Oggi, 6 marzo, festeggia i suoi 50 anni l’ex campione NBA Shaquille O’Neal. Nato a Newark nel 1972, ha fatto le fortune di diverse squadre NBA oltre che della Nazionale americana, illuminando il parquet in particolare a Los Angeles, sponda Lakers, negli anni in cui con Kobe Bryant ha formato una delle coppie più forti della pallacanestro a stelle e strisce e non solo. In occasione del suo compleanno, andiamo allora a celebrarlo al meglio, ripercorrendone carriera e principali successi.

Gli esordi di Shaquille O’Neal nel basket

Il giovane Shaquille comincia a muovere i primi passi nella pallacanestro agonistica ai tempi dell’high school quando milita nella squadra della Robert G.Cole a San Antonio, in Texas. Il suo talento è palese fin da subito, così come il suo strapotere fisico rispetto a compagni e avversari. Frequenta il collage alla Louisiana State University intraprendendo un percorso di studi in business. Il basket resta la sua ambizione principale e i risultati sul parquet alimentano il suo sogno. A conferma di ciò, nel 1991 verrà eletto miglior giocatore della NCAA, il campionato universitario americano di pallacanestro.

Il debutto di Shaquille O’Neal in NBA

Nel 1992, diventa eleggibile per il Draft NBA e viene scelto come prima chiamata. Così, in quello stesso anno, viene formalizzato il rapporto tra Shaquille O’Neal e gli Orlando Magic, che diventano la prima squadra NBA nella carriera del talento di Newark. Alla fine della stagione d’esordio sarà eletto rookie dell’anno, riconoscimento assegnato al miglior esordiente nel massimo campionato di basket statunitense. A Orlando O’Neal trascorre complessivamente quattro anni, al termine dei quali si metterà al collo l’oro olimpico conquistato ai Giochi di Atlanta del 1996, due anni dopo aver vinto i Mondiali.

Shaquille O’Neal e Kobe Bryant: l’epopea dei Lakers

Il 1996 segna anche l’inizio del matrimonio tra Shaquille O’Neal e i Lakers, che sarà il rapporto più longevo nella carriera del cestista. A Los Angeles, infatti, giocherà per ben otto anni conquistando tre anelli NBA consecutivi nel 2000, 2001 e 2002, mentre a livello individuale sarà eletto MVP della stagione regolare 1999-2000 ed MVP delle Finals nel 2000, 2001 e 2002. I Gialloviola sono una squadra formidabile, trascinata sul parquet, oltre che da O’Neal, anche dal talento della giovane guardia Kobe Bryant e in panchina, a partire dal 1999, da coach Phil Jackson, già vincitore di sei anelli con i leggendari Chicago Bulls di Michael Jordan. I tre successi NBA consecutivi all’alba del nuovo secolo saranno l’inevitabile risultato della chimica instauratasi tra queste tre icone dei Lakers e del basket statunitense in generale.

Il passaggio di Shaquille O’Neal ai Miami Heat

Nel 2004 O’Neal si separa dai Lakers per accasarsi in Florida e vestire la maglia dei Miami Heat. Ci resterà per quasi quattro anni, fino al 2008, aggiungendo un altro anello alla sua già ricca collezione, sollevato nel 2006 grazie al successo per 4 a 2 alle Finals contro i Dallas Mavericks. Nel febbraio del 2008, Shaq concluderà anticipatamente la sua esperienza con gli Heat per volare a Phoenix per iniziare un nuovo percorso con i Suns. A novembre di quello stesso anno entrerà nella top 10 dei migliori realizzatori nella storia della NBA.

La nuova avventura di Shaquille O’Neal ai Cleveland Cavaliers

Anno nuovo squadra nuova: nell’estate del 2009 O’Neal vola a Cleveland per giocare con i Cavaliers, tornando a indossare quel numero 33 portato ai tempi dell’università in Louisiana. La corsa verso il quinto titolo personale si fermerà in semifinale di Conference contro i Boston Celtics.

Shaquille O’Neal e i Boston Celtics: l’ultima stagione in NBA

Proprio i Celtics, nell’agosto del 2010 saranno l’ultima destinazione di Shaq che al termine della stagione dirà addio al basket giocato, annunciandolo via Twitter a giugno del 2011. Dopo la pallacanestro, O’Neal ha portato davanti diverse attività, oltre che nel basket (nel 2013 acquista una quota azionaria di minoranza dei Sacramento Kings), anche nel mondo dello spettacolo e della televisione, affermandosi come uno dei personaggi sportivi più apprezzati del panorama statunitense e non solo. Oggi il gigante di Newark compie 50 anni e sembra avere tutta l’intenzione di rimanere al centro della scena.