Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 1 Agosto 2019
Proprio come accade in altri sport, come ad esempio nel caso dei moduli nel calcio, esistono degli schemi nella pallavolo, ossia delle tattiche di gioco impostate in base alla posizione dei giocatori in campo, sia in attacco che in difesa, e basate su strategie offensive e difensive messe a punto dalla squadra durante gli allenamenti e secondo le indicazioni del coach.
Gli schemi di pallavolo sono davvero tanti ed esistono anche numerose varianti che possono essere utilizzate a seconda del tipo di gioco che si vuole impostare e anche a seconda delle caratteristiche della squadra avversaria. L’importante è che questi schemi di gioco rispettino le regole della pallavolo; vediamo dunque quali sono i principali.
Schemi di gioco pallavolo: il “codice” utilizzato dai giocatori
Nella pallavolo gli schemi di gioco per quanto riguarda l’attacco sono strettamente legati non solo ai ruoli dei vari giocatori, ma anche a un preciso codice che serve agli stessi pallavolisti per comunicare tra di loro durante le fasi della partita.
Durante un match di volley, a tutti sarà capitato di vedere alcuni giocatori, di solito i palleggiatori, fare dei gesti con le dita della mano per indicare dei numeri: sono proprio questi numeri che fanno capire ai compagni di squadra quale schema di gioco adottare per l’azione successiva.
In realtà, non esiste un codice standard: a pallavolo gli schemi, così come i numeri per indicarli, possono essere personalizzati da ciascuna squadra. In generale, però, di solito le tattiche di gioco vengono così segnalate: i numeri pari indicano i palloni che vengono serviti dietro l’alzatore, mentre quelli dispari indicano quelli serviti davanti all’alzatore; la gestualità utilizzata per indicare gli schemi si differenzia per l’utilizzo del pollice, ossia i numeri dall’1 al 4 vengono indicati senza il pollice; ad esempio il 3 si indica con indice, medio e anulare. I numeri dal 5 al 9, invece, vengono indicati con il pollice: nello specifico, il solo pollice indica lo schema numero 6, mentre la mano aperta indica lo schema numero 5.
Esistono poi altri gesti che indicano speciali schemi di gioco a pallavolo: l’indice ricurvo indica lo schema veloce C, indice e medio ricurvi indicano lo schema veloce B, mentre il pollice e il mignolo sollevati come a mimare il telefono indicano lo schema detto Super. Tutti i giocatori devono conoscere a quale schema di gioco corrispondono questi numeri e devono anche essere in grado di capire cosa significano a seconda della situazione: questo codice, infatti, dipende dalla fase di gioco. Se la squadra sta ricevendo, allora l’alzatore indicherà ai compagni lo schema d’attacco da eseguire; se, invece, la squadra è a servizio, allora lo schema indicato sarà quello di difesa, come ad esempio una marcatura a muro. Andiamo a vedere nello specifico quali sono nella pallavolo gli schemi di gioco principali.
Schemi attacco pallavolo: le principali tattiche offensive
A definire gli schemi di attacco a pallavolo sono essenzialmente tre caratteristiche della palla in gioco in quel momento, ossia l’altezza, la traiettoria e la distanza dal palleggiatore. La bravura di ogni giocatore e, in particolar modo, dell’alzatore, sta proprio nell’individuare il miglior schema di gioco per ciascuno pallone, basandosi proprio su questi tre fattori.
A seconda di questi elementi, i principali schemi della pallavolo sono: il Veloce avanti, ossia un attacco nel quale l’alzatore serve la palla davanti a sé con traiettoria bassa e corta, così da consentire allo schiacciatore di eseguire un’azione rapida per sorprendere la difesa avversaria; il Veloce dietro, che è una variante del precedente e consiste in sostanza nella stessa azione rapida, con la palla servita, però, dietro all’alzatore. Questi due schemi sono anche conosciuti come Fast e implicano anche una sorta di rincorsa con salto da parte dello schiacciatore.
Esistono poi gli schemi di Mezza al centro davanti o dietro, delle varianti più lente degli schemi già citati: in questi casi la palla è sempre corta ma viene lanciata più in alto. Lo schema Veloce C, invece, è simile al veloce normale ma la traiettoria del pallone è più lunga; il Veloce B è la stessa cosa ma con la palla servita dietro l’alzatore. La Tesa, invece, è una palla servita a circa 2 metri dal palleggiatore con una traiettoria orizzontale alla rete, per favorire un attacco veloce e incisivo; la Mezza di mano ha invece una traiettoria lunga e morbida, così come la Mezza fuori mano che, però, viene servita esterna e di secondo tempo, in favore dell’opposto in prima linea; la Mezza in seconda linea è come la precedente ma viene servita al giocatore in seconda linea. Esiste poi lo schema Super, che è molto simile a quelli con le palle mezze esterne, ma ha una traiettoria più tesa e bassa per anticipare il muro avversario. Infine, il Pipe è uno dei più veloci schemi di pallavolo perché il pallone viene servito rapidamente allo schiacciatore in seconda linea.
Schemi difesa pallavolo: le principali tecniche di ricezione
A differenza di quelli di attacco, gli schemi di difesa a pallavolo indicano la disposizione dei giocatori in campo per ricevere al meglio il pallone battuto dagli avversari e riuscire a giocarlo secondo le proprie tattiche offensive.
Gli schemi di difesa, nello specifico, si indicano con tre numeri: il primo indica quanti giocatori andranno a muro, il secondo quanti si posizioneranno in difesa del pallonetto di seconda del palleggiatore, e il terzo quanti giocheranno, invece, in difesa sulle palle lunghe.
I principali schemi di ricezione a pallavolo sono il 3-1-2, una tecnica che si basa sulle azioni del giocatore in posizione 6, ossia a centro campo, da dove potrà ricevere e smistare i palloni; nel 3-2-1, invece, il giocatore in posizione 6 va a fondo campo e ha il compito di ricevere e passare le palle più lunghe.
Tra gli schemi di difesa a pallavolo, il 2-1-3 si differenzia da quelli già citati perché in questo caso si hanno due giocatori a muro, tre in seconda linea e uno a difesa dei pallonetti; nel 2-0-4, invece, non c’è nessuno a difesa del pallonetto, perché mentre due vanno a muro, gli altri quattro si dispongono in ricezione in seconda linea.
Per la difesa gli schemi di gioco a pallavolo dipendono, ovviamente, sia dal tipo di servizio degli avversari, sia dal loro tipo di attacco: la bravura dei pallavolisti sta proprio nello studiare l’avversario, individuare i suoi punti deboli e adottare gli schemi di gioco più adatti per riuscire a sorprenderli in ogni occasione.
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