Oggi, 20 gennaio 2021, il “Sic” Simoncelli avrebbe compiuto 34 anni. Il pilota nato a Cattolica nel 1987 ha perso la vita il 23 ottobre del 2011 nel corso del Gran Premio della Malesia. In occasione dell’anniversario di nascita del centauro romagnolo, andiamo a ripercorrerne carriera e successi dall’esordio su due ruote al tragico incidente sul circuito di Sepang.

Gli esordi di Marco Simoncelli: dalle minimoto alla 125

Nella patria dei motori e dei piloti, la Romagna, Marco Simoncelli manifesta fin da subito la passione per le due ruote. Ha appena sette anni, infatti, quando comincia a correre con le minimoto, passaggio obbligato per ogni campione di questo sport che si rispetti. Ne ha 12, invece, quando si laurea campione italiano. Simoncelli brucia le tappe e nel 2002 il suo talento valica i confini nazionali per allargarsi al Vecchio Continente.

A 15 anni è campione europeo in classe 125. In quello stesso 2002 Marco Simoncelli debutta con l’Aprilia anche nel motomondiale sul circuito di Brno in Repubblica Ceca. Dovrà aspettare il 2003, però, per disputare il suo primo mondiale completo che chiuderà al ventunesimo posto con 31 punti collezionati. Il suo miglior risultato in stagione è il quarto posto conquistato al Gran premio della Comunità Valenciana.

Marco Simoncelli si distingue, tra le altre cose, per la grande capacità di guida sul bagnato: questa caratteristica gli consente, nel 2004, di salire per la prima volta in carriera sul gradino più alto di un podio iridato in seguito al successo sul Circuito di Jerez in Spagna. Chiuderà undicesimo la stagione del debutto in 125, mentre l’anno successivo, l’ultimo in questa categoria, migliorerà ancora posizionandosi al quinto posto nella classifica iridata.

La vittoria del Mondiale in 250 e l’approdo di in MotoGP di Simoncelli

Il 2006 è quello del passaggio in 250. Corre a bordo della Gilera RSV e celebra il suo esordio nella nuova categoria con il decimo posto finale. La svolta nella carriera di Marco Simoncelli arriva nel 2008: con sei successi e 12 podi, sale sul tetto del mondo della classe intermedia, regalando alla Gilera il primo titolo iridato in 250. Con il primo mondiale in bacheca il passaggio nella classe regina delle due ruote sembra quasi scontato e, invece, Simoncelli decide di gareggiare ancora per una stagione in 250. La corsa per il titolo, però, questa volta si risolverà con la vittoria finale del giapponese Hiroshi Aoyama e il terzo posto del Sic.

È il 2010 e questa volta i tempi sono maturi per il grande salto: Marco Simoncelli e la MotoGp si dicono sì. All’esordio in classe regina chiuderà ottavo nella classifica finale, ottenendo, con il quarto posto in Portogallo alla penultima tappa del mondiale, il miglior risultato in stagione.

Marco Simoncelli, la morte sul circuito di Sepang a soli 24 anni

Simoncelli, come accaduto nelle categorie minori, cresce alla distanza e il secondo anno in MotoGP non fa eccezione. Il giovane pilota di Cattolica fa registrare ottimi risultati: per tre volte di fila, sui circuiti di Misano, Aragon e Motegi, taglia il traguardo al quarto posto. Conquista il suo risultato migliore in MotoGP a Phillip Island in Australia, dove chiude secondo, prima del tragico weekend di Sepang in Malesia.

È il 23 ottobre del 2011, penultimo appuntamento del motomondiale. L’incidente di Marco Simoncelli appare fin da subito molto grave: il giovane pilota cade alla curva 11, la moto non scivola fuori pista, ma resta al centro del tracciato e viene travolta da Colin Edwards e Valentino Rossi che non possono fare nulla per evitarlo. Per lui non c’è niente da fare. Simoncelli perde la vita a soli 24 anni. Su iniziativa del padre Paolo verrà creata la Fondazione Marco Simoncelli, che ancora oggi, a distanza di quasi dieci anni dalla scomparsa del pilota, promuove progetti di solidarietà e cooperazione: il modo migliore per onorare la memoria di “Sic” Simoncelli e mantenerne vivo il ricordo.