In questi giorni si stanno disputando i Mondiali di basket. Quando si pensa alla pallacanestro, il pensiero agli USA e al loro dominio arriva più veloce di un battito di ciglia. Eppure, nella storia, non è stato sempre così, anzi.

In America la pallacanestro è qualcosa di molto più serio che altrove, un po’ come il calcio in Italia, e l’ambizione di qualsiasi cestista professionista è quella di entrare nella NBA. Motivo per cui non tutte le stelle della lega cestistica più popolare al mondo provengono dagli USA.

Ovviamente gli americani godono di un’ampia scelta di campioni sin dai tempi di Magic Johnson, ma sulla loro strada hanno dovuto incontrare diversi ostacoli, uno su tutti la (ex) Jugoslavia dei vari Divac, Stojakovic e Radmanovic. Oltre a quella statunitense, infatti, sono diverse le Nazionali di pallacanestro che hanno collezionato titoli importanti. Vediamo insieme, ad esempio, quali di queste figurano nell’albo d’oro dei Mondiali di basket.

Mondiali basket: le Nazionali più titolate

Ebbene sì, gli Stati Uniti sono quelli che vantano più medaglie (12), davanti a Jugoslavia e URSS (rispettivamente a 10 e 8). In quanto a Ori però il primato è conteso proprio tra USA e Jugoslavia, entrambe a cinque affermazioni. La nazionale dell’ex-Unione Sovietica è ferma a tre ori, il Brasile può vantarne due mentre Argentina e Spagna soltanto uno.

La Nazionale Italiana di basket non è mai riuscita a centrare il podio al Campionato del mondo di basket maschile per nazioni, mentre la nazionale Russa può vantare il triste primato di aver perso due finali su due, valse comunque due argenti, che sommati ai tre dell’URSS fanno salire il computo a cinque.

Le ultime due edizioni dei Campionati mondiali di basket sono state dominate dagli Stati Uniti, che in generale hanno conquistato l’oro in quattro delle ultime otto edizioni.

E se il Brasile sembra esser sparito dai radar dopo i fasti degli anni ’50/’60, nazionali come la Grecia, la Serbia e la Turchia, un argento ciascuna nelle ultime tre edizioni, si affacciano con prepotenza sulla scena del Mondiale di basket per provare a fermare il monopolio made in USA. Sarà la volta buona?