Oggi, 1° aprile, compie 69 anni Alberto Zaccheroni. L’ex allenatore romagnolo, campione d’Italia con il Milan nel 1999, si è seduto su diverse panchine della nostra Serie A oltre a quella rossonera e vanta anche esperienze con la Nazionale giapponese, in Cina e negli Emirati Arabi. In occasione del suo 69° compleanno, andiamo allora a celebrarlo ripercorrendone la lunga carriera e rivivendo i suoi principali successi.

L’alba della carriera di Zaccheroni da allenatore

Dopo una breve carriera da calciatore, resa tale soprattutto a causa di una malattia ai polmoni che lo tiene lontano dai campi per circa due anni, Zaccheroni decide di seguire una strada diversa, ma ugualmente vicina alla sua grande passione, ossia quella dell’allenatore. La gavetta in panchina parte dalle giovanili di Cesenatico e Bologna proseguendo poi fino al primo obiettivo di un certo prestigio raggiunto in carriera, alla guida del Venezia, con cui conquista la promozione in Serie B all’alba degli anni Novanta.

Nel 1995, Zaccheroni raggiunge anche la Serie A, non ottenendola sul campo, ma grazie alla chiamata dell’Udinese. L’allenatore romagnolo ripagherà la fiducia dei friulani regalando alla piazza la sua prima qualificazione in Coppa UEFA. L’Udinese di Zaccheroni è una squadra di alto profilo che davanti può vantare un tridente di assoluto livello formato da Amoruso, Poggi e Bierhoff che, con i suoi gol, nel 1998 regalerà ai bianconeri e a Zaccheroni il terzo posto, dietro Juventus e Inter, e otterrà il titolo di capocannoniere della Serie A.

Il Milan di Zaccheroni campione d’Italia

Nella stagione successiva, il Milan comprende quanto potrebbe essere vincente l’accoppiata Zaccheroni-Bierhoff che tanto bene ha fatto a Udine. L’intuizione si rivela azzeccata e il Diavolo si cucirà il tricolore sul petto al termine di un campionato molto tirato. Lo scudetto di Zaccheroni, inoltre, ha un sapore ancora più speciale per i tifosi, visto che arriva al termine di un’insperata rimonta ai danni della Lazio.

Le successive esperienze sulle panchine della Serie A non si riveleranno altrettanto fortunate per Zaccheroni che, dopo il Milan, guiderà la Lazio (2001-2002), l’Inter (2003-2004), il Torino (2006-2007) e traghetterà la Juventus sino al termine della stagione 2009-2010 dopo aver preso il posto dell’esonerato Ciro Ferrara. Quella di Zaccheroni alla Juve sarà anche l’ultima esperienza in Serie A dell’allenatore romagnolo che, in quello stesso 2010, volerà in Giappone per guidare la Nazionale del Sol Levante.

L’esperienza di Zaccheroni in Giappone

In Giappone Zaccheroni ritrova stimoli e, soprattutto, successi. Nel 2011, infatti, la sua Nazionale conquista la Coppa d’Asia dopo il successo di misura, per 1 a 0, sull’Australia all’ultimo atto del torneo. Il trionfo vale a Zaccheroni la possibilità di essere ricevuto dall’imperatore nipponico, un onore concesso solo a pochi. Il connubio vincente tra Zaccheroni e il Giappone non si fermerà qui, ma proseguirà nel 2013 con la prima vittoria della Coppa d’Asia orientale nella storia del Paese del Sol Levante e la qualificazione ai Mondiali in Brasile del 2014.

Successivamente, Zaccheroni non riuscirà a raggiungere traguardi simili sulle panchine del Beijing Guoan, in Cina, e su quella della Nazionale degli Emirati Arabi Uniti, ma ciò non toglierà assolutamente nulla al grande valore delle imprese firmate in Oriente. Imprese da ricordare e celebrare, ancora una volta, nel giorno del suo compleanno, l’occasione migliore per farlo.