Con 36 trofei messi in bacheca tra singolare e doppio, Sara Errani è la tennista italiana più vincente di sempre. La maggior parte (27) dei titoli conquistati in carriera è arrivata in coppia nel doppio, che è sempre stata la sua specialità. Un feeling certificato nel 2014 con il Career Grand Slam, ovvero la conquista di tutti e quattro i tornei dello Slam, raggiunto con la sua partner di doppio Roberta Vinci. Dall’esordio sui campi da tennis fino ai successi in Fed cup, andiamo a ripercorrere le tappe principali della carriera sportiva di Sara Errani.

L’ingresso di Sara Errani nel circuito WTA

Nata a Bologna il 29 aprile del 1987, per amore del tennis Sara Errani ad appena 12 anni si trasferisce in Florida, trascorrendo 10 mesi in una delle più prestigiose accademie di questo sport: quella di Nick Bollettieri. All’inizio è dura e, conoscendo bene i sacrifici fatti dai genitori per mandarla negli Stati Uniti, la pressione è tanta, così come la paura di fallire. Ma è qui che la Sara del tennis più famosa del nostro Paese comincia a formarsi e a gettare le basi della campionessa che sarà.

La strada verso l’affermazione, però, è tutt’altro che in discesa. Al suo ritorno in Italia, nonostante i risultati promettenti a livello giovanile, fatica a entrare del circuito maggiore. Convinta di aver bisogno di più fiducia e di un ambiente nuovo dal quale provare a resettare e ripartire, vola in Spagna. È la svolta: le porte della Women’s Tennis Association (WTA) si spalancano e Sara Errani nel tennis ci entra finalmente dalla porta principale, quella attraversata dalle più grandi di questo sport.

L’anno d’oro del tennis di Sara Errani

Dopo l’ingresso nelle prime file della WTA, si qualifica per la prima volta al tabellone principale di uno Slam nel 2007: si tratta degli Australian Open, in cui verrà sconfitta al secondo turno. Un anno più tardi arriveranno i primi due trionfi in tornei WTA a Palermo e Portorose in Slovenia. Questi due trofei sono solo l’antipasto del successo con la Nazionale azzurra in Fed Cup nel 2009. In quell’occasione fa coppia per la prima volta con Roberta Vinci, con la quale inaugurerà uno dei sodalizi più vincenti nella storia del doppio femminile italiano.

Di Fed Cup ne arriveranno, infatti, altre due: nel 2010 e nel 2013. In mezzo l’anno d’oro nella carriera di Sara Errani in singolare. Nel 2012, infatti, la tennista bolognese arriva in fondo a tre dei quattro slam della stagione. Agli Australian Open di gennaio raggiunge per la prima volta in carriera i quarti di finale, dove viene eliminata dalla seconda testa di serie del torneo, Petra Kvitová. Alcuni mesi più tardi, al Roland Garros di giugno, si arrende solo in finale contro la russa Maria Sharapova. E agli US Open raggiunge le semifinali, uscendo sconfitta ancora una volta per mano della Kvitová. Ma se gli Slam le regalano solo l’onore delle armi, la Errani si rifà mettendo in bacheca nel 2012 ben quattro tornei WTA: Acapulco, Barcellona, Budapest e Palermo.

Errani Sara: professione doppio

È, però, nel doppio che Sara Errani ha ottenuto ad oggi le più grandi soddisfazioni della sua carriera tennistica. Sempre in coppia con Roberta Vinci, sua fedele compagna anche in Nazionale. Le due hanno conquistato insieme un Roland Garros e uno US Open nel 2012, due Australian Open consecutivi (2013 e 2014) e hanno completato il Career Grand Slam trionfando sull’erba di Wimbledon nel 2014. La coppia ha anche raggiunto la posizione numero uno del ranking WTA di doppio nel 2012. Nel 2015 cala il sipario sul fortunato sodalizio con la Vinci, con all’attivo 27 trofei messi in bacheca e un totale di 297 vittorie.

Nelle ultime due stagioni il rapporto tra la Errani e il tennis è stato messo a duro prova, tra la squalifica per doping nel 2017, il ritorno e il prolungamento della stessa un anno più tardi, che l’ha costretta ad un altro periodo lontana dai campi. Il 2020, però, è appena agli inizi e ci sarà ancora una volta la possibilità di resettare e ripartire. Per dimostrare che il fuoco, che aveva spinto quella ragazzina di 12 a volare negli Stati Uniti per inseguire un sogno, non si è ancora spento.