Il 25 novembre festeggia i suoi 58 anni Andrea Lucchetta, uno dei giocatori più forti nella storia della pallavolo italiana, campione del mondo con la Nazionale nel 1990 in Brasile. In occasione del suo compleanno, andiamo allora a ripercorrere la carriera e i record di “Crazy Lucky” nella pallavolo: dai primi palleggi sul parquet ai più grandi successi con i club e la maglia azzurra.

Andrea Lucchetta: dall’esordio ai successi con Modena

Nato a Treviso il 25 novembre del 1962, Andrea Lucchetta comincia a giocare a pallavolo nelle giovanili dell’Astori Mogliano Veneto alla fine degli anni Settanta. Trascorre una stagione in questo club prima di passare, nel 1980, alla squadra della sua città natale, dove gioca per circa un anno. Il salto di qualità al tavolo dei grandi di questo sport è datato 1981, quando Lucchetta fa il suo esordio nella massima serie del volley italiano con la maglia della Panini Modena. La carriera di Lucchetta nella pallavolo sboccia e si consacra proprio con il club emiliano.

La crescita sportiva e professionale è certificata dai trofei che arricchiscono sia la bacheca personale di Lucchetta che quella del club modenese. In nove anni con la Panini il palmarès parla chiaro: quattro scudetti, altrettante Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, tre Coppe Cev e una Coppa dei Campioni. A due anni dall’approdo a Modena, nel 1983, arriva anche la prima convocazione nella Nazionale italiana. Sarà l’incipit di un altro straordinario capitolo non solo nella carriera di Lucchetta, ma anche nella storia della pallavolo azzurra.

L’epopea della “Generazione di fenomeni”

Per la pallavolo nazionale, Andrea Lucchetta è ancora oggi ricordato come uno dei protagonisti principali della “Generazione di fenomeni”, ovvero il gruppo di campioni della pallavolo che costituì l’ossatura delle selezioni italiane capaci, nel corso degli anni Novanta, di dominare in lungo e in largo la scena del volley mondiale.

A un anno dall’esordio in Nazionale, Lucchetta va subito a medaglia conquistando con la selezione azzurra il bronzo ai Giochi di Los Angeles nel 1984. Cinque anni più tardi, la vittoria degli Europei in Svezia darà il via a una cavalcata straordinaria nel corso della quale arriveranno la prima vittoria dell’Italia in un Mondiale di volley (quello brasiliano del 1990 in cui Lucchetta verrà anche eletto miglior giocatore del torneo) e ben tre World League consecutive (Osaka 1990, Milano 1991 e Genova 1992). L’esperienza in azzurro del campione trevigiano si concluderà nel 1994 con un bottino di 292 presenze.

L’arrivederci di Lucchetta alla pallavolo

Tornando alla carriera nei club, terminata l’avventura con la Panini, nel 1990 Lucchetta si trasferisce a Milano per vestire la maglia del Volley Gonzaga. Qui arrivano altri tre titoli: una Coppa delle Coppe e due campionati mondiali per club. A Milano gioca per quattro stagioni prima di passare a Cuneo dove, nel giro di appena tre anni, conquisterà un’altra Coppa Italia e una Supercoppa a livello nazionale, una Coppa Cev e una Supercoppa europea a livello continentale. Dopo aver giocato un anno a Roma (stagione 1997-1998), infine, tornerà nel club che lo ha reso grande e in cui ha vinto di più per chiudere una straordinaria carriera all’alba del nuovo secolo.

Dopo il ritiro, pur avendo abbandonato il parquet, Lucchetta è rimasto fortemente legato allo sport di cui si è innamorato, ricoprendo il ruolo di commentatore della Serie A e della Nazionale. Membro della Hall of Fame della pallavolo italiana, Lucchetta oggi spegne 58 candeline: l’occasione giusta per celebrare, con lui, una generazione di fenomeni.