Dal 1897, anno della fondazione del club bianconero, fino a oggi, il simbolo della Juventus ha cambiato più volte aspetto. In totale, gli stemmi della Juve sono stati ben 10: nel tempo il logo ha cambiato forma e anche colori ma questi non sono gli unici elementi che contraddistinguono ogni modifica effettuata. Quali sono, infatti, i significati che si nascondono dietro a ciascuno degli stemmi della Juve passati alla storia? Scoprilo in questo racconto di tutte le immagini emblematiche della Vecchia Signora nei suoi 122 anni sulla scena del calcio italiano, tra derby d’Italia, scudetti e trionfi internazionali.

Il primo stemma della Juventus

Il primo degli stemmi della Juventus risale al 1905, anno in cui il club cambiò anche i suoi colori originari che erano rosa e nero in quelli che conosciamo oggi, ossia bianco e nero. Questo primo simbolo juventino era ovviamente bicromo e presentava intorno gli svolazzi bianchi ispirati allo scudo della città di Torino del XIX secolo, contenente all’interno l’immagine del toro.

In alto, sopra a questo scudo, c’era un nastro bianco con su scritta una frase risalente al I secolo e attribuita al teologo cristiano Paolo di Tarso: “Non coronabitur nisi legitime certaverit”, che significa “Riceve la corona solo chi ha combattuto secondo le regole”. Nei primi anni della sua storia, il club bianconero utilizzò proprio questa frase come motto ufficiale e rappresentativo dello spirito della squadra.

Il colore blu nel secondo simbolo della Juventus

Nel 1921 lo stemma della Juventus subì una prima significativa modifica con l’aggiunta dei colori e l’eliminazione di altri elementi. Dal primo logo, infatti, fu prelevato solo lo scudo con le sette strisce bianconere: in questo ovale lo sfondo della parte con il nome del club, scritto a caratteri dorati, e quello della parte con il toro, divenne blu, ispirandosi al blu de Pinedo, tonalità che prese il nome da Francesco De Pinedo, aviatore che descrisse proprio come di un blu quasi elettrico il colore del cielo visto dal suo aereo.

La comparsa dell’immagine della zebra nello stemma della Juventus

Il terzo dei loghi della Juventus arrivò nel 1929 e segnò un passaggio cruciale nella storia del club: fu proprio in questo stemma, infatti, che comparve per la prima volta l’immagine della zebra rampante, quello che poi divenne il simbolo della società. Lo stemma tornò a essere bicromo e le strisce bianconere diventarono 9: nello scudo in alto troneggiava il nome del team, mentre sotto, appunto, comparve la zebra rivolta verso sinistra, ispirata a un’icona disegnata proprio per il club nel 1928 dal famoso vignettista Carlo Bergoglio. Questo animale fu scelto, ovviamente, per l’analogia cromatica con i colori del club: tuttavia, secondo il disegnatore “Carlin”, l’immagine della zebra in posizione rampante e rivolta verso ovest stava anche a significare “un’antica nobiltà”.

Questo terzo stemma della Juve, però, durò molto poco: fu sostituito, infatti, solo due anni dopo, nel 1931, quando la società decise di tornare al modello di dieci anni prima, opportunatamente modificato. Tornarono i colori dorati della scritta, lo sfondo blu e anche il toro al posto della zebra, ma l’immagine dell’animale e della corona divennero più grandi e i caratteri utilizzati più squadrati rispetto a prima.

Questo simbolo durò 9 anni: nel 1940, infatti, la Vecchia Signora del calcio decise di tornare ai colori originali e quindi allo stemma bicromo e con 7 strisce bianconere; la corona e il toro, invece, assunsero una tonalità grigia.

Il restyling dello stemma della Juve e il ritorno dell’immagine della zebra: gli anni ’70.

In linea con la variazione dello stemma della città di Torino, anche la Juventus nel 1971 modificò di nuovo il proprio simbolo: si tornò allo sfondo blu e alle scritte dorate ma stavolta fu aggiunta una linea dorata a racchiudere lo scudo che, da ovale, assume una forma leggermente più tonda.

La vera rivoluzione nella storia della Juve e del suo stemma fu nel 1979 con la reintroduzione dell’immagine della zebra in posizione rampante: il club decise di abbandonare lo scudo cittadino e di inserire il simbolo societario, realizzato come una silhouette nera, ispirata alla cosiddetta optical art e per questo intervallata da righe diagonali bianche e affiancata da due stelle dorate, ognuna delle quali indica 10 scudetti vinti.

Gli ultimi stemmi della Juve: dal 1990 a oggi

L’immagine della zebra è rimasta nel simbolo bianconero fino al 1990, quando la società decise di ritornare al simbolo della tradizione, ossia lo scudo cittadino con il toro: questa volta, però, si optò per uno sfondo color oro al posto del blu, mentre la scritta resta nera. Le due stelle dorate vennero spostate al di sopra dell’ovale.

Il restyling dello stemma juventino operato nel 2004 ha segnato una nuova svolta in chiave più moderna: le stelle furono tolte, venne mantenuta la scelta bicroma e il color oro rimase solo nella curva sotto il nome, a simboleggiare l’onore del club. La scritta venne impressa in un’area bianca convessa che le conferì quasi un effetto tridimensionale. Per quanto riguarda lo scudo con il toro e la corona, vennero diminuite le dimensioni e il colore diventò nero.

L’ultimo e attuale stemma della Juventus è stato adottato nel 2017 ed è totalmente diverso da tutti i precedenti loghi bianconeri: non solo non è ricomparsa l’immagine della zebra, ma è stato eliminato anche lo scudo con il toro, la corona e l’ovale stesso. Il club ha deciso di optare per uno stile minimalista estremo che consente la replicabilità del simbolo su qualsiasi tipo e colore di sfondo: il logo adesso è composto semplicemente da una J maiuscola stilizzata, sormontata dalla scritta “Juventus”.

Sebbene possa apparire molto basilare, in realtà questo stemma della Juve è profondamente legato alla storia bianconera: la J maiuscola riprende quella inserita nelle maglie da gioco degli anni ’40, mentre le tre righe verticali (e bianconere ovviamente) che la vanno a comporre riprendono la forma di un antico scudo francese. Ed ecco che si ritorna al simbolo dello scudetto, ossia della vittoria, l’obiettivo fondamentale del club. Un elemento totalmente originale è il carattere utilizzato per la scritta sopra il simbolo: si tratta del font composto da ben 5 stili tipografici diversi e creato appositamente per il club, non a caso denominato, infatti, “Juventus Fans”.