Emerson Palmieri Dos Santos compie oggi, 3 di agosto, 27 anni. Il terzino sinistro brasiliano naturalizzato italiano si è da poco laureato campione d’Europa con la Nazionale azzurra dopo aver conquistato la Champions League con il Chelsea. Sono tante le voci di mercato attorno al giocatore che potrebbe anche tornare nel Belpaese dopo tre anni di esperienza a Londra sponda Blues. Nel frattempo, in attesa che il suo futuro sia più chiaro e in occasione del suo 27° compleanno, ripercorriamo la sua carriera e i principali successi: dall’esordio in Brasile fino alla conquista dell’Europeo.

Emerson Palmieri in Italia: dal Santos al Palermo

Emerson nasce a Santos, nello stato di San Paolo, il 3 agosto del 1994, ma ha origini italiane da parte materna, precisamente da Rossano in provincia di Cosenza. L’esordio di Emerson da calciatore, al tavolo dei grandi, avviene proprio nella squadra della sua città natale, quando non ha nemmeno 17 anni. Debutta, infatti, il 17 aprile del 2011 nella partita di campionato che vede il Santos imporsi per 3 a 0 sul Paulista.

Con il club brasiliano militerà per tre stagioni collezionando un totale di 18 presenze condite anche da un gol. Nell’estate del 2014 il Palermo si assicurerà le sue prestazioni con la formula del prestito con diritto di riscatto. A 20 anni farà il suo esordio in Serie A subentrando a dieci minuti dalla fine del 3 a 3 rimediato dal Palermo al San Paolo contro il Napoli. L’esperienza in Sicilia sponda rosanero durerà lo spazio di una stagione nella quale collezionerà nove presenze.

Il passaggio di Emerson Palmieri alla Roma

L’esperienza successiva di Emerson alla Roma è sicuramente più corposa. Dura ben tre anni, nei quali l’italo-brasiliano accumula 47 presenze tra campionato e coppe. Con i giallorossi realizza anche il primo gol in carriera in Serie A il 14 maggio del 2016. In panchina c’è Luciano Spalletti e l’avversario è il Milan battuto a domicilio per 3 a 1: Emerson sigla il gol che fa calare il sipario sul match di San Siro.

A un anno esatto dal suo primo gol nel massimo campionato italiano, il terzino è costretto a fermarsi a causa di un infortunio al legamento crociato anteriore. Rientrerà sei mesi più tardi, a dicembre del 2017, nella partita di campionato vinta dalla Roma per 3 a 1 sulla Spal. Ma, nella finestra di mercato di gennaio, la sua esperienza capitolina si concluderà, complice anche la presenza nel suo ruolo di Kolarov. Il calciatore italo-brasiliano volerà a Londra per giocare in Premier League, accasandosi al Chelsea che lo acquisterà a titolo definitivo per una cifra intorno ai 20 milioni di euro più 9 di bonus.

Emerson al Chelsea e la vittoria della Champions League

A Londra arrivano i primi titoli in carriera di Emerson Palmieri. Il primo trofeo ad arricchire la sua bacheca è la FA Cup, conquistata superando in finale il Manchester United. Nella seconda stagione, con Maurizio Sarri in panchina, diventa l’uomo delle Coppe: Marcos Alonso infatti è il titolare in campionato, mentre lui in Europa League. A fine stagione solleverà anche il primo titolo internazionale superando l’Arsenal nella finale tutta inglese di Europa League del 2019.

Pur trovando meno spazio nella formazione titolare, in particolare dopo l’arrivo in panchina dell’allenatore tedesco Tuchel, Emerson è riuscito comunque a mettere la sua firma nella cavalcata che ha portato i Blues a conquistare la Champions League lo scorso maggio nella finale tutta inglese contro il Manchester City. Emerson, infatti, è andato in gol per la prima volta in carriera in questo torneo, nella partita degli ottavi di ritorno contro l’Atletico Madrid siglando la rete del definitivo 2 a 0.

Emerson Palmieri nella Nazionale italiana campione d’Europa

Le origini italiane hanno consentito ad Emerson Palmieri di essere naturalizzato e, di conseguenza, di poter essere convocato con la Nazionale azzurra. A chiamarlo per la prima volta è nell’aprile del 2017 l’allora Ct Gian Piero Ventura. E dopo l’amarezza per la mancata qualificazione ai Mondiali in Russia del 2018, Emerson Palmieri, così come tutta la Nazionale italiana, si è rifatto con gli interessi conquistando il campionato europeo 2020. Il terzino, a causa dell’infortunio occorso a Spinazzola nella gara dei quarti di finale contro il Belgio, ha giocato da titolare sia la semifinale contro la Spagna sia la finalissima di Wembley vinta ai calci di rigore contro l’Inghilterra. Ora il terzino italo-brasiliano campione d’Europa, sia con il club sia con la Nazionale, guarda con fiducia al futuro, in attesa di capire quali pieghe prenderà una carriera ancora tutta da vivere.