Settembre, nel mondo della Formula 1, fa rima con Monza, ma questo è un anno particolare e, purtroppo, anche il Gran Premio d’Italia perde gran parte del suo fascino. Gli spalti vuoti saranno un terribile colpo al cuore per tutti, visto che i tifosi Ferrari sono noti in tutto il mondo per il loro calore e questa corsa è molto attesa anche grazie allo spettacolo fornito da loro sugli spalti. Senza la cornice di pubblico che lo contraddistingue, il GP di Monza sarà forse quello che più di tutti ci farà percepire la stranezza di questo Mondiale 2020.

Tutti i piloti sognano di vincere lo storico Gran Premio d’Italia, anche Lewis Hamilton ha spesso ripetuto di amarlo particolarmente, ma il vero sogno è quello di vincerlo in rosso, come ha fatto un anno fa Charles Leclerc, già considerato il “prescelto” e, con il successo ottenuto a Monza, il secondo in pochi giorni dopo il primo in carriera ottenuto a Spa-Francorchamps, diventato idolo quasi incontrastato in casa Ferrari. Ma proprio per le Ferrari questo Gran Premio sarà estremamente complicato, sotto molti punti di vista.

Un Gran Premio di Monza difficile per le Ferrari

Questa volta le Ferrari arrivano al Gran Premio d’Italia non solo senza vittorie, ma anche reduci da una gara, quella in Belgio, in cui nessuna delle due è riuscita ad arrivare a punti. In più il clima in casa del Cavallino Rampante non è per niente disteso e il confronto con la stagione 2019 è impietoso. L’anno scorso, infatti, il GP del Belgio, arrivato dopo la sosta agostana, segnò la svolta per le Rosse, che si ripresentarono in pista rinvigorite e all’altezza delle Mercedes, anzi, addirittura più veloci sui rettilinei.

Quest’anno, invece, proprio i rettilinei mettono in crisi le Rosse, tanto che lo scorso weekend Sebastian Vettel si è visto sorpassare da Kimi Räikkönen che, con la sua Alfa Romeo, monta anch’egli un motore Ferrari. Evidentemente i problemi di aerodinamica delle monoposto con il numero 5 e 16 si fanno sentire più che mai e, purtroppo, su una pista con dei rettilinei importanti come quella di Monza è difficile essere ottimisti e l’impressione è che la casa di Maranello stia arrivando all’appuntamento più importante dell’anno per i suoi tifosi praticamente già rassegnata. Rispetto al Belgio, tuttavia, si potrà privilegiare un assetto da basso carico, ma resta il fatto che rispetto a un anno fa, dopo il “Power Gate”, la Ferrari ha perso 690 cavalli di potenza e questo, inevitabilmente, si farà sentire.

È ovvio che si accettano miracoli, come quelli che Leclerc e Vettel hanno già dimostrato di saper fare anche in una stagione maledetta come questa, racimolando piazzamenti insperati e sorprendendo i loro stessi ingegneri, ma il pessimo risultato rimediato da entrambi in Belgio lascia poche speranze, anche se c’è una grossa incognita: la nuova regola sulla Power Unit.

Gran Premio d’Italia: addio al “Party Mode”

Dal Gran Premio d’Italia 2020 in poi è bandito il cosiddetto “Party Mode”, quello che ha fatto tanto divertire Lewis Hamilton. In realtà questa regola sarebbe dovuta entrare in vigore già in Belgio, ma i due motoristi Honda e Mercedes hanno chiesto con insistenza un rinvio per dare ai tecnici più tempo per lavorare in modo da poter rispettare le nuove disposizioni senza problemi e hanno ottenuto una proroga di una settimana. Ricordiamo che Honda dà i motori alle Red Bull e alle monoposto del team satellite AlphaTauri, mentre i motori Mercedes, oltre che nelle auto di Hamilton e Bottas, li troviamo anche nelle Williams e nelle Racing Point.

Che cosa significa questo addio al Party Mode? In pratica i piloti non potranno più usare mappature diverse tra qualifiche e gara, ma stiamo parlando delle mappature che gestiscono solo la parte endotermica delle power unit, mentre per la parte ibrida saranno ancora permesse le regolazioni. Tuttavia il pilota potrà variare la mappatura in qualifica, nei giri di lancio e di cool down, mentre in gara potrà usare mappature più aggressive per alcuni chilometri e variare in fasi dedicate come in condizioni di Safety Car o Virtual Safety Car.

La mancanza del Party Mode, in sostanza, si farà sentire soprattutto in qualifica quando i piloti andranno a caccia della pole position e metteranno in atto il loro giro più aggressivo. Sarà interessante vedere in che modo questa novità influirà sulle prestazioni delle diverse monoposto e se le Mercedes, per le quali il Party Mode è sempre stato un punto di forza, ne risentiranno più delle avversarie o se continueranno con il loro dominio finora incontrastato in qualifica, dove hanno ottenuto sette pole su sette GP, e quasi incontrastato in gara, con sei vittorie su sette gare, lasciando solo il Gp di Silverstone alla Red Bull di Max Verstappen.

F1, Gran Premio d’Italia: programma del GP Monza 2020

Il Gran Premio d’Italia 2020 si potrà seguire in diretta tv non solo su Sky Sport F1 e Sky Sport 1 come tutti gli altri GP, ma anche in chiaro su TV8. Il lungo weekend comincia oggi con la conferenza stampa dei piloti, poi, da domani, si scende in pista per le prime due sessioni di prove libere, mentre sabato mattina ci sarà l’ultima sessione di free practice e, nel pomeriggio, le attese qualifiche. Dominica l’inizio della gara è fissato per le ore 15:10. Vediamo qui di seguito il programma.

Venerdì 4 settembre
Ore 11:00, Prove Libere 1
Ore 15:00, Prove Libere 2

Sabato 5 settembre
Ore 12:00, Prove Libere 3
Ore 15:00, Qualifiche

Domenica 6 settembre
Ore 15:10, Gran Premio d’Italia 2020