Bandiere senza tempo, gladiatori, principi e imperatori: la storia dei più grandi giocatori della Roma ha sempre avuto un che di mitologico. E non potrebbe essere altrimenti in una città che nel mito affonda le sue radici. Di riflesso, i calciatori che hanno impresso il loro marchio nella memoria collettiva della tifoseria sono anche quelli che hanno saputo rappresentare al meglio le diverse anime della piazza. Dall’aristocratico Giannini all’eterno Francesco Totti, una delle ultime bandiere del nostro calcio, andiamo allora a scoprire i più grandi giocatori nella storia della Roma.

I calciatori con più presenze nella storia giallorossa

Dopo vent’anni di carriera con lo stesso club e 785 presenze in giallorosso, Francesco Totti ha legato per sempre il suo nome alla Roma. Parlare del calciatore e della squadra come di due entità separate sarebbe perciò ridondante. Appartiene a lui il record di presenze, perché più di tutti ha indossato quella maglia che è diventata una seconda pelle.

Al secondo posto nella classifica all time c’è l’anima più popolare e passionale, quella più vicina allo spirito gladiatorio: Daniele De Rossi. Con le sue 616 presenze ha salutato la Roma al termine della scorsa stagione, portando con sé, nella nuova avventura in Argentina al Boca, un pezzo grande di storia giallorossa. Il podio è completato, infine, dalla classe nobile del “Principe” Giannini, uno dei centrocampisti della Roma più forti nella storia del club. Per 15 anni in giallorosso, ha collezionato 437 presenze.

I più grandi successi dei protagonisti della rosa giallorossa

Totti da una parte e Giannini dall’altra sono i simboli di due squadre entrate con la stessa forza nel cuore della tifoseria romanista. Pur essendo gli uomini copertina, però, non sono stati i soli protagonisti dei successi giallorossi. Ad esempio, prima che sbocciasse definitivamente il talento del “Principe”, la Roma campione d’Italia del 1983 era guidata da capitan Agostino Di Bartolomei (312 presenze in giallorosso), trascinata dalla qualità e dai polmoni del campione del mondo Bruno Conti (403 presenze con la Roma) ed esaltata dai gol di Roberto Pruzzo (138 reti in 315 partite).

Senza dimenticare, poi, il talento a centrocampo di Paulo Roberto Falcão. Di primissima qualità era pure la rosa della Roma di Totti, che si è cucita il tricolore sul petto nel 2001. Per rispondere alla vittoria dei cugini della Lazio nella stagione precedente, il presidente Franco Sensi portò nella Capitale grandissimi campioni per fare della Roma una squadra subito competitiva per il primo posto. In estate, infatti, arrivarono Emerson a centrocampo, i difensori Samuel e Zebina e, soprattutto, Batistuta in attacco che, insieme a capitan Totti, avrebbe trascinato la squadra sino alla vittoria del terzo scudetto nella storia giallorossa.

I più grandi attaccanti della Roma

Fantasista, falso nove, rifinitore. Qualunque etichetta si voglia attribuire a Totti, i numeri dicono inequivocabilmente che è, ad oggi, il più prolifico tra i giocatori della Roma. Con i suoi 307 gol in giallorosso ha quasi triplicato i risultati di uno degli attaccanti più forti della storia del club: stiamo parlando del già citato Roberto Pruzzo, che occupa il secondo posto a quota 138 reti. Sul terzo gradino del podio c’è Vincenzo Montella con 101 gol. L’Aeroplanino è stato uno dei protagonisti della Roma di Fabio Capello, campione d’Italia nel 2001. Nel frattempo, mentre questi tre seppur formidabili marcatori non avranno più l’opportunità di aggiornare il loro score, c’è un attaccante bosniaco che ha messo nel mirino la storia a tinte giallorosse. Con un bottino di quasi 100 gol in 200 presenze, Edin Dzeko procede a testa alta e senza paura al cospetto del mito.