Il calcio sudamericano è stato da sempre una fucina di grandi talenti, dal quale anche la nostra Serie A ha spesso attinto per arricchire la qualità del campionato. Negli anni sono stati soprattutto il Brasile e l’Argentina a far registrare il più alto tasso di campioni in erba di questo sport, regalando al calcio alcuni dei più grandi fuoriclasse della storia del pallone. Andiamo allora a scoprire i più grandi giocatori del passato provenienti dal calcio sudamericano.

Calcio sudamericano: l’alba del “Dios” Diego Armando Maradona

Dal “Pibe de oro” alla “Mano de Dios”, sono diversi gli epiteti utilizzati per descrivere e raccontare uno dei più grandi talenti nella storia del calcio: Diego Armando Maradona. Cresciuto nell’Argentinos Juniors e forgiato a Buenos Aires nel tempio de La Bombonera dal Boca, è infine sbocciato in Europa, a Barcellona prima, ma soprattutto a Napoli poi. Dall’America del calcio fino all’ombra del Vesuvio, è proprio in Italia che Diego vive probabilmente i suoi anni migliori. Trascina squadra e città alla conquista dei due scudetti vinti dal Napoli e apre una stagione di vittorie unica e indimenticabile nella storia della società partenopea.

Talenti argentini: Lionel Messi, da Rosario a Barcellona

Cinque palloni d’oro, sei volte miglior marcatore della Champions, sei volte Scarpa d’ora e tanto altro ancora. Per elencare tutti i suoi record e trofei non basterebbe una sola biografia. Si tratta di un altro dei più grandi talenti argentini sfornati dai campionati sudamericani, che ancora fa le fortune del Barcellona: Lionel Messi. Proprio il club catalano è il primo a credere nel calciatore argentino nato a Rosario nel 1987. Si assicura le sue prestazioni già nel 2000, offrendosi di pagare le cure per una patologia legata ad un difetto della crescita del calciatore. Da parte del Barcellona si rivelerà una decisione lungimirante, ripagata sul campo con gli interessi dalla “Pulce” argentina.

Calciatori sudamericani: il “Re Leone” Gabriel Omar Batistuta

Tra i calciatori sudamericani che più hanno lasciato il segno nel campionato di Serie A, soprattutto tra i tifosi della Fiorentina e della Roma, c’è senza dubbio Gabriel Omar Batistuta. In Viola l’attaccante argentino, soprannominato “Batigol” e “Il Re Leone”, ha collezionato 331 presenze realizzando ben 203 gol dal 1991 al 2000. Decisamente meno longeva l’esperienza a Roma: solo tre anni, dal 2000 al 2003, ma sufficienti a cucirsi lo scudetto sul petto nel 2001.

Il “Fenomeno” del campionato sudamericano: Ronaldo

Altro pezzo pregiato uscito dal campionato sudamericano è Ronaldo Luis Nazario de Lima. Cresciuto nelle giovanili del Cruzeiro, dopo aver vestito le maglie di Psv e Barcellona, approda a Milano sponda Inter nell’estate del 1997. Il suo impatto sulla Serie A è così devastante da valergli il soprannome di “Fenomeno”, oltre che il Pallone d’oro in quello stesso anno. Ne arriverà un altro nel 2002, dopo essersi laureato campione del mondo con il suo Brasile in Corea.

Talenti sudamericani: Ricardo Kakà

Altro talento brasiliano, pure lui campione del mondo nel 2002 e Pallone d’oro nel 2007, è Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio noto come Kakà. A differenza di Ronaldo, però, approda sulla sponda rossonera del Naviglio. Il Milan, su segnalazione di Leonardo, si assicura nell’estate del 2003 uno dei più promettenti giovani talenti del calcio sudamericano, cresciuto nella fucina del San Paolo. Kakà ha progressione, tecnica e tiro; è un calciatore completo che farà le fortune dei Rossoneri. In un matrimonio lungo sei anni, il Milan e il brasiliano, insieme, vinceranno uno scudetto, una Supercoppa Italia, una Champions League, 2 Supercoppe Uefa e una Coppa del mondo per club. Quanto basta, insomma, per considerare anche quello tra Kakà e il Milan uno dei tanti esempi di connubio vincente tra talenti sudamericani e calcio italiano.