La Pallacanestro Varese, fondata il primo agosto del 1945, è uno dei club più blasonati e vincenti del panorama cestistico italiano ed europeo. Ha vissuto il suo periodo d’oro tra gli anni Settanta e Ottanta, trascinata dalla bandiera Dino Meneghin e ha conquistato lo scudetto della stella, il decimo, alla fine degli anni Novanta. Dalla nascita della società di basket dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi, passando per le vittorie più importanti e i suoi protagonisti, andiamo a ripercorrere la storia e i successi della Openjobmetis Varese.

Gli albori della Varese del basket

Anche se la nascita ufficiale di un club di basket a Varese risale all’agosto del 1945, per trovare le origini della pallacanestro nella “Città Giardino” bisogna tornare ancora più indietro, precisamente agli anni Venti del Novecento. In questo periodo, infatti, un gruppo di atleti iscritto alla Società Ginnastica Varesina fonda una squadra di “palla al cesto”. Il nome del club è già Varese e i colori sociali sono quelli che conosciamo ancora oggi: il bianco e il rosso. L’istituzionalizzazione sotto il nome Pallacanestro Varese arriverà per l’appunto nel 1945 e il primo presidente sarà Vincenzo Agusta, imprenditore figlio di Giovanni, fondatore dell’azienda aeronautica omonima. A nove anni dalla firma dell’atto costitutivo, nel 1954, la squadra legherà il proprio nome al primo sponsor della sua storia: la ditta di abbigliamento Storm.

Varese pallacanestro: gli anni d’oro della grande Ignis

Con il cambio della presidenza nel 1956 – le redini della società passano nelle mani dell’industriale Giovanni Borghi – cambia anche lo sponsor, che diventa l’azienda di elettrodomestici Ignis. I colori sociali passano dal biancorosso al gialloblù. Quello tra Varese e la Ignis sarà il sodalizio più vincente nella storia della società, che proprio sotto il nuovo sponsor vivrà il suo periodo d’oro.

La Ignis Varese arricchisce la sua bacheca con 7 scudetti (1961,1964, 1969, 1970, 1971, 1973 e 1974), 4 Coppe Italia (1969, 1970, 1971 e 1973), una Coppa delle Coppe (1967), 3 Coppe dei Campioni (1970, 1972, 1973) e 3 Coppe Intercontinentali (1966, 1970, 1973). Una buona parte di questo straordinario ciclo vincente è caratterizzata dalla grande rivalità con la Simmenthal Milano. Tra la metà degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, infatti, i due club lombardi di pallacanestro si contendono il titolo nazionale per quattro volte in altrettanti spareggi scudetto. In questo periodo, a trascinare la Pallacanestro Varese c’è uno dei più grandi giocatori nella storia del basket italiano: Dino Meneghin, che nell’estate del 1981 passerà proprio a Milano.

Varese basket: dallo scudetto della stella a oggi

Esauritosi il ciclo della Ignis alla metà degli anni Settanta, si susseguiranno altri brand sulla maglia di Varese e, prima degli inizi degli anni Ottanta, arriveranno altri due scudetti, altrettante Coppe dei Campioni e un’altra Coppa delle Coppe. Ad oggi, però, i successi della Ignis sono rimasti ancora ineguagliati. Dopo i trionfi di quella squadra straordinaria, la società entra in un periodo complicato e orfano di vittorie e, per vedere Varese sollevare ancora un trofeo, bisognerà aspettare la fine degli anni Novanta.

Nella stagione 1998-1999 il club si presenta senza sponsor e con un roster molto giovane. In quella Pallacanestro Varese i giocatori che spiccano, tra gli altri, sono il playmaker Gianmarco Pozzecco e il figlio d’arte Andrea Meneghin. La squadra, guidata in panchina da Carlo Recalcati, a distanza di 21 anni dall’ultima volta, riporterà lo scudetto a Varese, il decimo nella storia della società e con esso la prima stella, assegnata ogni dieci titoli nazionali vinti. Meneghin e compagni si regaleranno anche la Supercoppa superando nella finale del 4 settembre 1999 la Virtus Bologna. Oggi sono passati esattamente 21 anni da quel successo, la stessa distanza intercorsa tra gli ultimi due scudetti della società. Se sia una semplice coincidenza o un segno del destino lo dirà il campo: la Varese del basket, certamente, spera nella seconda ipotesi.