Oggi, 17 ottobre, festeggia i suoi 45 anni André Villas-Boas. L’allenatore portoghese nato a Porto nel 1977, è stato il delfino di Josè Mourinho, sotto la cui ala si è formato ed è cresciuto come professionista. Ad oggi, Villas-Boas detiene ancora il record di allenatore più giovane ad aver vinto una competizione europea per club. In occasione del suo 45° compleanno, andiamo a celebrarlo quindi ripercorrendone la carriera e i principali successi ottenuti in panchina.

L’alba della carriera di Villas-Boas da allenatore

A differenza di altri allenatori, Villas-Boas non si cimenta mai nella carriera da calciatore professionista. Fin da subito, infatti, la sua attitudine lo porta a studiare il gioco e a coltivare altre passioni, come la statistica, da applicare al calcio. Queste sue qualità vengono notate, in particolare, dal tecnico inglese Bobby Robson, che decide di inserire Villas-Boas nel suo staff. La collaborazione tra i due si sviluppa a Barcellona, dove Villas-Boas conosce quello che diventerà il suo mentore: Josè Mourinho.

Il primo incarico da allenatore arriva all’alba del nuovo secolo, quando le Isole Vergini offrono al giovane talento portoghese, che ha appena 23 anni, la propria panchina per il ruolo di commissario tecnico.

Successivamente, dopo aver allenato l’Under 23 del Porto per una stagione, lavorerà come collaboratore tecnico di Mourinho per ben sette anni: tre dei quali proprio al Porto, tre al Chelsea e per una stagione all’Inter. Con l’esperienza di Villas-Boas all’Inter si chiuderà la collaborazione con Mourinho e il giovane allenatore portoghese comincerà a camminare con le proprie gambe, sulle orme del suo maestro.

I successi del Porto di Villas-Boas

Dopo un anno all’Académica, Villas Boas torna in Primeira Liga al Porto, questa volta come primo allenatore. In una sola stagione, conquisterà ben quattro titoli: il campionato portoghese, la Coppa nazionale, la Supercoppa di Portogallo e un’Europa League – diventando, all’età di 33 anni e 213 giorni, il più giovane allenatore a vincere una competizione europea per club. L’exploit dell’allenatore rende inevitabili gli accostamenti e i paragoni con Mourinho che proprio a Porto aveva gettato le basi per costruire la sua leggenda.

Nell’estate del 2011 arriva l’offerta del Chelsea che, probabilmente, vede in lui l’erede dello Special one e la possibilità di riaprire un ciclo vincente.

La sfortunata parentesi di Villas-Boas in Premier League e i successi in Russia

L’esperienza inglese di Villas-Boas, tuttavia, non raggiungerà mai i livelli toccati da Mourinho e si rivelerà, al contrario, piuttosto sfortunata. I Blues, infatti, lo esonereranno il 4 marzo del 2012, in seguito alla sconfitta esterna con il West Bromwich Albion. A luglio, Villas-Boas passerà al Tottenham, senza tuttavia riuscire a brillare particolarmente. Dopo un quinto posto in Premier League e i quarti di finale di Europa League, club e allenatore risolveranno consensualmente il contratto nel dicembre del 2013.

Per tornare a conquistare trofei, Villas-Boas dovrà aspettare di volare in Russia sulla panchina dello Zenit San Pietroburgo, con cui vincerà il campionato e la Supercoppa russa nel 2015 e una Coppa di Russia nel 2016.

Ad oggi, questi restano gli ultimi trofei vinti in carriera da Villas-Boas che, terminata la campagna di Russia, allenerà ancora lo Shanghai per un anno, dal 2016 al 2017 e il Marsiglia dal 2019 al 2021. L’allenatore, attualmente, è senza panchina, ma a 45 anni c’è ancora tutto il tempo per risalire in sella e togliersi diverse soddisfazioni: questo è l’augurio migliore nel giorno del suo compleanno.