21 anni compiuti da poco, solo tre stagioni giocate in Eurolega, ma è già inserito nell’All-Decade Team 2010-2020. Sì, perché il suo segno particolare è uno: è semplicemente un fenomeno. Stiamo parlando di Luka Doncic, uno dei più grandi giocatori che il basket europeo abbia mai conosciuto e che, ovviamente, già da due stagioni è andato a fare sfracelli anche in NBA. Lo sloveno è il terzo giocatore scelto da giornalisti, tifosi e giocatori per la squadra del decennio dell’EuroLeague dopo Kyle Hines e Juan Carlos Navarro.

Potremmo dire che è “figlio d’arte”, visto che suo padre Sasha Doncic è stato un giocatore (di origine serba) della nazionale slovena, ma la verità è che Luka ha superato in bravura il suo genitore fin da subito. È un cestista difficile da definire, perché con i suoi 201 centimetri di altezza può fare tutto e di fatto lo fa, anche se il ruolo che gli si addice di più è il playmaker, infatti i suoi compagni gli lasciano gestire i finali di partita più caldi perché sanno di essere in buone mani.

Dokic ha un’incredibile capacità di prevedere i movimenti degli avversari, è un mago del pick & roll, non si tira mai indietro quando deve gestire i possessi chiave e risulta quasi sempre determinante, anche quando non segna tantissimi punti. È un giocatore che sa benissimo, nonostante il suo indiscutibile talento, che la vittoria si conquista giocando uniti. Non a caso, dopo la conquista dell’Eurolega nel 2018 con la maglia del Real Madrid, le sue prime parole sono state: “Abbiamo giocato da squadra per tutta la stagione, anche quando abbiamo avuto molti infortuni e molti problemi a causa dell’infermeria piena. Alla fine, abbiamo giocato insieme, da squadra, e questa è stata la chiave della vittoria”.

Luka Doncic, Wonderboy

Da bambino Doncic ha praticato judo e calcio, ma già a 6 anni si è capito che lo sport per cui era più portato era quello di suo padre, il basket, e così è entrato nelle giovanili dell’Union Olimpija di Lubiana. Già al torneo Under 13 Lido di Roma, giocando contro la SS Lazio, si è distinto con ben 54 punti, 11 rimbalzi e 10 assist e si è guadagnato il titolo di MVP del torneo. Lo ha così notato il Real Madrid, che lo ha messo sotto contratto per cinque anni. Quando era ancora solo in prestito al Real aveva già guidato la squadra alla vittoria nella Minicopa ACB 2012, realizzando 20 punti in finale contro il Barcellona.

Al Real ha presto bruciato le tappe, passando dalla selezione Under 16 a quella Under 18 a 15 anni e diventando presto la guida del Real Madrid B con una media di 14,5 punti, 6,2 rimbalzi e 3,1 assist a partita. Dopo aver portato il Real B al primo posto del girone B della Lega EBA, lo ha trascinato alla vittoria del torneo Ciutat de L’Hospitatel nel 2015, ottenendo prima la qualificazione all’Euroleague Basketball Next Generation e poi la vittoria, grazie al successo in finale contro la Stella Rossa di Belgrado. Nel frattempo è stato inserito nell’All-Tournament Team, pur essendo più giovane di almeno due anni rispetto al resto degli altri giocatori scelti, e alla fine è stato nominato anche MVP della competizione. A questo punto era chiaro che, nonostante la giovane età, il fenomeno sloveno era pronto a fare il salto in prima squadra.

L’inizio della carriera in Europa

Il Real Madrid lo ha fatto esordire il 30 aprile 2015, rendendolo il giocatore più giovane ad aver vestito la maglia merengue in una gara di Liga ACB a 16 anni, 2 mesi e 2 giorni. Ha fatto subito capire che è uno che non si spaventa, tanto che il suo primo canestro è stato una tripla contro l’Unicaja Málaga. Nella storia della Liga soltanto due giocatori erano più giovani di lui all’esordio: Ricky Rubio, all’età di 14 anni e 11 mesi, e Ángel Rebolo, a 15 anni e tre mesi. Nella sua prima stagione Doncic ha vinto la Liga e la Coppa Intercontinentale 2015.

Nella stagione 2016-2017 Doncic è stato tra i trascinatori del Real fino alla Final Four di Eurolega, ma la squadra ha chiuso al quarto posto. È stato nominato miglior giovane della competizione (Rising Star) e lo stesso è successo in campionato, dove il Real è stato battuto solo dal Valencia nella serie della finale scudetto per 3-1. Anche nel 2017-2018 Luka è stato scelto come miglior giovane dell’Eurolega, ma si può dire che quello è stato il premio meno importante che abbia ottenuto in quella stagione.

