Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 26 Giugno 2022
Oggi, 26 giugno, festeggia i suoi 54 anni Paolo Maldini. La bandiera del Milan e attuale dirigente rossonero, dopo aver vinto tutto da calciatore con la maglia del Diavolo, ha appena aggiunto un altro titolo al suo già ricchissimo palmarès, anche se in una veste diversa. L’obiettivo, ora, è quello di continuare sulla strada intrapresa con la vittoria dello scudetto. Nel frattempo, in occasione del suo 54° compleanno, andiamo a celebrarlo al meglio ripercorrendone la carriera e i principali successi sul rettangolo verde e non solo.
I primi passi di Maldini da calciatore
Paolo Maldini cresce calcisticamente nelle giovanili del Milan, sulle orme del padre Cesare che, in rossonero, ha vinto sia da giocatore sia da allenatore. A farlo esordire in prima squadra, all’età di appena 16 anni, il 20 gennaio del 1985, nella partita di campionato contro l’Udinese, è il “Barone” Liedholm. Il giovane Paolo ci mette poco a conquistarsi un posto da titolare in squadra, conseguenza inevitabile di un talento evidente. Non è un caso che tutti gli allenatori dopo Liedholm non rinunceranno mai a lui, che giocherà con ottimi risultati sia come terzino sinistro sia poi, nella seconda parte di carriera, come centrale di difesa.
L’epopea di Paolo Maldini al Milan
Insieme al posto fisso da titolare, arrivano anche i primi titoli. La stagione 1987-1988 è quella del primo scudetto, agli ordini di Arrigo Sacchi. Ne arriveranno altri sei, l’ultimo dei quali nel 2004. Oltre agli scudetti, Maldini conquisterà anche una Coppa Italia e cinque Supercoppe italiane. A livello internazionale, il copione sarà pressoché lo stesso, con cinque Champions League messe in bacheca, altrettante Supercoppe Uefa, due Coppe Intercontinentali e una Coppa del mondo per club. Il periodo a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’alba degli anni Novanta vede dominare il Milan sia in Italia sia in Europa: di quella squadra Maldini diventa una colonna portante, insieme a Franco Baresi, con cui guida una delle difese più solide nella storia di questo sport.
A partire dalla stagione 1997-1998, Maldini erediterà la fascia da capitano proprio da Baresi, così come accaduto quattro anni prima anche nella Nazionale italiana, e un anno più tardi vincerà il suo primo scudetto da leader del Diavolo. Da capitano, Paolo Maldini solleverà al cielo anche le Champions del 2003 – contro la Juventus – e del 2007, nella rivincita di Atene contro il Liverpool.
Paolo Maldini e l’addio al calcio
Dopo aver lasciato la Nazionale, nel 2002, in seguito allo sfortunato mondiale in Giappone e Corea, con un bilancio di 126 presenze di cui 74 da capitano, nel 2009 dirà addio anche al calcio giocato. È il 31 maggio quando per l’ultima volta indossa la maglia rossonera e calca da giocatore il rettangolo verde, nella gara di Firenze contro la Fiorentina, mentre una settimana prima aveva ricevuto l’ultimo abbraccio da parte di San Siro. I numeri certificano una carriera unica: 902 presenze con il Diavolo tra campionato e coppe e 33 gol, score notevole per un difensore.
Paolo Maldini oggi: la nuova carriera da dirigente
Paolo Maldini, dopo il ritiro, ha continuato comunque a far parte del mondo del calcio. Dal 2018 è tornato nella società in cui ha vinto tutto, anche se in un ruolo diverso, quello di Direttore dello sviluppo strategico dell’area sport, mentre il 14 giugno 2019 viene nominato direttore tecnico in sostituzione del dimissionario Leonardo. La sua eredità sul rettangolo verde è stata raccolta da Christian e Daniel, i due figli di Paolo Maldini e Adriana Fossa. Il primo, Christian, difensore anche lui, gioca nella Pro Sesto, mentre Daniel ha già collezionato 24 presenze in prima squadra con il Milan, realizzando il gol vittoria nel 2 a 1 a La Spezia del 25 settembre 2021.
Dopo quattro anni da dirigente, in cui ha dovuto affrontare momenti molto difficili ed è stato ad un passo da una separazione dolorosa, Paolo Maldini è tornato a vincere e il Milan si è cucito sul petto il tricolore per la diciannovesima volta nella sua storia, ma il regalo più bello per il suo 54° compleanno sarebbe quello di poter proseguire la sua avventura rossonera con il rinnovo di contratto.
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