Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 14 Giugno 2020
Unica tennista nella storia di questo sport a conquistare il Grande Slam e l’oro olimpico nello stesso anno, per la cui impresa fu coniata appositamente l’espressione ‘Golden Slam’, Steffi Graf compie 51 anni il 14 giugno. La campionessa tedesca ha dominato in lungo e in largo la scena per un decennio intero, dalla fine degli anni Ottanta alla fine degli anni Novanta, conquistando complessivamente 107 titoli in carriera. Andiamo allora a ripercorrere la storia e i successi di una delle giocatrici più vincenti nella storia del tennis.
Dagli esordi fino alla vetta delle classifiche
Steffi Graf comincia a muovere i primi passi nel tennis ad appena tre anni, seguita da vicino dal padre che a 5 anni la iscrive ai primi tornei. Che sia un talento precoce lo si capisce già nel 1982 quando, a soli 13 anni, diventa campionessa europea under 18. In quello stesso anno debutterà nel circuito professionistico al torneo di Stoccarda.
A metà degli anni Ottanta la scena tennistica femminile internazionale è dominata da Martina Navrátilová e Chris Evert, ma nonostante la giovane età sembra che la Graf possa fare da terzo incomodo rompendo un bipolarismo che prima di allora era sembrato inscalfibile. E proprio contro la Evert la Graf vince il suo primo titolo al torneo di Hilton Head nell’aprile del 1986. Un anno più tardi la tennista tedesca si prenderà anche il suo primo titolo Slam superando la Navratilova nella finale del Roland Garros. Al termine della stagione la tennista ceca naturalizzata statunitense dovrà lasciare alla rivale anche il primo posto nella classifica WTA. La Graf, infatti, nel 1987 si prenderà la corona di regina del tennis grazie ad un ruolino di marcia impressionante: 74 vittorie, 11 titoli messi in bacheca e appena due sconfitte.
L’anno del “Golden Slam”
Ciò che impressiona è che il 1987, per quanto brillante e ricco di soddisfazioni, rappresenta solo un piccolo antipasto di ciò che accadrà l’anno successivo. Nel 1988 la tennista tedesca completa il “Golden Slam”, un termine coniato appositamente per lei. Ad oggi, infatti, è ancora l’unica giocatrice nella storia di questo sport ad aver vinto nello stesso anno tutti i tornei del circuito slam e l’oro olimpico. La Graf batte ancora la Evert a inizio stagione nella finale degli Australian Open. Successivamente si prende il suo secondo Roland Garros consecutivo, complice anche l’eliminazione precoce della Navratilova arrivata al torneo di Parigi non in perfette condizioni. All’Open di Francia, grazie al doppio 6-0 inflitto in appena 32 minuti alla malcapitata Nataša Zvereva, la Graf stabilisce pure il record della finale più rapida di sempre in un torneo slam.
Il duello con la Navratilova, invece, è rimandato alla finale di Wimbledon, torneo che la tennista ceca vince da sei edizioni consecutive. Ovvero fino a quel fatidico 1988 quando la Graf mette fine al suo regno imponendole la sconfitta in tre set (5-7, 6-2, 6-1). A settembre la Graf completerà il Grande Slam in un solo anno prendendosi anche lo US Open nella finale contro l’italo-argentina Gabriela Sabatini. Le due si incontreranno ancora alcune settimane dopo nell’ultimo atto dei Giochi di Seul, in cui sarà ancora la tennista tedesca ad avere la meglio conquistando l’oro olimpico.
La rivalità con Monica Seles
Il dominio di Steffi Graf prosegue fino ai primi anni Novanta quando sulla scena tennistica internazionale irrompe una nuova attrice protagonista di straordinario talento: Monica Seles. Complici problemi fisici e personali, la Graf non sembra in grado di contrastare l’ascesa della nuova stella del tennis femminile. Tra il 1990 e il 1993, la Seles mette in bacheca ben 8 titoli dello slam. Su cosa sarebbe potuta diventare questa nuova grande rivalità tra la Seles e la Graf, purtroppo, si possono fare solo delle ipotesi perché il 30 aprile del 1993, durante i quarti di finale del torneo di Amburgo, Günter Parche, un tedesco di 38 anni ammiratore della Graf fino all’ossessione, invade il campo e accoltella alla schiena la Seles, “colpevole” di aver rubato la scena alla sua beniamina. Nonostante, per fortuna, la ferita sia piuttosto superficiale, l’impatto psicologico dell’aggressione per la Seles è pesantissimo e la terrà lontano dai campi per molto tempo, minando di riflesso la bellissima rivalità con la Graf.
Il nuovo dominio e il ritiro: la vita di oggi di Steffi Graf con Andre Agassi
Con la Navrátilová ormai in fase calante, la Evert che si è ritirata nel 1989 e la Seles fuori dal circuito, non sembra esserci nessuna tennista in grado di contrastare il regno della Graf che, infatti, tra il 1993 e il 1999 conquista altri 11 titoli slam e tre WTA Tour Finals. Verso la fine degli anni Novanta, però, l’avversario più temibile comincia ad essere il tempo che presenta con sempre maggior frequenza il suo conto.
Alla luce dei successi che pure accompagnano la parte finale della sua carriera, nonostante infortuni e problemi fisici, l’annuncio del ritiro di Steffi Graf dal tennis nel 1999, a soli 30 anni, arriva comunque come un fulmine a ciel sereno. La campionessa tedesca spiegherà quella decisione ammettendo di aver realizzato tutto ciò che desiderava nel tennis e di non avere più le stesse motivazioni del passato. Steffi Graf oggi è felicemente sposata con Andre Agassi dal 2001 e con lui forma la coppia più titolata nella storia del tennis. Hanno avuto un figlio, Jaden Gil, nel 2001 e una figlia, Jaz Elle, nel 2003. Sono passati oltre vent’anni dal ritiro della Graf, che da molti è considerata la tennista migliore di tutti i tempi, ma che sicuramente resterà una delle tenniste più forti della storia. Non basterebbe tutto il tempo del mondo per cancellare la bellezza del suo regno: la racchetta come scettro e una corona che non le potrà mai essere tolta senza cadere nel sacrilego.
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