Compie 41 anni, il 17 ottobre, il pilota finlandese di Formula 1 Kimi Raikkonen, campione iridato con la Ferrari nel 2007. Dall’esordio in F1 alla guida della Sauber, fino alle vittorie con il Cavallino Rampante e la nuova avventura in Alfa Romeo, andiamo a ripercorrere la carriera e i successi di Raikkonen in F1, in occasione del suo 41° compleanno.

Dall’esordio in Sauber al passaggio in McLaren

Come molti futuri campioni della Formula 1, anche il giovane Raikkonen comincia ad approcciarsi al mondo delle corse sui kart. Il pilota finlandese si mette in luce nella Formula Renault internazionale, dove la sua percentuale di vittorie attira l’attenzione di Peter Sauber dell’omonima scuderia che milita in F1. Viene invitato a fare dei test al Mugello e i tempi sul giro sono sorprendenti, tanto da spingere Sauber a ingaggiarlo per la stagione 2001.

Al debutto nel Gran Premio d’Australia va subito a punti chiudendo al sesto posto sotto la bandiera a scacchi. Al termine del campionato mondiale, le sue prestazioni gli valgono la chiamata di Ron Dennis: e così Kimi Raikkonen e la McLaren si dicono sì nel 2002. Il pilota finlandese corre per un quinquennio per la scuderia britannica , con la quale ottiene il suo miglior risultato nel 2003, al secondo anno con le “frecce d’argento”: secondo posto, a due punti dal campione del mondo su Ferrari, Michael Schumacher. Quattro anni più tardi raccoglierà l’eredità del campione tedesco con il passaggio al Cavallino Rampante per la nuova avventura in rosso.

Raikkonen alla Ferrari e la vittoria del titolo iridato

La stagione d’esordio di Raikkonen alla Ferrari sembra fatta apposta per la sceneggiatura di un film. Il pilota finlandese, infatti, dopo la vittoria al debutto in Australia, è costretto sostanzialmente a inseguire per quasi tutto il campionato il rivale della McLaren, Lewis Hamilton, almeno fino alle ultime due gare del mondiale. Il campione inglese ha 17 punti di vantaggio su Raikkonen, quando ne sono rimasti disponibili appena 20. Il titolo iridato piloti sembra ormai una chimera per la Ferrari. Alla penultima tappa in Cina, però, Hamilton si ritira e Raikkonen porta a casa l’intera posta.

Nell’ultimo appuntamento a Interlagos in Brasile, infine, il pilota inglese stecca ancora arrivando settimo e portando a casa appena due punti. Raikkonen, invece, vince di nuovo e la rimonta è completa.

Il nuovo campione del mondo, per un punto di vantaggio su Hamilton, è il pilota della Ferrari. Si chiude con un nulla di fatto anche l’inchiesta sulla Williams di Rosberg e sulle BMW di Heidfeld e Kubica – rispettivamente quarto, sesto e quinto in Brasile – per le temperature fuori norma della benzina. La loro squalifica, infatti, avrebbe potuto far scalare posizioni a Hamilton consegnandogli il titolo. Kimi Raikkonen corre in Ferrari per altri due anni, collezionando un terzo e un sesto posto iridati, prima di lasciare la Rossa e la Formula 1 e iniziare una nuova avventura nel mondo del Rally.

Dalla Lotus all’Alfa Romeo passando per il ritorno in Ferrari

Raikkonen e la Formula 1 si riabbracciano nel 2012 quando il pilota finlandese firma con la Lotus. Al termine della stagione d’esordio con la scuderia britannica, chiuderà con un ottimo terzo posto, condito anche dalla vittoria del Gp di Abu Dhabi, terzultima tappa del Mondiale.

L’anno successivo arriverà quinto, prima di fare ritorno alla Ferrari. La seconda esperienza a Maranello, però, non sarà felice come la prima: in cinque stagioni, il miglior risultato arriverà solo nel 2018 con il terzo posto. L’anno successivo Raikkonen saluterà ancora la Ferrari per accasarsi all’Alfa Romeo che, tutt’ora, è la sua scuderia. Oggi il pilota finlandese compie 41 anni, ma la sua voglia di correre sembra ancora intatta o comunque tale da poter affermare che il ritiro dal mondo dei motori può ancora attendere.