Oggi 1° aprile festeggia i suoi 45 anni Clarence Seedorf. L’ex calciatore olandese, nel corso della sua lunga carriera sul rettangolo verde, ha vinto praticamente ovunque sia andato, a livello di club. In particolare, in Italia, ha fatto le fortune del Milan, dopo aver indossato anche la maglia dei cugini nerazzurri. Una volta appese le scarpette al chiodo, ha poi iniziato la sua nuova vita da allenatore. In occasione del suo compleanno, andiamo a ripercorrere, quindi, carriera e successi di Seedorf nel calcio.

Gli esordi di Seedorf come calciatore

Clarence Seedorf nasce a Paramaribo, capitale del Suriname, il 1° aprile del 1976. Dotato di una notevole forza fisica abbinata a grandi qualità tecniche, cresce calcisticamente ad Amsterdam, nelle giovanili dell’Ajax, fucina di talenti da esportare in tutta Europa. L’esordio in prima squadra tra i professionisti è datato 29 novembre del 1992: l’avversario è il Groningen, il torneo l’Eredivisie, ossia il campionato olandese. Seedorf non ha nemmeno 17 anni e diventa il calciatore più giovane nella storia dei Lancieri a scendere in campo in una gara ufficiale. Con l’Ajax arriveranno anche i primi titoli della sua carriera: tanti considerando soprattutto l’età. Il primo trofeo in assoluto è la Coppa dei Paesi Bassi sollevata nel 1993, poi due Supercoppe, altrettanti campionati olandesi e la Champions League del 1995, conquistata battendo in finale il Milan. Nell’estate di quello stesso anno si trasferirà in Italia dopo aver firmato con la Sampdoria.

L’esperienza di Seedorf al Real Madrid e il ritorno in Italia

L’avventura in blucerchiato non è indimenticabile: dura, infatti, appena una stagione nella quale Seedorf colleziona un bottino di 34 presenze tra campionato e coppa, condite da quattro gol. A fine anno arriva una di quelle offerte che non si possono rifiutare: alla porta del centrocampista olandese bussa il Real Madrid. In Spagna la musica cambia. Arrivano 159 presenze con la camiceta blanca, ma soprattutto altri titoli: prima la Liga e la Supercoppa spagnola nel 1997 e poi un’altra Champions League. Nel 1998 il Real Madrid si riprende la Coppa dalle grandi orecchie 32 anni dopo l’ultima volta e a cadere in finale è ancora una volta un’italiana: la Juventus. Dopo aver conquistato anche la Coppa Intercontinentale nel 1999, Seedorf decide di darsi una seconda occasione in Italia, questa volta con la maglia dell’Inter.

I successi di Seedorf al Milan

Così come l’esperienza alla Sampdoria, anche l’avventura di Seedorf all’Inter non è delle più felici. Soprattutto se paragonata ai fasti di Amsterdam e Madrid. A Milano, sponda nerazzurra, trascorre tre anni, al termine dei quali vive la grande amarezza dello scudetto sfumato all’ultima giornata il 5 maggio del 2002. Quella sconfitta a un passo dal traguardo segnerà la fine dell’esperienza nerazzurra.

Sempre nel mese di maggio, infatti, si trasferisce ai cugini del Milan, nell’ambito dello scambio con Francesco Coco. Sulla sponda rossonera del Naviglio vivrà una delle esperienze più vincenti e longeve della sua carriera da calciatore. In dieci stagioni arricchirà la sua bacheca con due scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, due Champions League, due Supercoppe Uefa e una Coppa del mondo per club. L’addio di Seedorf ai rossoneri, nel 2012, coinciderà di fatto con la fine di uno dei cicli più vincenti nella storia del Milan. Nell’estate di quello stesso anno volerà in Brasile per chiudere la carriera nel calcio giocato con la maglia del Botafogo. E due anni più tardi, nel gennaio 2014, darà l’addio al calcio.

La nuova carriera di Seedorf da allenatore

Qualche anno dopo l’esperienza da calciatoree, Clarence Seedorf e il Milan incrociano ancora una volta i propri destini visto che la nuova vita da allenatore dell’olandese riparte proprio dalla panchina rossonera. E sono destini incrociati anche quelli tra Seedorf e Allegri, visto che l’ex centrocampista prenderà il posto del suo vecchio allenatore, esonerato nel gennaio del 2014. Pur avendo firmato un contratto fino al 2016, l’avventura di Seedorf da allenatore del Milan finirà anzitempo già a giugno del 2014 a causa dei risultati al di sotto delle aspettative. Siederà ancora sulle panchine dello Shenzen nel 2016 e del Deportivo La Coruña nel 2018, con molte più ombre che luci, prima di sedersi per un anno sulla panchina della Nazionale del Camerun.

Unico calciatore, ad oggi, ad aver stabilito un record vincendo la Champions League con tre club diversi, Seedorf festeggia i suoi 45 anni con la speranza e l’ambizione di replicare in panchina, anche solo in parte, tutto ciò che di grande ha fatto sul rettangolo verde.