La World Cup Volley maschile 2019 è cominciata all’insegna delle sorprese e prosegue con una intensa giornata in cui spicca Italia-USA, ossia lo scontro tra le prime due classificate dell’edizione di quattro anni fa. Quest’anno la situazione è profondamente diversa, perché nel 2015 quei primi due posti sono valsi la qualificazione a Rio 2016, mentre adesso la vittoria del torneo è solo per la gloria e per aggiungere un trofeo in più in bacheca. Del resto sia gli azzurri sia la nazionale a stelle e strisce sono già qualificati a Tokyo 2020 grazie ai successi nei tornei pre olimpici, insieme a Polonia, Russia, Argentina, Bulgaria e Giappone, quest’ultimo qualificato solo perché Paese ospitante.

Proprio il Giappone ha regalato una delle sorprese della prima giornata battendo l’Italia. E l’altra sorpresa è arrivata nel match degli Stati Uniti, ossia i campioni in carica in questa competizione, che hanno ceduto al tie-break contro l’Argentina, con la profonda differenza che mentre gli americani si sono di fatto presentati a questa manifestazione con il proprio miglior roster, l’Argentina, invece, ha rinunciato a quasi tutti i suoi big.

Nelle altre partite della prima giornata abbiamo poi assistito alla vittoria in quattro set dell’Egitto sull’Australia, anche questa tutt’altro che scontata, e ai successi invece piuttosto prevedibili della Russia sull’Iran (in quattro set), della Polonia sulla Tunisia (per 3-0) e del Brasile sul Canada (per 3-0). Da annotare che tra queste squadre, russi, polacchi e canadesi sono arrivati in Giappone con le loro formazioni “B”, preferendo lasciare i big a riposo o a preparare la nuova stagione con le squadre di club, proprio come ha fatto l’Italia.

World Cup volley maschile 2019: Italia ko con il Giappone

Nei 56 precedenti tra Italia e Giappone gli azzurri avevano collezionato 37 vittorie e 19 sconfitte, oggi è arrivato il 20° ko ed è stato uno dei più pesanti perché arrivato con un secco 3-0: 25-17, 25-19, 25-21 il risultato a favore dei nipponici in meno di un’ora e tre quarti di gioco. A trascinare i padroni di casa sono stati soprattutto Ishikawa e Nishida, autori rispettivamente di 19 e 16 punti, mentre i più prolifici degli azzurri sono stati Nelli e Kooy con 12 punti a testa.

Il ct Chicco Blengini ha mandato in campo una formazione guidata da Sbertoli in regia, Nelli opposto, Kooy e Lavia in banda, Piano e Russo centrali più Balaso libero. Hanno poi trovato spazio, durante il match, anche Antonov, Cavuto e Anzani, mentre Candellaro nel terzo set è diventato titolare al posto di Piano al centro.

Il Giappone è partito subito forte volando 6-1 nel primo set e non lasciando scampo all’Italia che non è più riuscita a recuperare. È stato facile per i nipponici chiudere sul 25-17 dopo aver sprecato una sola palla-set. Più o meno stessa musica nel secondo set, con il Giappone padrone del campo e capace di chiudere in 32 minuti sul 25-19. Il terzo parziale è stato molto più combattuto, tanto che gli azzurri hanno giocato alla pari fino al 22-21, poi i giapponesi hanno allungato per chiudere sul 25-21.

Italia-Usa: due big in cerca di riscatto

Italia-Usa in programma alle ore 8 italiane di mercoledì 2 ottobre è una partita sulla carta senza un reale equilibrio perché, guardando i giocatori selezionati dai due coach, abbiamo da una parte l’Italia “B” e dall’altra gli Stati Uniti “A”, ma visto che la blasonata formazione americana ha perso contro l’Argentina “B”, è lecito sperare che gli azzurri possano imporsi o quantomeno giocare una buona partita.

Il ko dell’Italia contro il Giappone è stato piuttosto pesante e quindi dovrebbe spingere i ragazzi di Blengini a cercare subito il riscatto. Niente come una buona prestazione contro gli Stati Uniti potrebbe fare al caso loro. Purtroppo anche gli americani sono in cerca di riscatto, per dimenticare subito la sconfitta contro l’Argentina. Tutto fa pensare che Italia-Usa possa essere davvero un bel match, anche se per ovvie ragioni non può essere all’altezza dei più recenti precedenti.

In totale i precedenti tra Italia e Usa sono 84 con 49 vittorie per l’Italia e 35 per gli Stati Uniti. Tra gli ultimi cinque incontri il più bello da ricordare è senza dubbio la semifinale delle Olimpiadi di Rio 2016, quando l’Italia, dopo essersi trovata sull’1-2, con una serie di tre ace di Ivan Zaytsev è riuscita a chiudere il quarto set sul 25-22 e poi a imporsi al tie-break per 15-9. Entrambe le squadre sono poi salite sul podio olimpico: Italia d’argento, sconfitta in finale dal Brasile, e USA di bronzo grazie al successo per 3-2 sulla Russia nella finale per il terzo posto.

Negli ultimi tre anni Italia-Usa si è disputata altre quattro volte con due vittorie a testa: il 9 giugno 2017 in World League gli Usa hanno vinto 3-0, poi il 17 settembre 2017 l’Italia si è imposta 3-1 in Grand Champions Cup; il 24 giugno 2018 si sono incontrate in Nations League e gli Usa hanno vinto in tre set; quest’anno, il 7 giugno, sempre nella Nations League, a vincere è stata l’Italia per 3-1.

Può essere interessante per noi sapere che il ct americano John Speraw contro l’Argentina ha schierato Micah Christenson in regia con Matthew Anderson opposto, Aaron Russell e Garrett Muagututia in banda (con quest’ultimo poi sostituito da Thomas Jaeschke dal secondo set), Maxwell Holt e Jeffrey Jendryk centrali più Erik Shoji libero. La nazionale USA è “infarcita” di giocatori che hanno militato, e alcuni militano tuttora, nel nostro campionato e molti di loro parlano anche un buon italiano.

Abbiamo già detto che sia l’Italia sia gli USA hanno vinto il proprio torneo preolimpico e hanno dunque già il pass per Tokyo 2020. Ricordiamo anche che sono state di recente entrambe impegnate nei rispettivi tornei continentali e hanno avuto sorti abbastanza diverse. L’Italia è uscita ai quarti di finale degli Europei con la Francia, contro la quale aveva perso anche nella fase a gironi, mentre gli Stati Uniti sono stati battuti in finale del torneo NORCECA per 3-1 da Cuba che, invece, avevano battuto nella fase a gironi per 3-0.