Di Redazione William Hill News
7 Dicembre 2019
La Yamaha in MotoGP ha alle spalle una storia costellata di successi dei quali sono stati protagonisti grandi piloti. Oggi la Yamaha Racing è una delle scuderie più importanti del Motomondiale, nonché una delle più competitive. Ripercorriamo quindi le tappe della crescita del team Yamaha, dagli esordi fino a oggi.
MotoGP, la Yamaha e le sue origini
La Yamaha Racing è la divisione della Yamaha Motor che si occupa esclusivamente delle competizioni sportive. Dalla sua nascita, nel 1995, fino a oggi, il team Yamaha ha sempre partecipato alle più importanti gare di motociclismo, iniziando dalla prima competizione, quella nel circuito del Monte Fuji, con la YA-1, il primissimo modello di moto da corsa costruito dalla casa.
Prima della Yamaha Racing, che è la scuderia che conosciamo oggi, però, la squadra dell’azienda produttrice di moto, seconda per grandezza solo alla Honda, esordì nel Motomondiale nel 1961 al GP di Francia: nel 1964 arrivò il primo successo nella classe 250 grazie a piloti come Phil Read e Mike Duff. Nel 1967 e nel 1968 arrivarono anche le prime vittorie nella classe 125, mentre per la classe 500 bisognerà aspettare il 1972 con Chas Mortimer. Da quell’anno in poi, fino al 1992, i piloti Yamaha riuscirono a conseguire ben 10 titoli mondiali. È da ricordare la vittoria del 1975 ad opera dell’italiano Giacomo Agostini.
La storia della Yamaha in MotoGP
I primi grandi successi in MotoGP la Yamaha li ottiene con Valentino Rossi, pilota di punta del team dal 2004 al 2009, periodo in cui si laurea campione del mondo per quattro volte, mentre per due, nel 2006 e nel 2007, si classifica rispettivamente secondo e terzo.
Nel team Yamaha nel 2008 arrivò poi anche Jorge Lorenzo, giovane talento che aveva appena conseguito due titoli mondiali consecutivi nella classe 250. Curiosamente, a causa di contratti diversi stipulati con due diversi fornitori di pneumatici, Bridgestone per Rossi e Michelin per Lorenzo, per la prima volta due piloti della scuderia si ritrovarono ad avere due box e due team di meccanici separati. Quell’anno, però, il campione italiano tornò a vincere, così come nell’anno successivo.
Nel 2010, invece, fu il pilota spagnolo a laurearsi campione del mondo con il team Yamaha; in quello stesso anno, Rossi passò alla Ducati e fu sostituito dall’americano Ben Spies, già campione del mondo in Superbike sempre con la scuderia nipponica. Il Dottore, però, fu di nuovo ingaggiato nel 2013 e tornò a fare coppia con Lorenzo che, intanto, nel 2012 aveva vinto un secondo titolo mondiale, per poi ripetere l’impresa anche nel 2015. È proprio da allora che il titolo manca alla casa nipponica: nel 2017, tra l’altro, lo spagnolo è passato alla Ducati e al suo posto è arrivato Maverick Vinales, che fa coppia con Rossi ancora oggi. In questi ultimi anni, però, la Yamaha in MotoGP ha ottenuto solo secondi e terzi posti, non riuscendo a scavalcare la Honda di Marquez che sembra essere imbattibile.
L’albo d’oro della Yamaha in MotoGP
Come anticipato, Rossi con la Yamaha ha vinto 4 titoli mondiali, mentre Jorge Lorenzo 3. Questi sono i risultati della Yamaha in MotoGP; in totale, però, la casa nipponica si è aggiudicata ben 38 titoli nel Motomondiale ed è uno dei costruttori più vittoriosi della storia.
Anche in altre categorie, il team Yamaha si è dimostrato essere tra i più forti: in Superbike può contare un titolo nel 2009, mentre in Supersport i titoli conseguiti sono in totale 9.
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