Oggi, 5 luglio 2021, Gianfranco Zola compie 55 anni. Il grande calciatore sardo nato a Oliena, in provincia di Nuoro, ha impreziosito a lungo la nostra Serie A, per poi andare a illuminare con il suo talento i campi della Premier League in Inghilterra. Una volta appese le scarpette al chiodo, ha intrapreso la carriera da allenatore tornando a vincere con quel Chelsea che già lo aveva tanto ammirato in campo. In occasione del 55° compleanno di Zola, andiamo allora a ripercorrerne la carriera e i principali successi per celebrarlo al meglio.

Gli esordi di Zola nel calcio: dalla Sardegna a Napoli

Zola nel calcio comincia a muovere i suoi primi passi nella Corrasi, società calcistica di Oliena. Per tre anni il giovane talento veste i colori rossoblù del club prima di trasferirsi, nel 1984, alla Nuorese. Il salto nel calcio dei professionisti arriverà due anni più tardi quando la Torres, la squadra di Sassari, lo farà esordire prima in C2 e, successivamente, in C1. Nella stagione 1988-1989, Zola sfiorerà con la Torres anche una storica promozione in Serie B, sfumata per appena tre punti.

A notare il precoce talento del campioncino nuorese è l’allora general manager del Napoli, Luciano Moggi, che lo porta all’ombra del Vesuvio per due miliardi di vecchie lire. Zola, che farà il suo esordio in Serie A nel 1989, trova in azzurro una squadra di campioni straordinari, che arriva da una stagione di grandi successi. Tra i tanti, lega in particolare con Maradona e Careca, figure fondamentali per l’integrazione nel club di Zola. Sarà proprio il calciatore sardo, nel 1991, a ereditare la pesantissima numero 10 di Diego, che quell’anno lascerà il club partenopeo.

A Napoli arriveranno di fatto anche i primi titoli ufficiali nella bacheca di Zola: lo scudetto e la Supercoppa italiana del 1990. L’esperienza azzurra si concluderà tre anni più tardi con uno score di tutto rispetto: 135 presenze e 36 gol tra campionato e coppe.

L’epopea di Gianfranco Zola al Parma

Nell’estate del 1993 è il Parma ad assicurarsi le prestazioni di Zola per la cifra di 13 miliardi di lire. In Emilia vivrà una delle esperienze più fortunate e vincenti della propria carriera da calciatore e la stagione d’esordio in gialloblù è subito battezzata con la vittoria della Supercoppa Uefa. Il Parma affronta nella finale tutta italiana il Milan vincitore della Coppa Campioni: nella partita d’andata disputata al Tardini prevale di misura, 1 a 0, il Diavolo, ma a San Siro la squadra gialloblù, allora allenata da Nevio Scala, ribalterà il passivo ai tempi supplementari, sollevando il trofeo.

Ed è tutta italiana anche la finale di Coppa Uefa del 1995, al termine della quale è ancora il Parma a prevalere 1 a 0 (gol decisivo di Dino Baggio), questa volta sulla Juventus. Al termine della stagione successiva, si chiuderà anche questa seconda esperienza italiana: Zola volerà a Londra, sponda Chelsea, per aprire un nuovo capitolo della sua carriera da calciatore.

Zola e la Nazionale

I primi anni Novanta sono anche sinonimo di Nazionale per Gianfranco Zola, che fa il suo esordio in azzurro a novembre del 1991, all’età di 25 anni, con Arrigo Sacchi come commissario tecnico, nella partita di qualificazione agli Europei del ’92 contro la Norvegia. L’Italia mancherà poi clamorosamente l’obiettivo europeo e dovrà vedere da casa la rassegna continentale vinta dalla Danimarca.

Il rapporto di Zola con la Nazionale non sarà mai particolarmente fortunato. Il fantasista sardo verrà convocato ancora da Sacchi per i Mondiali statunitensi del 1994, ma la sua esperienza finirà con l’espulsione maturata agli ottavi contro la Nigeria. Ai campionati europei del 1996, invece, fallirà un rigore decisivo nella partita della fase a gironi contro la Germania. Nel 1998, infine, sfumerà anche la convocazione a quello che sarebbe stato il suo ultimo Mondiale. L’allora Ct Cesare Maldini, infatti, gli preferirà Roberto Baggio.

Gianfranco Zola dal Chelsea al Cagliari

Il copione è totalmente diverso, invece, a livello di club. A Londra, infatti, i tifosi del Chelsea si innamorano prestissimo di Zola. Le prestazioni sul rettangolo verde gli valgono il soprannome di “Magic Box”, per la sua straordinaria capacità di tirare fuori dal cilindro perle tecniche di rara bellezza e difficoltà, come le meravigliose traiettorie disegnate su punizione, suo marchio di fabbrica. A Londra sponda Blues, Zola aggiungerà al suo palmarès due Coppe d’Inghilterra, una Coppa di Lega e un Charity Shield a livello nazionale, un’altra Supercoppa Uefa e una Coppa delle Coppe a livello internazionale.

L’esperienza di Gianfranco Zola al Chelsea si chiuderà nel 2003, quando il fantasista sardo deciderà di tornare in Italia, nella sua terra, per vestire la maglia del Cagliari, allora in Serie B. Dopo aver conquistato la promozione in serie A, Gianfranco Zola a Cagliari disputerà, nella stagione 2004-2005, la sua ultima annata da calciatore.

La carriera di Zola da allenatore

Gianfranco Zola da allenatore lavora principalmente in Inghilterra, salvo alcune brevi parentesi con la Nazionale italiana under 21 (2006-2008), l’under 16 (2011-2012), il Cagliari (2014-2015) e l’Al-Arabi in Qatar (2015-2016). Il suo lungo percorso alla guida dei club iniziato a Londra, sponda West Ham (2008-2010) e passato per il Watford (2012-2013) e il Birmingham City (2016-2017), lo riporterà ancora nella capitale inglese, al suo Chelsea, come vice di Maurizio Sarri nel 2018. La stagione si concluderà con la conquista dell’Europa League in finale contro l’Arsenal: l’ultimo regalo ai Blues di Magic Box.