Gli acquisti e le cessioni passate alla storia del mercato della Lazio

La Lazio è sempre in agguato, come l’aquila che la rappresenta. Ambire alla lotta scudetto richiede investimenti importanti che al momento il club di Lotito preferisce evitare, ma nonostante ciò la SS Lazio ogni anno lotta per un posto in Champions senza far registrare spese folli.

Non è un caso che le operazioni record in entrata nella storia del calciomercato della SS Lazio siano tutte relative alla gestione precedente all’era Lotito. Chi sono i giocatori più pagati nel mercato della SS Lazio? Scopriamolo insieme e diamo uno sguardo anche alla top 3 delle cessioni.

SS Lazio calciomercato: gli acquisti record

Impareggiabile, perché con lui la Lazio è arrivata davvero in alto. Hernan Crespo, prelevato dal Parma per l’equivalente di 56,81 milioni di euro, è l’acquisto più costoso nella storia del club.

Sulle ali dell’entusiasmo per lo scudetto conquistato nel ’99/’00 e nel tentativo di migliorare il terzo posto della stagione successiva, arriva dal Valencia per 48 milioni di euro Gaizka Mendieta, il secondo giocatore più pagato in assoluto in una campagna acquisti della Lazio.

A seguire un mago del pallone, l’elegante centrocampista argentino Juan Sebastian Veron, acquistato dal Parma per l’equivalente di 30 milioni di euro, una cifra molto alta per quegli anni.

 Mercato SS Lazio: le cessioni più remunerative

Nella storia del calciomercato della SS Lazio ci sono anche diverse cessioni eclatanti. Dopo aver fatto le fortune dei biancocelesti, Christian Vieri sposa la causa nerazzurra nella stagione ’99/’00. Il suo cartellino ha un costo esorbitante per le cifre di allora: circa 90 miliardi di Lire, ovvero 46,48 milioni di euro.

Dopo sole due stagioni Veron viene ceduto al Manchester UTD per 42,60 milioni, non senza rimpianti. Lo stesso anno anche Pavel Nedved, beniamino dei tifosi, passa alla Juventus per 38,70 milioni di euro. Considerati i 28 anni d’età si trattava di un affare niente male, ma come tutti sappiamo il giocatore avrà ancora tanto da dire sul campo. E dalle parti di Torino, sponda bianconera, ne sanno qualcosa.