruguaiano all’Università per Stranieri di Perugia. Il calciatore sta provando a lasciarsi questa vicenda alle spalle, concentrandosi come sempre sul campo e continuando a fare gol: attualmente è in testa alla classifica marcatori della Liga con 11 reti. All’Atletico Madrid Luis Suarez ha trovato in panchina Simeone, una personalità sanguigna come lui e totalmente dedicata alla propria passione. Per il momento il matrimonio funziona: solo il tempo e il campo diranno se effettivamente il Pistolero non ha ancora perso i suoi colpi.