Ma prima dell’inizio dell’annata 2017-2018 con il Real, Luka ha partecipato anche all’EuroBasket in Turchia con la Slovenia e ha raggiunto il massimo risultato, laureandosi campione d’Europa ad appena 18 anni. Insieme con il playmaker Goran Dragic, già stella dell’NBA dal 2008, Doncic ha portato la sua nazionale al trionfo con una media personale di 14,3 punti, 8,1 rimbalzi e 3,6 assist a partita. In finale contro la Serbia ha rimediato un piccolo infortunio alla caviglia e non ha potuto giocare tutto il match, ma ha chiuso con 8 punti, 7 rimbalzi e 2 assist, mentre Dragic è stato nominato MVP in virtù dei suoi 35 punti, 7 rimbalzi e 3 assist. Sia Luka sia Goran sono stati poi inseriti nel miglior quintetto di EuroBasket 2017.

Il 2017-2018 è la stagione in cui Luka ha vinto tutto e si è definitivamente fatto notare dall’NBA, che ha capito che non poteva lasciare in Europa un simile fenomeno. Lo sloveno ha portato il Real alla conquista dell’Eurolega ed è stato eletto MVP della Regular Season ed MVP delle Final Four, inoltre è stato inserito nel quintetto da sogno della manifestazione. Anche in campionato è stato determinante e il Real ha vinto la Liga battendo nella serie finale il Saski Baskonia per 3-1. Anche in Spagna Doncic è stato scelto come MVP di tutta la Liga.

Nonostante abbia giocato solo pochi anni in Europa, Doncic ha lasciato un segno indelebile nell’Eurolega: il suo indice di rendimento medio nella stagione 2017-2018 è stato di 21,6, collocandolo al decimo posto nel decennio, ma tutto questo lo ha fatto a soli 18 anni. Prima di Doncic soltanto altri tre giocatori hanno vinto l’Eurolega con un indice di rendimento medio più alto: si tratta di Anthony Parker con il Maccabi Tel Aviv nel 2003-2004 e 2004-2005, Dejan Bodiroga con il Panathinaikos nel 2001-2002 e Nando De Colo con il CSKA Mosca nel 2015-2016. Questi tre giocatori erano però tutti over 28, mentre Doncic, quando ci è riuscito, aveva ben dieci anni di meno!

Sempre nella sua stagione d’oro 2017-2018, Doncic ha segnato almeno 27 punti in tre delle prime quattro partite e ha raggiunto il record di 33 punti in un match nell’undicesima giornata, in trasferta contro l’Olympiakos. Nel match contro il Barcellona ha messo a segno 16 punti, 6 rimbalzi e 7 assist, ma è stato decisivo nella fase saliente della partita, chiudendo il terzo quarto con una tripla da distanza siderale e facendo poi definitivamente capitolare la difesa catalana nell’ultimo quarto.

Le prime due stagioni di Luka Doncic in NBA

Il 21 giugno 2018 Luka Doncic è stato selezionato al Draft NBA come terza scelta assoluta dagli Atlanta Hawks, che poi lo hanno ceduto ai Dallas Mavericks in cambio di Trae Young (quinta scelta) e di una futura prima scelta al Draft dell’anno successivo.

Nel suo anno da rookie è stato il giocatore più giovane a mettere a segno 25 punti e 10 assist in una partita, dal 2004, anno in cui ci era riuscito LeBron James, ma ha battuto un altro record del giocatore dei Lakers: è stato il più giovane a realizzare una tripla-doppia con almeno 30 punti. Doncic è stato anche l’unico giocatore under 20 a realizzare più di una tripla-doppia in una stagione (ne ha fatte ben sette). È stato anche il teenager con il maggior numero di punti in stagione prima della pausa per l’All Star Game e l’unico capace di superare i 1100 punti, facendo meglio di Carmelo Anthony e LeBron James.

Nella stagione 2018-2019 è stato nominato Rookie of the Year, è anche stato votato come terzo giocatore per l’All-Star Game dietro a LeBron James e a Giannis Antetokounmpo, ma non è poi stato convocato. La convocazione per l’All-Star Game è però arriva quest’anno. Al momento con i Dallas Mavericks è al settimo posto nella classifica della Western Conference, prima della sosta obbligata a causa del coronavirus.